~Se qualcuno si imbarazza
innanzi alle tue parole...
allora stai assaggiando
il suo spirito~12 Ottobre
Memphis-Tennessee
Via parallela alla casa di NicoleDopo vari cambi di look e ore di chiamata con la mia amica Rachel ho deciso cosa mettermi: un classico maglione bianco e dei jeans neri leggermente attillati, ma pochissimo. A e per intenderci Rachel ha 17 anni - quindi già patentata qui in America- ed ha i capelli biondi e gli occhi azzurri. Quando l'ho conosciuta a 12 anni mi sembrava uscita da un cartone della Disney e tutt'ora ha quel fascino quasi fiabesco.
Mi incammino per la via dove ci siamo dati "appuntamento" io e Al. Eccolo. Attraverso lo specchietto della sua macchina -una Peugeot bianca- riesco a vedere il suo volto abbellito sulla fronte da quei stupendi ricci. Sono le 17, la festa inizia alle 19, ma dato che mi serviva un passaggio, quando arriviamo a casa sua gli darò una mano con i preparativi.
Finalmente Al pare accorgersi di me e -se non erro- mi pare di vederlo sgranare gli occhi, ma forse me lo sono solo immaginato...
<<Eccoti, vieni monta in macchina>> esclama lui.
<< Ovvio>>rispondo ridacchiando io. << E auguriiii>>
<< Grazie>> dice abbracciandomi Al. Mi circonda con il suo corpo con una tale tenerezza che mi vien da pensare che tema di poter rompere il nostro affetto. Anche se per me è più che semplice amicizia. Il suo abbraccio è anche talmente dolce che mi fa venire la pelle d'oca.Il peccato è che dura poco, così vado a sedermi sul sedile del passeggero e nel tragitto chiacchieriamo del più e del meno. Niente di speciale, ma per me stargli così vicina è bellissimo, come lui del resto. Indossa una camicia bianca -pare che senta solo il caldo- e dei jeans blu mare che gli mettono in risalto gli occhi.
Arriviamo nella sua casa, una mini villetta -se così la si può definire- candida come la neve con un giardino curato verde, anche se qualche albero sta già iniziando a cambiare il colore delle foglie.
<< Non ci sono i miei, ma c'è mia sorella Isabelle, puoi chiamarla anche Izzy o Iz se vuoi.>> mi dice Al sulla soglia della porta.
<<Parfait >> rispondo io. Entriamo e noto subito il grande salone che deve essere ancora finito di sistemare, anche se c'è una ragazza dai capelli neri mossi e gli stessi occhi azzurri di Al che se ne sta occupando. Isabelle, credo. È più alta ed ha - ahimè- curve più "piene" della sottoscritta, anche se so che io sono di un anno più grande di lei.<< Oh, ciao. Sono Isabelle e tu devi essere Nicole. Al mi ha parlato molto, forse anche troppo, di te>>esclama ridacchiando Izzy.
<<Iz.>> ringhia Al a sua sorella mentre io arrossisco violentemente diventando rossa come un peperone.
<< Piacere>> dico a Isabelle e le mostro il mio "sorriso più allegro".Dopo questo scambio di battute imbarazzanti Al mi ha accompagnata in camera sua -non pensate male- dove io ho lasciato una busta che contiene il regalo, un profumo Dior. La sua stanza lo rispecchia a pieno: uno scaffale che contiene sia libri sia videogiochi, un letto sfatto, una PlayStation -che, a suo dire, lui utilizzava tempo a dietro- e vari modellini delle macchine di F1 sulla scrivania.
Alla fine, verso le 18:45 il salone è perfetto con i suoi palloncini oro e blu a formare il numero 18 e la tavola apparecchiata con al centro tavola una bottiglia di spumante.
Entro le 19:30 arrivano tutti e la festa ha inizio.
STAI LEGGENDO
With you
RomansaDal capitolo 37: ~Se prima ero nel deserto del Sahara con la testa china sulla sabbia, adesso sono nell'oceano a contemplare la vastità del mondo. Grazie a te. Anche se la mia mente si rifiuta di accettarlo. Capisci? Io ti amo ma non voglio, perché...