Ade

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Non sentiva più niente, era tutto buio e silenzioso. Lentamente riacquistò l'udito, l'olfatto e il tatto; sentì la terra umida sotto le sue mani, un forte odore di sangue e, al posto del silenzio, si fece sentire la voce di Res, la stava chiamando; si fece forza, cercò di aprire gli occhi e capire quello che il ragazzo le stava dicendo:- Naetha...svegliati- con uno sforzo immane riuscì ad aprire gli occhi:- Res...- :- Alzati, presto. Qui si sta mettendo male- disse preoccupato il ragazzo:- Perché?- chiese Naetha afferrando la mano che le stava tendendo il giovane:- Guardati intorno e ripetimi la domanda- le rispose, Naetha fece come le aveva suggerito il ragazzo: in torno a loro c'erano demoni di ogni sorta...erano in trappola. I due si scambiarono un'occhiata d'intesa mentre i demoni si avvicinavano, si misero spalle contro spalle e si trasformarono: Ares fece schioccare la frusta in aria e Athena sguainò i pugnali. I demoni avanzarono verso di loro minacciosamente per niente intimoriti dal cambiamento dei due Dei:- Pronta a combattere?- le chiese Ares con scherno:- I demoni che vediamo sono solo proiezioni, colpisci gli spazzi vuoti tra di loro e colpirai i veri demoni ombra- rispose Athena fissando il vuoto davanti a sé:- A me sembrano reali!- la contraddì convinto il Dio della Guerra:- Vedremo- gli disse in tutta risposta la Dea lanciandogli un'occhiata di sfida, dopodiché si scatenò l'inferno...nel vero senso della parola. Ares schioccò la frusta contro due demoni, ma quella passò loro attraverso, sorpreso si girò verso la Dea con cui era arrivato nel Regno di Ade e la vide lanciare un pugnale nel vuoto, improvvisamente quello si fermò a mezz'aria rendendo visibile un mostro orribile che, colpito al cuore, cadde a terra tra urla strazianti riducendosi in una poltiglia di sangue nero e carne marcia...aveva ragione lei. I demoni non erano visibili, ma allora come riusciva a colpirli?! :- Come ci riesci?- le chiese Ares cominciando a schioccare la frusta a casaccio:- Segui l'istinto. Quello non fallisce mai!- gli rispose Athena conficcando i pugnali nel petto di altri due demoni; il Dio si concentrò e fece come gli aveva consigliato la Dea...stranamente funzionò! Dopo pochi minuti, tutti i demoni intorno a loro erano ridotti in brandelli, prima di dire una parola, Athena fece un graffio sul braccio di Ares con uno dei suoi pugnali:- Sei impazzita?- le urlò il Dio:- Non dubitare di me. Mai più!- rispose Athena puntandogli un pugnale alla gola:- Come vuoi- disse quello alzando gli occhi. Una ristata risuonò nell'oscurità...non era ancora finita.

Axel si tratteneva dal tirare un pugno a Manuel, Ithan lo notava...il lupo era ad occhi chiusi appoggiato alla parete di roccia della Gola, ma sentiva perfettamente Manuel fare su e in giù poco più in là, ne era sicuro...era cambiato il rapporto tra Axel e Manuel da quando avevano sconfitto Cassandra, lui alla storia delle lacrime di Neyra che avevano salvato Naetha non ci aveva mai creduto, era sempre restato dell'idea che quello che avesse detto Numor fosse il vero: era stato Axel. Ithan sbuffò sonoramente:- Manuel calmati- :- Come faccio a calmarmi?- chiese il dominatore del fuoco- le voglio bene- Ithan lanciò un'occhiata veloce ad Axel, aveva contratto la mascella, ma era rimasto immobile con il resto del corpo e questo era un buon segno, fu Neyra a rispondere a Manuel:- É la mia migliore amica, come pensi che mi senta?- :- É diverso- rispose Manuel- io e lei...- :- Stavate insieme, vero?- chiese Dita, seduta a terra accanto a Numor, il discendente degli Angalchiron fece di si con la testa- me lo immaginavo...posso leggere le emozioni di tutti i presenti- disse la ragazza dai capelli rossi sorridendo:- Davvero?- chiese sorpreso Numor, lei annuì:- Che cosa leggi?- chiese Ithan curioso:- Dalle vostre emozioni so che tu e Neyra vi amate e a vedervi direi che state insieme, nonostante gli anni diversi; Numor, tu provi una profonda amicizia verso tutti loro; Manuel, il tuo non é amore...è amicizia, perciò se credi di amarla sbagli...al contrario di qualcun'altro...- ammise Dita abbassando lo sguardo.

:- Che cosa succede?- chiese Ares avvicinandosi ad Athena, la Dea si guardò intorno, una fitta nebbia stava avanzando verso di loro:- Ade- disse semplicemente, una figura incappucciata arrivò lentamente e a qualche mentre da loro si levò il cappuccio che gli nascondeva la faccia: era un giovane di 25 anni, con grandi occhi neri, capelli di color pece e una pelle pallida dai lineamenti delicati. Li guardò facendo scurire ancora di più i suoi occhi:- Chi osa entrare nel mio Regno da vivo?- chiese con voce fredda:- Due con cui un tempo ti sei seduto allo stesso tavolo- rispose Ares facendo un passo avanti:- Non ricordavo tutta questa sfrontatezza da parte tua, Dio della Guerra...ma siete soltanto voi due nel mio regno- disse il Dio della Morte e dell'Inganno:- Fuori da qui ci sono anche Afrodite, Artemide e Apollo- lo corresse Ares stringendo l'impugnatura della frusta, pronto ad ogni evenienza; Athena era rimasta dietro di lui ed osservava ogni movimento del Dio in silenzio:- Bene! Allora posso cominciare da voi!!- disse Ade alzando il mantello, svelando un bastone di argento lucente e alzandolo contro Ares. Proprio mentre il Dio davanti a lei innalzava la frusta per parare il colpo dell'avversario, si voltò incrociando i pugnali davanti ai suoi occhi facendo leva sulle gambe...l'impatto fu violento, ma riuscì a resistere. Aveva visto giusto un'altra volta: quella davanti ad Ares era solo l'immagine riflessa di Ade...lui era dietro di loro e quando l'immagine si era scagliata contro il Dio della Guerra, si era accorta di un leggero fruscio alle sue spalle. La frusta di Ares schioccò a vuoto e Athena ricacciò indietro Ade, ormai resosi visibile:- Athena...- sussurrò il Dio vendendo gli occhi della Dea:- Precisamente- rispose lei abbassando i pugnali, Ares si era voltato appena aveva sentito il rumore delle armi:- Come mai non é riuscito ad ingannare te?- chiese:- Perché non si può ingannare la Dea della Sapienza, della Ragione e dell'Ingegno- rispose Ade; tutti e tre riposero le armi e assunsero nuovamente i loro aspetti normali:- Il mio nome é Res- si presentò il ragazzo pieno di muscoli:- Il mio Edmund- rispose quello che prima era Ade, in forma umana, i suoi capelli diventavano biondi e lucenti, quasi quanto quelli di Naetha, ma più tendenti al giallo e, come lei, manteneva il colore degli occhi da Dio:- Mi chiamo Naetha- disse infine la ragazza:- Non hai mai avuto una grande fantasia da Dea- la schernì Edmund, tutti e tre scoppiarono in una fragorosa risata:- Pronto a conoscere Artemide, Apollo e Afrodite, ovvero Neyra, Numor e Dita?- chiese Res:- Si, ma ho l'impressione che non siate soli, percepisco una creatura della notte e altri due forti poteri fuori da qui- disse il ragazzo biondo, fu Naetha a spiegare:- Neyra e Numor sono due maghi, con noi ci sono anche Manuel Angalchiron, discendente dei dominatori del Fuoco Segreto, Ithan Mendirak, discendente dei dominatori del Ghiaccio Perenne, e Axel Foren, un lupo...credo che Dita abbia del sangue di fata nelle vene, ma non ha detto niente a proposito- :- Si, Dita é per un terzo una fata...ma come dannazione fai?- confermò e chiese Res, dandosi subito dello stupido per la domanda, Naetha lo fulminò con lo sguardo e tutti e tre si diressero verso l'uscita del Regno di Ade, guidati da Ade stesso...Edmund.

Gli Dei Superiori [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora