𝑫𝒆𝒔𝒊𝒓𝒆

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9.
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Lee Felix.

In fondo cos'era per lui?
Lo aveva appena conosciuto, aveva solo fatto una ricerca per lui, cos'era che lo fermava dal metterlo in pasto a dei criminali?
Probabilmente il suo buon senso, d'altronde Jisung non era una persona cattiva.

« Come mai siete interessati ad un poliziotto? »

Domandò dandogli le spalle, rimanendo concentrato sul computer così da non far notare la sua espressione a quegli squali.

« Perché al nostro Hyunjin piace quel ragazzo e vuole tenerlo d'occhio dovunque vada e siccome è un poliziotto, bisogna andarci cauti e conoscere il più possibile su di lui, prima che sia lui a scoprire qualcosa sul nostro conto. »

Spiegò Jeongin avvicinandosi all'hacker. Questo posò una mano sulla spalla del più grande e si affacciò verso il computer per osservare il suo lavoro, facendo irrigidire Jisung sotto il suo tocco.

« Perché sei così teso, hai paura di noi? »

Domandò con sospetto il giovane, stringendo leggermente la presa sulla sua spalla.

« No, non gli piace il contatto fisico »

Rispose Minho al posto suo, mentre finiva di suturare la ferita del rosso.
Jisung tirò un sospiro di sollievo quando la spia si allontanò da lui e ringraziò mentalmente Minho per averlo aiutato, anche se gli sembrò surreale che quel killer avesse avuto la premura di far notare quella sua debolezza a qualcuno.

« Quanto pensi che ti ci vorrà? »

Domandò Hyunjin alzandosi dalla sedia.
In realtà a Jisung non serviva assolutamente nulla perché sapeva esattamente dove Felix lavorava, ma voleva comunque dargli un po' di tempo, non sapeva nemmeno lui perché, in fondo loro due vivevano in due mondi totalmente differenti e nemmeno si conoscevano.
Lui era solo un criminale sfruttato per aiutare la polizia, non aveva alcuna libertà ed era un recluso, prima o poi quella vita avrebbe finito per distruggerlo, ma schierarsi con dei criminali così temuti era forse meglio?

« Non molto, ma nemmeno così poco, questa città non è poi così grande non ci sono tantissime stazioni di polizia, ma ci sono anche altri corpi più specializzati da controllare e i loro database sono più difficili da aprire, forse ci metterò qualche giorno, magari con un computer migliore due giorni »

Spiegò Jisung dopo aver preso un bel respiro.
Hyunjin lo guardò per un po', prima di rispondere.

« Benissimo, posso aspettare due giorni, Jeongin ce la fai a procurarmi un computer migliore? »

« Non c'è problema »

Rispose il corvino.

« Perfetto, Jisung mettiti a lavoro nel frattempo, se ti serve qualcosa chiedi a Minho, io vado a riposare un po' »

Jisung si girò verso l'assassino che nel frattempo lo stava guardando e sentì un brivido percorrergli la spina dorsale. Si morse il labbro come suo solito e dopo aver staccato gli occhi da quello sguardo magnetico, si voltò nuovamente verso il computer.
Jeongin lasciò la stanza poco dopo, lasciando i due da soli, nel silenzio totale.

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« Felix lo sai cosa poteva accadere? Sei fortunato che quella ragazza non sappia niente di leggi e che l'accusa sia fin troppo palese per provare a volersi difendere, altrimenti sarebbe stato facilissimo buttare giù la nostra credibilità.
Sei entrato in casa sua senza un mandato »

ODDinary ❦︎ || Stray Kids || hyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora