:- TIENILA FERMA!!- urlò Numor alla sorella mentre cercava di colpire l'arpia:- Ci sto provando- rispose Neyra digrignando i denti per lo sforzo: i suoi occhi erano bordeaux. L'arpia si dimenava e cercava di volare fuori dai lacci mentali che la tenevano ancorata a terra, alcune volte riusciva a spiccare piccoli voli prima che Neyra la facesse crollare nuovamente a terra, ma tanto bastava perché riuscisse a schivare gli attacchi di Numor.
La sua pelle era di diverse tonalità di verde, le ali erano la parte più scura, rasentavano il nero, i suoi occhi erano due pozzi viola senza iride, dello stesso colore dei lunghi capelli e il suo viso era deformato dalla grande bocca, su cui spiccavano numerosi denti affilati. Riusciva a creare cicloni di aria potentissimi solo sbattendo le ali, ma era anche dotata di lunghissime unghie, per meglio dire, artigli che si erano rivelati essere anch'essi un problema non indifferente.
Neyra fece comparire arco e frecce dando il cambio al fratello mentalmente, se pensava che fosse così semplice era libero di dimostrarglielo, l'arpia approfittò del momento per scaraventare Numor, ancora davanti a lei, contro un muro crollato alcuni metri più indietro. Il Dio cadde rovinosamente a terra a terra senza emettere un fiato e l'arpia si gettò contro di lui, ma non lo raggiunse. Una freccia le passò davanti agli occhi di un soffio e la bestia si girò immediatamente verso la Dea della Caccia:- Toccalo e, ammesso che tu ci riesca, ti strappo ogni piuma che ti ritrovi su quelle ali- disse seria come non mai. Potevano fare qualsiasi cosa, ma non toccare suo fratello!
L'arpia urlò accettando la sfida prese la rincorsa verso Neyra, la Dea scoccò un'altra freccia, costringendo il flagello di Shalen a spiccare il volo; velocemente scoccò una terza freccia, che andò a conficcarsi nell'ala destra della bestia mitologica.Un grido terribile risuonò in tutta l'ala Sud della scuola attirando l'attenzione di un lupo ben noto agli Dei.
Axel, nella sua forma animale, comprese il significato di quel grido...non era "dolore"; era "vendetta".L'arpia urlò e si strappò la freccia dalle piume, agitò le ali con forza provocando delle correnti fortissime che spinsero la Dea a terra, facendole perdere l'equilibrio e le armi. Si avvicinò alla ragazza che, frastornata, cercava inutilmente di creare barriere per impedire all'arpia di attaccarla.
Numor vide l'essere alzare una mano e allungare gli artigli a dismisura. La sua vista era offuscata e non riusciva a capire cosa stesse succedendo...aveva paura. Troppa paura per essere solo la sua. Un nome, un solo nome gli balenò nella mente: Neyra. Ci mise pochi secondi ad individuare la figura della sorella ai piedi del flagello di Shalen e altrettanti pochi per realizzare che lei lo stava guardando. Non si degnava minimamente dell'arpia davanti a lei. Guardava suo fratello. Colui che l'aveva sempre difesa, aiutata, ascoltata...capita. Quel ragazzo che le assomigliava così tanto e così poco. La sua esatta metà.
"Fino alla fine...parte di me" disse Neyra nella mente del fratello che la fissava a bocca aperta, incapace di muoversi.
L'arpia calò la mano sul petto di Neyra squarciandole la veste e la carne. Non una parola, non un urlo...silenzio. Solo quando, da una finestra rotta, un grosso lupo grigio saltò sull'arpia azzannandola e cominciando a lottare con gli artigli e i denti, Numor ebbe la forza di alzarsi e correre dalla sorella che, avendo perso le forze, era tornata in forma normale. Le accarezzò i capelli piangendo e gli occhi della ragazza si posarono su di lui "Ci rivedremo nell'Infinito fratello...questo non è un addio, lo sai" Neyra era sempre più debole e non aveva la forza di parlare. La sua vista era sempre più scura e il mondo intorno a lei sempre più ovattato "Non mi lasciare" le sussurrò Numor "Mai" fu tutto quello che riuscì a rispondere Neyra prima che il buio la avvolgesse. Fu allora che Numor lo sentì. Quel legame che lo teneva ancorato alla sorella, quello che gli permetteva di sentire le sue emozioni e i suoi pensieri, quella parte sempre presente di lei in sé si era rotta. Era scomparsa. Non c'era più. Era morta.Axel affondò i canini nel collo dell'arpia ignorando gli artigli di quella piantati nella scapole e le strappò la testa con tutta la forza di cui era capace. Rabbia. Sentiva solo tanta, incontenibile e pura rabbia. Aveva sentito quello che si erano detti. Aveva sentito le parole di Neyra al fratello prima che l'arpia la uccidesse. Ululò con tutto il fiato che aveva in corpo e riassunse la sua forma umana precipitandosi verso Numor che piangeva sul corpo inerme della sorella. Gli mise una mano sulla spalla; per quanto non fosse andato d'accordo con i gemelli in passato, aveva imparato ad apprezzarli e la loro amicizia si era fortificata nel tempo. Le lacrime cominciarono a sgorgare dai suoi occhi senza che se ne rendesse conto; ma il suo era un pianto silenzioso...un dolore interno.
Il corpo di Neyra si dissolse in una nuvola rossa. Sarebbe andata nell'Infinito e lì si sarebbero rivisti. Ma il dolore era troppo grande per chiunque, anche per chi non sapeva ancora niente e lo avrebbe scoperto una volta finita.
Tranne una persona che, pur non essendo presente, percepiva la vita lasciare i corpi dei caduti. E l'aveva sentita. Edmund aveva sentito l'ultimo respiro di Neyra.
Il Dio della Morte aprì gli occhi di scatto e i demoni ombra davanti a lui tremarono. Nei suoi occhi c'era solo il nero più assoluto. Nei suoi occhi c'era una sola cosa: morte.
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Gli Dei Superiori [IN REVISIONE]
FantasiVolume 2 (volume 1: La Dea caduta) Dopo aver sconfitto Tanok e la traditrice Cassandra, Naetha, Manuel, Axel, Neyra, Ithan e Numor finalmente possono studiare nella scuola di Anghelor. Ma il portale nasconde ancora segreti, riusciranno a svelarli? E...