7. "Che, non me lo chiedi?"

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*

"Non ho bisogno di distanze,
avrei bisogno di te."

*

L'anno scolastico prosegue.

Dall'ultimo scontro durante l'intervallo, è trascorso un mese e mezzo.

Un mese e mezzo in cui Manuel e Simone si sono scrutati da lontano, senza mai avvicinarsi a più di una certa distanza.

Distanza utile a rendere meno dolorose le loro consapevolezze.

Simone crede sia meglio tenerlo lontano, perché a riavvicinarsi ci ha messo un attimo a rischiare di ricadere nella trappola dei suoi occhi. E lui non lo vuole. Soprattutto perché adesso c'è Pietro con cui, anche se non hanno ancora definito il loro rapporto, riesce a passare dei bei momenti senza sfociare nei ricordi ancora rumorosi.

Manuel, anche lui, ha capito di dover osservare solo a debito distacco la vita di quel ragazzo che ha già rovinato abbastanza. Ha ritrovato Chicca, però. E non ha idea se Simone poi l'abbia capito, che fra loro due non ci sta niente. Mentre Manuel ne è certo, che Simone e Pietro non siano ancora insieme, perché Pietro è ancora presente e racconta lui tutti i particolari di quel rapporto.

Adesso è l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale.

Il tempo sta correndo, anche troppo velocemente.
Si avvicina man mano la maturità e Manuel ha tremendamente paura di doversi staccare da quell'ambiente e perdere il suo contatto visivo, seppur raro, col ragazzo che ha imparato ad amare in silenzio.

I banchi sono occupati da adolescenti a un passo dall'essere adulti, si stringono nei maglioni caldi e seguono svogliati gli ultimi minuti di quella lezione prima del suono della campanella che li separa da due settimane, circa, di pomeriggi a oziare.

Per Manuel, quel suono significa soltanto assenza.

Quella di Simone.

E quando quel momento arriva lo vede riversarsi sulla strada, a recuperare in fretta la sua vespa e sorridere di fronte a un piccolo sacchetto adagiato sulla sella.

Manuel sa già chi è l'artefice di quel gesto, glielo aveva detto il giorno prima, Pietro, che aveva intenzione di prendere il pranzo, scriverci sopra "adesso posso portarti via con me" e condurre Simone al mare a mangiare sulla spiaggia.

E Simone si guarda intorno, per poi incrociare lo sguardo di Pietro, che si avvicina a lui per stringerlo forte.

Tu che puoi, stringilo anche per me.
Trattieni un po' di profumo anche per me.

Poi, da sopra la spalla di Pietro, Simone rivolge una breve occhiata a Manuel.

Dura un secondo, il tempo giusto per permettere ai cocci sparsi del suo cuore di polverizzarsi completamente.

*

"Non di nuovo."

*

«E quindi, alla fine, ieri l'ho portato al mare» Pietro va avanti e indietro sul suo skate, nel garage di Manuel.

Regge fra le mani una lattina di aranciata, che ha gentilmente comprato doppia per offrirne una a Manuel, totalmente immerso nel lavaggio e nella lucidatura della sua moto, non avendo altre richieste da svolgere.

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