2- Hate

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Sfiorò con i polpastrelli le corde della chitarra tra le sue braccia

Probabilmente a breve changbin sarebbe entrato in camera sua a urlargli di smetterla perché aveva bisogno di concentrarsi per produrre una canzone

Aveva davvero bisogno di insonorizzare la sua stanza

Mosse le dita più velocemente, suonando accordo dopo accordo

Quando gli prendeva uno dei suoi momenti suonare lo distraeva sempre dalla morsa che gli stringeva il cuore

In occasioni come quelle avrà composto chissà quante melodie

E tutte per cercare di non pensare a lui

Scosse la testa, realizzando che lo stava pensando di nuovo, e continuò a suonare, cercando di concentrarsi sugli accordi e sul suono che lo strumento emetteva

L'ennesima triste melodia che avrebbe riempito il suo blocco di spartiti

Lo odiava

Non Minho, ma se stesso

Odiava come si sentiva quando incrociava il suo sguardo

Odiava il modo in cui il suo cuore batteva quando era vicino a lui

Odiava le farfalle nello stomaco quando Minho si riferiva a lui chiamandolo my soulmate con il suo accento inglese che Jisung odiava trovare adorabile

Perché alla fin fine, soulmates in tutti i sensi non lo erano.

Certo, le anime gemelle potevano essere platoniche, ma Jisung odiava avere qualcosa di platonico con Minho

Voleva qualcosa di concreto

Ma non poteva che immaginare, visto che i suoi sentimenti non saranno mai ricambiati

Allontanò le mani dalla chitarra, sbuffando

Aveva pensato a lui

Di nuovo

Avrebbe voluto piangere per la frustrazione

Se fosse stato intelligente abbastanza avrebbe inventato un macchinario capace di dare l'elettroshock ogni volta che il viso di Minho appariva nella sua mente

Poggiò la chitarra nella sua custodia, messa a terra, e si lasciò andare all'indietro, cadendo sul letto

Sentì un nodo formarsi in gola

Devo davvero piangere di nuovo?

Deglutì, sperando che andasse via, ma non fece che ingrandirsi, iniziando a dargli la sensazione che non riuscisse a respirare

Decise di alzarsi e andare a bere un bicchiere d'acqua in cucina

Forse così il nodo sarebbe davvero sparito

Uscì dalla stanza, notando hyunjin nella sua camera a lavorare su uno dei suoi disegni

Andò in cucina, prendendo l'acqua dal frigo come se la sia vita dipendesse da quella bottiglia di vetro, e se ne Versò un bicchiere, bevendolo velocemente

Il nodo non se n'era andato

Era frustrante, più del fatto che non riuscisse a smettere di pensare a Minho

Si sentiva preso in giro

L'amore è sempre stato dipinto come una storia rose e fiori con l'uomo dei tuoi sogni

Nei film, nei libri, nelle rappresentazioni teatrali,

È sempre stato fatto vedere il lato positivo dell'amore

Cazzate.

Perché l'amore aveva due facce, come una moneta

L'amore non era solo quello che tutti sognano

Era anche sofferenza

E Jisung si sentiva preso in giro perché stava male per amore, per quel lato della faccia dell'amore di cui nessuno gli ha mai parlato

E faceva schifo

Jisung si sentiva uno schifo

E non perché non si stesse lavando, aveva fatto una doccia quella mattina

Ma perché stava in quel modo da anni per una persona che non lo avrebbe mai considerato come Jisung volesse.

Strinse il bicchiere nella mano, sentendo il nodo ingigantirsi e gli occhi farsi lucidi

Non qui, non adesso

Mise il bicchiere nel lavabo e corse verso la sua stanza, ignorando il modo in cui hyunjin lo guardò dalla sua stanza

Si chiuse la porta a chiave alle spalle, sapendo che uno dei suoi 3 coinquilini sarebbe venuto a consolarlo

" Non devi essere così triste"

"Passerà"

"L'amore può essere difficile, forse un giorno avrai qualcuno che ti ama quanto tu ami lui"

" La vita va avanti, tirati su"

" non sa cosa si perde "

E altre frasette simili

Jisung era stanco di sentirsele dire ogni singola volta

Si sedette a terra, davanti la porta, ginocchia al petto

E lasciò che il nodo prendesse il possesso

Un colpo di tosse, poi le lacrime uscirono una dopo l'altra

E il nodo iniziò a fare più male di prima ora che finalmente lo stava lasciando prendere il sopravvento

La sua gola bruciava

Singhiozzo dopo singhiozzo

Realizzò di star facendo troppo rumore, sicuramente lo avevano sentito e riusciva a vedere le teste di Chan e changbin spuntare dalle porte delle loro stanze per chiedere all'altro cosa stesse succedendo

Come se non lo sapessero

Jisung poggiò la fronte sulle ginocchia, chiudendosi a riccio, sperando di ovattare i suoni che emetteva

Si sentiva ridicolo

Stava di nuovo in questo stato per Minho

Neanche vivere in due case separate lo stava aiutando

Felix aveva torto

Gli disse che lo avrebbe aiutato

Che i suoi sentimenti col tempo si sarebbero dissolti

Ma non avevano fatto altro che fare il contrario

Da quando erano separati sentiva di più la mancanza del maggiore, anche se spesso si chiamavano e si vedevano a casa dell'altro, oppure fuori in una delle loro uscite

E Jisung odiava anche questo







Sorry, I Love You | MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora