~ Alcuni dicono che
la pioggia è brutta,
ma non sanno che
permette di girare
a testa alta
con il viso coperto
dalle lacrime~Reazioni Nic:
Ho letto e riletto la chat con Laila Harris. Non ci posso credere. Proprio non ci riesco. Sapevo che alla fin fine non è normale che una 15enne esca con collegiale e che lui avrebbe potuto avere più interesse a guardare altre ragazze che me.
Solo che io mi ero fidata, ci avevo creduto.Ecco, finisce sempre così: più ci tieni più hai da perdere e la delusione è un esserino che si nutre del tuo corpo e cresce sempre di più fino a quando di te non resterà più nulla.
Sento le lacrime scendere copiose, ma io non piango mai.
<<No, no occhi non arrendetevi pure voi>> sussurro in preda ai singhiozzi.<<No, voi dovete essere forti. No, basta vi prego. Non riuscirò a sopportare altro dolore. Ma non devo piangere. No, n-non d-d-ev-vo.>>.
Mi siedo a terra e dai miei occhi sgorga una fontana senza fine e non mi resta che rassegnarmi ad essere umana.Ma mamma mi ha sempre detto che devo lottare perché la vita non ci regala nulla. Perciò mi alzo, corro verso l'entrata ed esco fuori. Grande, piove. Prendo la mia bici dal box ed entro in strada. Pedalo sotto l'acqua e sento ancora le lacrime rigare le mie guance.
La gente per strada non si cura della mia tristezza, qui te la devi cavare da sola. Sia chiaro che io non voglio in alcun modo chiedere aiuto a qualsiasi essere umano presente su questo universo perché è un mio problema e io lo risolvo. È sempre stato così, ai miei non raccontare mai ciò che accade perché è una cosa mia. Infatti non ho mai capito fin da quando avevo 12 anni come mai i miei coetanei e non andassero a dire tutto alla mammina. Proprio non me ne capacito. Io sono indipendente e mi piace esserlo, perciò non comprendo come mai alcune persone abbiamo ancora il cordone ombelicale.
Pedalo senza sosta, sento la fatica scorrere nelle mie vene ma ora pare l'ultimo dei problemi dato che non fa altro che infondermi carica. Vado senza una meta e mi sento come se io non facessi parte del mondo, come se vedessi le macchine imbottigliate nel traffico scorrere accanto a me ma da un altro punto di vista, da esterna. Forse perché non voglio arrendermi alla delusione e la delusione è un sentimento umano.
Sopra di me piano piano le luci dei lampioni si accendono e il cielo sfuma dal rosso al blu. So che quando tornerò mamma mi ucciderà per essere tornata a casa tardi e completamente fradicia, ma anche per il fatto che sono uscita senza averla avvisata e tra l'altro quando a casa ero sola. Mi devo preparare mentalmente al cazziatone.
Accosto e guardo il cartello che segna l'inizio dell'autostrada. Cavolo, ho pedalato per minimo due ore. E ora come ci torno a casa in tempo almeno per le 19 considerando che sono le 18:30?!! Okay, è definitivo: mamma mi ucciderà, anzi mi fucilerà con un plotone d'esecuzione. Non mi resta altro che inventarmi una scusa.
Faccio partire la chiamata.
<<Mamma?>> chiedo quando il telefono smette di squillare.
<<Nicole?!! Dove cavolo sei finita??! DILUVIA!>> sibila lei.
<<Guarda sto al centro commerciale con un amico, ora torno>> dico io mentre inizio a pedalare.
<<Amico chi?>> vuole sapere mamma.
<<Tommy Harris. Scuola.>> mi invento io.
<<Okay, a dopo.>> mi risponde lei attaccando.
Fiuuu. Mi aspettavo peggio. Pedalo senza sosta e nel mentre guardò l'orologio, 18:40, 18:50, 19:00, 19:10, 19:15. Sono sfinita e i miei piedi continuano a lamentarsi. Sto sudando e piove a dirotto, è definitivo: febbre arrivo.Eccola: casa dolce casa. Vedo mamma affacciata alla finestra che scruta la strada con occhi attenti e fuori dalle orbite come se dovesse passare Biden.
<<Eccoti, vai ad asciugarti, va!>> mi dice lei guardandomi dall'alto al basso, mamma ha sempre odiato l'acqua e l'essere bagnati in generale.
Il bello che è lei che ha spinto a farmi fare nuoto.
Mi asciugo, mi cambio e mangio come se non fosse successo nulla, ma già so di cosa saranno popolati i miei incubi sta notte.
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With you
RomanceDal capitolo 37: ~Se prima ero nel deserto del Sahara con la testa china sulla sabbia, adesso sono nell'oceano a contemplare la vastità del mondo. Grazie a te. Anche se la mia mente si rifiuta di accettarlo. Capisci? Io ti amo ma non voglio, perché...