La frusta schioccò in aria facendo facendo arretrare di qualche metro l'arpia. Era rossa come il sangue, rosse cupe le sue ali e gli occhi verdi ombra. Era completamente fuori di sé dalla rabbia ed evocava turbini di fuoco ogni volta che Res e Onor cercavano di attaccarla:- Dobbiamo tirarla giù!- disse tra i denti il Dio della Guerra:- Prova con la frusta- lo incitò l'altro:- Ma secondo te cosa sto facendo?!- gli chiese guardandolo male. Efesto lanciò il martello contro la bestia che, prontamente, glielo restituì con una sfera di fuoco al seguito, colpendolo in pieno petto e facendolo volare a terra. Ares urlò il nome del Dio precipitandosi accanto a lui:- Ma sei normale?- gli chiese levandogli il martello fumante dal petto- Saresti potuto morire, dannato imbecille!!- imprecò il Dio; alle sue spalle l'arpia si avvicinò pericolosamente, ma una sfera d'acqua la fece volare a gambe all'aria:- Tu stai indietro!- esclamò Ednor abbassando la mano con la quale aveva evocato la sfera d'acqua. Poseidone si avvicinò a Efesto, che aveva ripreso le sue sembianze umane:- Ho incontrato Heleonor e Edgard- disse a Res- Era stava curando Dita...ha ucciso due flagelli di Shalen in un colpo solo. Ha usato troppo potere tutto insieme, ma è viva!- spiegò il Dio del Mare al Dio della Guerra:- Che cosa?- chiese quest'ultimo sbarrando gli occhi per lo stupore.
Ithan e Manuel corsero per i corridoi ormai distrutti della scuola, fin quando non incrociarono Numor e Axel che gli andavano incontro:- State bene?- chiese il lupo ai due dominatori:- Noi si, voi?- rispose Manuel:- Dov'é Neyra?- chiese subito Ithan. Axel tacque e Numor lo guardò con lo sguardo perso nel vuoto. Manuel sbarrò gli occhi guardando Axel, sperando di non aver capito:- Non ho fatto in tempo...- sussurrò Axel stringendo i pugni:- Mi ha salavato la vita- disse invece Numor con gli occhi ancora pieni di lacrime. Ithan si sentì sgretolare...distrutto dentro. Come se gli avessero strappato il cuore dal petto e lo avessero buttato via:- No...- sussurrò indietreggiando ed inciampando in delle macerie- non è possibile...- :- È con tuo padre adesso- disse Manuel posandogli una mano sulla spalla- e con il mio- aggiunse cercando di far riprendere l'amico.
Nei suoi occhi c'erano solo fiamme. Fiamme di rabbia. Impugnò la frusta e la fece schioccare...l'aria stessa tremò:- Ares, che cosa vuoi fare?- chiese Poseidone al Dio della Guerra che si stava avvicinando all'arpia, l'esemplare più pericoloso tra i flagelli. Le arpie erano tre ed erano gli esatti opposti dei tre Dei sovrani: Zeus, Poseidone e Ade. L'arpia evocò un tornado di fuoco con le sue stesse ali, in modo che avvolgesse sia lei che il Dio che la fronteggiava. Onor sembrò riscuotersi:- Cosa hai detto su Afrodite?- :- È quasi morta, ma Era la sta aiutando a curar...- il Dio del Mare, che stava aiutando Efesto a mettersi in piedi, venne interrotto bruscamente da un grido femminile:- RES! NO!!-. Dita era comparsa alle loro spalle con Heleonor e Edgard, entrambi seguirono il suo sguardo verso l'alto: Res aveva legato l'arpia nella sua frusta, ma entrambi erano dentro ad un turbine di fuoco invalicabile. :- Fratello!- urlò Edgard prendendo le sembianze di Zeus ed evocando fulmini argentei:- Sono con te!- gli rispose Poseidone richiamando a sé la maggior quantità di acqua possibile. Insieme sferrarono un attacco al vortice di fuoco e Era creò una barriera d'orata intorno a Res, cercando di proteggerlo il più possibile dalle fiamme, ma fu inutile. Quando gli elementi degli Dei si scontrano con le fiamme, l'arpia venne trasformata in cenere dall'onda d'urto e Ares cadde a terra. Era poté solo attutire la caduta del giovane. Dita corse da lui non appena toccò terra:- Res! Mi senti? Ti prego dimmi che stai bene...ti prego...- pregò in lacrime la giovane dai capelli rossi:- Dita...- sussurrò il ragazzo aprendo leggermente gli occhi- stai bene...- :- Si- rispose quella in lacrime mentre gli altri Dei si avvicinavano- sto bene- :- Bel colpo!- sorrise Res a Edgard e Ednor, tornati anche loro in forma umana:- Sei un folle!- esclamò Heleonor tristemente:- Non si vincono le guerre senza...senza delle perdite- sorrise debolmente il Dio- Onor...prenditi cura di lei- disse rivolto al giovane che si era accucciato accanto a lui. Dopodiché chiuse gli occhi e cominciò lentamente a dissolversi. Un attimo prima che sparisse del tutto però, Dita posò un leggero bacio sulle sue labbra. Se fosse stato vero o solo un'illusione, non avrebbe saputo dirlo, ma alla ragazza sembrò vedere un sorriso comparire sulle sue labbra.
Un secondo respiro esalato dal puro potere degli Dei si insinuò nella mente del Dio della Morte e dell'Inganno. Un altro degli Dei Superiori era caduto. Aveva sentito anche Res lasciare Shalen e dirigersi nell'Infinito. Anche l'invincibile Dio della Guerra sarebbe perdurato con Artemide al di là del tempo e dello spazio. Erano già a due. Restavano in otto. Le anime degli Inferi urlarono reclamando sangue. Sangue che avrebbe versato molto volentieri.
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Gli Dei Superiori [IN REVISIONE]
FantasíaVolume 2 (volume 1: La Dea caduta) Dopo aver sconfitto Tanok e la traditrice Cassandra, Naetha, Manuel, Axel, Neyra, Ithan e Numor finalmente possono studiare nella scuola di Anghelor. Ma il portale nasconde ancora segreti, riusciranno a svelarli? E...