⚠️56- "punizione"

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Il minore tirò la testa indietro, sorridendo

E chi era Minho per farsi scappare quest'occasione?

Non esitò un secondo a scagliarsi sulla pelle esposta del collo di jisung, iniziando a baciare quello che sapeva fosse il suo punto debole : il pomo d'Adamo

Jisung sussultò, strozzando un gemito

Minho lasciò una serie di baci umidi intorno all'area, fermandosi occasionalmente per lasciare un marchio e poi ricominciare

« non riuscirò mai a coprirli se continui così »

Disse il corvino, guardando il maggiore negli occhi facendolo staccare dal suo collo

« non voglio che li copri »

Jisung gemette, facendo viaggiare le sue mani più in basso, stringendo le natiche di Minho

« ti ho detto che il blu ti dona?»

Cambiò discorso, ammirando le ciocche color notte che cadevano sulla fronte del maggiore

« no, ma l'avevo capito che ti piacesse »

Rispose Minho ridacchiando, riferendosi al giorno precedente, quando appena uscito dal salone jisung dichiarò espressamente e senza vergogna che gli sarebbe saltato addosso all'istante

« lieto di saperlo »

Disse con le labbra sul collo del maggiore, iniziando a succhiare un lembo di pelle poco dopo

Minho gli gemette nell'orecchio, e lui quasi perse la testa

Incantato dal dolce suono che usciva dalla bocca del maggiore, continuò imperterrito a torturare la pelle, succhiandola, mordendola, leccandola, baciandola

Minho strinse i lembi della t-shirt del minore, cercando di non gemere troppo forte

Quando finalmente dopo svariati minuti rilasciò il pezzo di pelle con un piccolo 'pop' , vide la zona violacea, ed estremamente estesa

Non ebbe il tempo di commentare, perché Minho lo prese e lo baciò

Riprese a muovere i fianchi contro il minore, rilasciando qualche piccolo gemito di lamento sulle labbra dell'altro mentre continuava a stringere il tessuto della maglietta bianca che aveva addosso jisung

Recependo il messaggio, il corvino prese le mani del maggiore, accompagnandole nel movimento per sfilarsi il tessuto da dosso

Minho quasi sorrise nel bacio, non esistando a poggiare le mani sui pettorali del minore, facendole poco dopo viaggiare lungo il suo busto

Iniziava ad accusare la stanchezza dato il continuo movimento dei fianchi, ma non poteva e non voleva fermarsi

Le mani di jisung afferrarono i lembi della sua maglietta, sfilandola senza alcun preavviso, passando poi velocemente ai bottoni del pantalone

Minho lo imitò, iniziando a sbottonare i jeans di jisung

Entrambi con mani tremanti dalla fretta, che lavorarono sui bottoni e sulla cerniera come se la loro vita ne dipendesse

Jisung si staccò, prendendo l'orlo dei pantaloni del maggiore, facendolo alzare quanto bastasse per sfilare il pezzo di tessuto

Freneticamente si sfilò i suoi, sotto lo sguardo assetato di Minho, ancora seduto sul tavolo

« non sarebbe più comodo in camera tua?»

Chiese Minho, guardandolo negli occhi

« c'è il gatto, e poi non ho pazienza per spostarmi e continuare altrove»

Sorry, I Love You | MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora