Quando Peggy riaprì gli occhi era ancora tutto buio: il corpo di Marc giaceva accanto a lei, senza respiro.
Se ne assicurò, provando a mettere l'orecchio sul suo petto e udì che il cuore non batteva.
Allora era davvero morto e aveva trovato la pace.
Peggy credeva che le sarebbe dispiaciuto perché così non avrebbe più avuto un valido alleato, ma non era solo per quello.
Scosse la testa, come se non volesse crederci.- Non può finire così.- mormorò tra se e se.
-Peggy! Sei sveglia!-
Quando Peggy sentì la voce di Layla, capì di trovarsi in una delle tende degli uomini di Harrow.
Vide i suoi occhi colmi di speranza.- Marc?-
Peggy scosse la testa sospirando.- Mi dispiace, non ce l'ho fatta.- rispose con rammarico.
In quell'istante, ci fu un colpo di vento che fece muovere la porta della tenda e Peggy poté vedere la luna piena che splendeva alta in cielo.
Fu allora che le venne un'idea.
-Ma qualcun altro può aiutarlo.- affermò, apprestandosi a conservare il corpo di Marc in uno dei sacchi a pelo lì vicino.
-Che cosa?- domandò Layla, aiutandola a sollevarlo.
-Dobbiamo liberare Khonshu: trovare la statuina dove lo hanno rinchiuso così che possa tornare ad aiutare Marc.- spiegò Peggy, chiudendo la zip fino al mento.
Però Layla aveva altro da dirle.- Peggy, Harrow ha preso la statuetta di Ammitt.- ribatté, storcendo appena la bocca.- Mentre eri nella sua testa, ci hanno attaccate e lui l'ha presa dal...Tuo...-
Peggy si guardò lo scollo della maglia ed effettivamente notò che la statuetta non c'era più e la maglietta era strappata.- Ah.-
-Mi dispiace non ho potuto fare niente, erano troppi. Però so dove hanno i loro veicoli, possiamo intrufolarci e seguirli.- pianificò Layla, tirando fuori dalla tasca dei jeans una bottiglia quasi mezza piena.- Ho pensato ti servisse.-
-Grazie.- gli disse lei, bevendola tutta d'un sorso.- E' una buona idea. Tu riesci a camuffarti benissimo... Io dovrò cercare un altro travestimento.-
Dato che Peggy era abbastanza riconoscibile da Harrow per i suoi folti capelli biondi, la ragazza decise di utilizzare gli insegnamenti dello zio Loki per prendere le sembianze della stessa donna di colore che aveva finto di essere un agente per entrare in casa di Steven.
Mentre Layla si metteva un fazzoletto sulla bocca e copriva i capelli con il cappuccio della felpa, sgranò gli occhi.- Wow, sei identica.- commentò quasi scioccata.
Peggy fece un sorrisetto soddisfatto.- Grazie, mi ci sono allenata tanto.- commentò e, prima di uscire, si chinò sul corpo di Marc, accarezzandogli la guancia.- Ti riporterò indietro, te lo prometto.-
Così, servendosi della notte, Layla e Peggy trovarono il punto di raccolta di Harrow e i suoi seguaci.
Si intrufolarono in una delle loro Jeep e nessuno gli chiese niente.
All'alba, arrivarono al confine del Cairo, dove delle guardie li fermarono per chiedergli i documenti.
Harrow scese dall'auto, sventolando minacciosamente il suo bastone: Peggy notò che avesse cambiato forma, ora, al posto di due teste di coccodrillo, ce ne era una molto più grossa.
-Tu non hai bisogno di vedere i miei documenti: tu hai bisogno di essere giudicato.- affermò Arthur.
Con un sol gesto del bastone da passeggio, tutte le guardie presenti iniziarono a tremare e le loro anime uscirono dal loro corpo, volando in cielo.
Era quello di cui parlava Tawaret: delle anime venivano giudicate prima del tempo.
Nessuno sopravvisse al passaggio di Harrow e così le auto continuarono tranquille.
Peggy non riconosceva la strada.- Dove diavolo stiamo andando?- mormorò a Layla.
-Alle piramidi di Giza.- rispose l'altra, indicando l'enorme piramide che si stava innalzando davanti a loro.
Peggy, che aveva seguito Marc durante il suo processo con il resto degli Dei, sapeva benissimo che cosa si trovasse all'interno della piramide.- Ho un brutto presentimento...-
Di fatti, una volta davanti all'enorme struttura, con un solo colpo del suo bastone, Arthur riuscì ad aprirla in due, creando un portale.
Fece strage di tutti gli avatar degli Dei egiziani, nessuno escluso.
Peggy e Layla si fecero da parte, nascondendosi dietro una parete, quando l'aspetto della ragazza tornò di nuovo il suo.
-Pile scariche.- sussurrò, osservando poi che in quel preciso punto giaceva il cadavere dell'avatar di Horus, quello in giacca e cravatta. -Hai scelto la parte sbagliata, amico.-
Peggy!
Layla e Peggy sobbalzarono improvvisamente quando il cadavere si mosse e addirittura rispose.
Peggy, sono la Dea Tawaret. Ascoltami, è Marc che mi manda.
Non appena sentì il suo nome, Peggy si accovacciò sul cadavere.- Cosa? C-Credevo che fosse in pace.-
Ha deciso di non attraversare i campi di Aaru. Vuole tornare indietro per te. Ah! Che cosa romantica!
Peggy strizzò gli occhi e scossa la testa.- Okay, concentriamoci! Che cosa ha detto?-
La statuetta di Khonshu si trova nella camera degli Dei: spezzatela e Khonshu verrà liberato così da rientrare nel corpo di Marc. Spiegò, indicando con il braccio morto un corridoio a destra.
-D'accordo, grazie Tawaret.-
Peggy fece cenno a Layla di seguirla verso quella direzione e osservò che anche lei aveva un sorrisetto sul volto.- Beh, effettivamente è una cosa molto romantica.-
L'altra gesticolò.- Oh, piantatela!-
Peggy era stufa di tutti quei vicoli stretti e angusti in pietra, però, ad un certo punto, ci fu uno svincolo e osservò una strana stanza che aveva sulla porta inciso un simbolo: due infiniti che si univano.
Però non era quella la camera degli Dei, così proseguì con Layla, fino a che non arrivò in una piccola caverna aperta, dove deposti in buchi nel muro quadrati, c'eran candele e altre statuette, non solo quella di Khonshu.
-Interessante.- mormorò tra se e se: in un altro momento se ne sarebbe potuta servire, ma per ora gliene serviva solo una.
Prese quella che raffigurava un uccello e la gettò con potenza a terra.
Dai frammenti si innalzò un tornado di polvere che si trasformò in Khonshu.
Non percepisco Marc Spector nel mondo dei vivi.
-Già, è morto per combattere la tua stupida guerra!- intervenne Layla, con le lacrime agli occhi.
-Ho provato a portarlo indietro, ma non ce l'ho fatta. Dovremmo fermare Harrow senza di lui, per il momento, che cosa dobbiamo fare?- gli domandò Peggy.
Servono svariati avatar per intrappolare di nuovo Ammitt in un corpo umano, abbastanza da renderla debole ed ucciderla. Quindi, vuoi tu, Peggy Rogers, proteggere gli animali notturni-
Peggy arricciò il naso.- Ehm, no grazie, io passo.-
Beh, vuoi tu, Layla El-Faouly proteggere-
-No!- esclamò Layla a bassa voce, quasi indignata.- Marc non si fidava di te e nemmeno io! Non mi renderai mai tua schiava!-
Peggy storse il labbro.- Bene...Ehm, quindi che si fa? Ci dai una mano senza per forza entrare nel corpo di una delle due o no?-
L'uccello sbuffò. E va bene! Fermiamo Ammitt.
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The Knight who served the Princess. (Moon Knight Fanficion)
FanficCONTINUO STORIA "TI SAREBBE PIACIUTO"