Cercando di non farsi riconoscere indossando un cappello tra la folla, Marc decise di andare verso il sud della città, dove dicesse avesse qualche contatto al mercato nero.
-Oh con quel cappello non ti riconosceranno di sicuro.- commentò Peggy, trattenendo una risata.- Dove stiamo andando?-
-Più a sud possibile, i Medjay che intendeva Hathor...-
-...E' il nome che usavano gli egizi per indicare gli abitanti del Sudan settentrionale Smettila di comportarti come se fossi l'unico intelligente, qui.- lo interruppe lei, vantandosi un po'.
Marc alzò le sopracciglia sorpreso, mentre si avviava verso un mendicante.- Scusa.-
Ma prima che potesse dirgli qualcosa, sentì una voce dietro alle sue spalle.
-Wow, con quel cappello non ti riconosceranno sicuramente.- replicò Layla.
Peggy ridacchiò e Marc fece subito uno sguardo preoccupato.- Che ci fai qui?!-
-Posso darti una mano, conosco qualcuno diretto con il mercato nero se cerchi qualcosa su Medjay.- rispose lei.- So cavarmela da sola, fratellone. Solo perché al Cairo non piaccio a qualcuno?-
Marc sollevò lo sguardo verso Khonshu che stava appollaiato a fissarli.- Non sono loro che mi preoccupano...-
Layla osservò che Peggy fosse ancora con lui.- Ah, quindi siete veramente amici?-
-Sì.-
-No.-
Risposero all'unisono prima Marc e poi Peggy.
Quest'ultima arrossì.- Abbiamo stretto un accordo: io aiuto lui e lui aiuterà me con un'altra faccenda.-
-Beh, ti farà bene avere degli amici. Venite con me.-
***
Quando si fece sera, Marc, Layla e Peggy saltarono a bordo di un piccolo traghetto che gli avrebbe portati su una piccola isola privata a sud del Cairo.
Mentre Layla spiegava al guidatore dove volessero andare, Peggy si sedette curiosa davanti a Marc.
-Allora... Questa cosa delle prostitute...C'è un motivo dietro?- gli chiese divertita.
Marc sorrise appena, alzando le spalle.- Sono un uomo, ho degli istinti e semplicemente non ho mai voluto una storia seria.-
Peggy si morse il labbro, ricordandosi di come si fosse comportato durante la riunione con gli Dei.- E quindi non centra niente il fatto che sei malato?-
Il sorriso sulla sua bocca scomparve e per un attimo i due si guardarono silenziosi negli occhi.
-Non si trova dietro l'angolo una ragazza che ti accetta per come sei. Come credi che io potrò mai avere una vita sentimentale?-
Peggy abbassò lo sguardo.- Perché non me lo hai detto subito?-
-Tu sei la figlia di un Avengers, sei praticamente perfetta: non mi aspettavo che mi avresti capito.- rispose Marc, posando lo sguardo sulle loro mani vicine.
Peggy scosse la testa ridacchiando leggermente.- Io? Perfetta? Ho fatto cose che nemmeno ti immagini, Marc. Se vedessi la vera me, probabilmente scapperesti come sono scappati tutti gli altri.- spiegò in un sussurro, voltando lo sguardo perché non voleva vedere la sua reazione.- Perciò fai bene: è meglio non legarsi a nessuno se poi scoprono la parte più oscura di te e ti rinnegano.-
-Per questo usi la gemma?-
Peggy la sfiorò con le dita sopra la maglietta.- Penso di si. La uso principalmente per dimenticare, credo.- continuò, riflettendo solo allora davvero sul suo utilizzo.- E' una finta, una bugia per coprire la verità.-
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The Knight who served the Princess. (Moon Knight Fanficion)
FanfictionCONTINUO STORIA "TI SAREBBE PIACIUTO"