𝑪𝒐𝒏𝒇𝒆𝒔𝒔𝒊𝒐𝒏

585 68 165
                                    

24.

── ・。゚★: ☽ :★゚。. ──

Con la mano premuta sul fianco, Jisung provò a stabilizzare il proprio respiro.
Il dolore che provava era lancinante.
Compiere un singolo movimento significava sopportare una tremenda fitta lungo tutto il corpo, per cui rimase immobile sul letto del maggiore con gli occhi socchiusi e la mascella serrata. Minho sbatté la porta facendolo sussultare.

« Non lo sopporto più »

Commentò irritato.
Anche la rabbia per quanto negativa, rimaneva un'emozione e il fatto che Minho ne provasse, rendeva piuttosto chiaro il suo cambiamento.
In altre occasioni, l'avrebbe semplicemente fulminato con lo sguardo e se ne sarebbe andato ignorando i suoi capricci, ma ora pareva averla presa sul personale e si sentiva tremendamente infastidito dai suoi atteggiamenti.

« La tua mano.. »

Sussurrò Jisung osservando le sue nocche rosse ancora strette in un pugno, la pelle intorno ad esse scorticata.

« Non è nulla »

Rispose il maggiore osservando la propria mano.

« Piuttosto pensa a te, si è forse riaperta la ferita? »

Domandò abbassandosi verso l'altro, posando una mano su quella del minore che non ebbe intenzione di scostarla dal proprio fianco.
Minho alzò gli occhi e incontrò quelli di Jisung ancora colmi di terrore.

« Non ti farò male »

Sospirò il maggiore tentando di allentare la rabbia dal suo sguardo gelido e solo allora l'hacker gli permise di toccarlo.
Minho alzò la maglietta dell'altro ed osservò la ferita in silenzio.
Un livido violaceo aveva iniziato a formarsi intorno alla cicatrice, ma per fortuna i punti erano ancora intatti.

« Non ti capisco Jisung »

Prese parola il killer interrompendo il silenzio.

« Se sei terrorizzato da Hyunjin perché continui a sfidarlo invece che stargli lontano? »

Domandò attirando l'attenzione dell'altro che spalancò gli occhi per poi voltarsi dall'altra parte.
Minho era ancora accovacciato a terra quando gli aveva posto quella domanda ed ora, dopo aver rimesso in ordine la veste dell'altro, si era alzato e si era messo seduto sul letto al suo fianco.
Subito dopo posò una mano sul suo viso e lo fece voltare verso di lui.

« Guardami »

Disse cercando contatto visivo con l'altro.

« Perché lui ti fa paura e io no? »

Domandò, sperando di ottenere una risposta che lo soddisfacesse.
Non aveva mai capito il motivo per il quale Jisung avesse più paura di Hyunjin che del killer più ricercato del paese. L'unico momento in cui si era dimostrato debole e spaventato davanti a lui, era stato durante il loro primo incontro, quando Minho aveva invaso il suo spazio vitale.
Jisung si morse il labbro e tenne lo sguardo basso; gli ci volle tutto il coraggio del mondo per alzare gli occhi ed incontrare quelli color caramello dell'altro.

« Hyunjin mi ricorda l'uomo che mi ha molestato l'anno scorso..lo stesso che ha ucciso il mio ragazzo »

Disse dopo aver preso un lungo respiro, tracciando con le dita dei cerchi sul lenzuolo del letto su cui era seduto.

« Ha lo stesso sguardo da psicopatico, non gli interessa nulla del dolore delle persone, anzi lo eccita. Prova piacere nell'invadere lo spazio altrui, è crudele, approfitta delle paure degli altri e potrei continuare all'infinito, ma mi sta salendo la nausea e non riesco ad andare oltre.
Provo un terrore inspiegabile di fronte a lui e mi sento intimorito dalla sua sola presenza, però.. »

ODDinary ❦︎ || Stray Kids || hyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora