Girò la bottiglia ed essa si fermò sul soggetto di fronte a lui. Io.
"Era questo il tuo scopo o volevi sbaciucchiarti altre volte quell'albero squisito?"
"Chi lo sa."
Si avvicinò a me e finalmente mi baciò.
Quel bacio durò a lungo, finchè... non mi vidi una libellula letteralmente in faccia.
"UNA LIBELLULAAAAAA"
Non volevo rovinare quel momento, ma purtroppo gli insetti mi facevano troppo schifo.
Presa dal panico, feci una capriola all'indietro un po' a caso per allontanarmi dall'insetto.
Dio, ovviamente, rise.
Finalmente la libellula se ne andò.
Credevate che se ne sarebbe andata per sempre? Non è cosí.
Con tutta la fortuna che avevo, la magica libellula ritornò.
Stoppai il tempo e col mio stand uccisi quella fottutissima libellula.
Il tempo riprese a scorrere.
"Uccisa?"
"Si."
"Punto debole in te trovato: gli insetti."
"Tutti hanno almeno un punto debole, no?"
"Il mio sei tu."
Arrossii tantissimo, ero incandescente.
Mi misi le mani in faccia per nascondere quel rossore ma non ci riuscí, era troppo evidente.
"Non ti nascondere, sei bellissima quando arrossisci."
Ero completamente morta.
Mi buttai a terra ancora con le mani sulla faccia e le gambe incrociate.
Sentii l'uomo avvicinarsi a me e tolsi le mani dalla faccia.
"Non ti nascondere, capito? Sei stupenda."
Non mi diede neanche il tempo di rispondergli che mi baciò.
Dopo qualche minuto ci staccammo.
Fece scontrare le nostre fronti e nasi.
"Quanto ho aspettato per tutto questo, tu non puoi capire."
"100 anni?"
"107." puntualizzò
Ridemmo insieme.
"Cara Ade, il gioco non è finito." fece un ghigno.
"Hai intenzione di metterti a baciare recinsioni e alberi?"
"Oppure magari te."
"Lo puoi fare pure se non giochiamo." risi.
"Allora vada per recinsioni e alberi."
Ridemmo insieme.
"Cretino."
"Torniamo sù?"
"Fa caldo dentro."
"Non hai freddo qui?"
Scossi la testa.
Entrò per prendere due cuscini ed un lensuolo e li stese a terra.
Ci stendemmo, mi abbracciò e ci addormentammo insieme.Sentivo una voce che mi chiamava con gentilezza.
Aprii gli occhi e capii che quella voce provenisse da Dio. Ero nella camera da letto.
"Buongiorno amore, dormito bene?"
Rabbrividii quando mi chiamò.
"Si."
Prese un vassoio dal comodino accanto a me con sopra un cornetto ed un cappuccino e me lo mise sulle gambe.
"Per te."
"Cosa ho fatto per meritarmi questo?"
"Mi facevi pena quando hai baciato quell'albero."
Cercai di frattenermi una risata ma fallii.
"Amore comunque stasera hai l'aereo per andare in Giappone, ci andrai con Kakyoin. Giacchè sai tutto di loro e di quello che succederà potresti essere molto utile. Quando vedi che stai per perdere lo scontro non continuare, scappa. Ti ho prenotato un hotel vicino a dove si trova Jotaro, quindi potresti andare lí.
"Tutto chiaro. Buonissimo questo cornetto."
"Sono felice che ti piaccia."
Mi diede un bacio sulla fronte e uscí dalla stanza.DIO'S POV
"Siete pronti?"
"Si." dissero Adele e Kakyoin.
Presi Kakyoin dalla giacca e lo avvicinai a me.
"Ti affido Adele. Proteggimela, ok? Voglio che non le succeda nulla." sussurrai.
"Certo Sommo, sa che si può fidare di me."
Lasciai la presa a Kakyoin e andai da Ade.
"Miraccomando amore. Fai come ti ho detto stamattina. Mi mancherai molto."
"Anche tu mi mancherai Dio."
Mi abbracciò, ricambiai.
La presi per il viso e la baciai.
"Hey scusate ma c'è un'altra persona qui che..."
Ci staccammo, scambiandoci una piccola risata.
"Vorrei restare qui per sempre ma purtroppo non posso. Ciao amore, ci vediamo presto." disse la ragazza di fronte a me.
"Α presto."
"Arrivederci." disse Kakyoin.
"Ciao." risposi.
Il rosso chiuse la porta.
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Was it all a dream? || Dio Brando
RomanceAdele era una normale ragazza che viveva una vita normale come tutte le persone normali, ma una sera fece un sogno lungo, molto lungo... quasi da non sembrare un sogno. In questo "sogno" incontrò una persona molto importante per lei ma non tutto and...