*
"Non ho bisogno di distanze,
avrei bisogno di te."*
L'anno scolastico prosegue.
Dall'ultimo scontro durante l'intervallo, è trascorso un mese e mezzo.
Un mese e mezzo in cui Manuel e Simone si sono scrutati da lontano, senza mai avvicinarsi a più di una certa distanza.
Distanza utile a rendere meno dolorose le loro consapevolezze.
Simone crede sia meglio tenerlo lontano, perché a riavvicinarsi ci ha messo un attimo a rischiare di ricadere nella trappola dei suoi occhi. E lui non lo vuole. Soprattutto perché adesso c'è Pietro con cui, anche se non hanno ancora definito il loro rapporto, riesce a passare dei bei momenti senza sfociare nei ricordi ancora rumorosi.
Manuel, anche lui, ha capito di dover osservare solo a debito distacco la vita di quel ragazzo che ha già rovinato abbastanza. Ha ritrovato Chicca, però. E non ha idea se Simone poi l'abbia capito, che fra loro due non ci sta niente. Mentre Manuel ne è certo, che Simone e Pietro non siano ancora insieme, perché Pietro è ancora presente e racconta lui tutti i particolari di quel rapporto.
Adesso è l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale.
Il tempo sta correndo, anche troppo velocemente.
Si avvicina man mano la maturità e Manuel ha tremendamente paura di doversi staccare da quell'ambiente e perdere il suo contatto visivo, seppur raro, col ragazzo che ha imparato ad amare in silenzio.I banchi sono occupati da adolescenti a un passo dall'essere adulti, si stringono nei maglioni caldi e seguono svogliati gli ultimi minuti di quella lezione prima del suono della campanella che li separa da due settimane, circa, di pomeriggi a oziare.
Per Manuel, quel suono significa soltanto assenza.
Quella di Simone.
E quando quel momento arriva lo vede riversarsi sulla strada, a recuperare in fretta la sua vespa e sorridere di fronte a un piccolo sacchetto adagiato sulla sella.
Manuel sa già chi è l'artefice di quel gesto, glielo aveva detto il giorno prima, Pietro, che aveva intenzione di prendere il pranzo, scriverci sopra "adesso posso portarti via con me" e condurre Simone al mare a mangiare sulla spiaggia.
E Simone si guarda intorno, per poi incrociare lo sguardo di Pietro, che si avvicina a lui per stringerlo forte.
Tu che puoi, stringilo anche per me.
Trattieni un po' di profumo anche per me.Poi, da sopra la spalla di Pietro, Simone rivolge una breve occhiata a Manuel.
Dura un secondo, il tempo giusto per permettere ai cocci sparsi del suo cuore di polverizzarsi completamente.
*
"Non di nuovo."
*
«E quindi, alla fine, ieri l'ho portato al mare» Pietro va avanti e indietro sul suo skate, nel garage di Manuel.
Regge fra le mani una lattina di aranciata, che ha gentilmente comprato doppia per offrirne una a Manuel, totalmente immerso nel lavaggio e nella lucidatura della sua moto, non avendo altre richieste da svolgere.
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Caro Diario
Fanfiction[Simuel] L'inizio dell'ultimo anno, prima della maturità, significa crescita. Manuel e Simone lo sanno bene. Proprio quest'ultimo ha messo una pietra sopra alla sua cotta, durata ben due anni e mai corrisposta del tutto. Un pomeriggio, nella vita or...