ADELE'S POV
Dopotutto Jonathan non era così male. Nell'anime era molto peggio, ma con me si comportava bene.
Sincera? Avevo sopravvalutato un po' quel sogno.
Scesi in cucina e cucinai alcune cose che stavano.
Mi lavai e presi un libro dei tanti che c'erano nella camera.
Ero consapevole che molto probabilmente mi sarei risvegliata nella mia camera.
Decisi di andare a dormire anche se non volevo, però avevo sonno.Mi svegliai, aprii gli occhi e notai che ero nella mia camera.
Ero un po' delusa, però sapevo che tutto non durava per sempre.
Andai in cucina e...
Vidi un corpo disteso a terra, era un cadavere. Il cuore mi batteva fortissimo e l'ansia saliva ogni millisecondo di più.
Mi avvicinai lentamente e riconobbi la persona.
Avrei preferito che non l'avessi riconosciuta.
Era mia madre.
Avevo un grandissimo vuoto dentro.
Un mix di sensazioni tra tristezza, rabbia e curiosità.
Non sapevo che fare.
Sentii dei rumori da dietro la porta della stanza, erano passi. Una figura oscurata aprí la porta e...Mi alzai di botto. Mi guardai intorno e notai che ero nella camera del sogno.
Praticamente un incubo dentro un sogno.
Stavo iniziando a dubitare che non era un sogno.
Cercai qualcosa di affilato nella casa, e dopo un po' lo trovai.
Con un taglierino trovato in un cassetto mi feci un taglio sul dorso della mano non molto profondo.
Mi ero fatta male.
Faceva molto male.
Non era un sogno.
Non riuscivo a capire il perché mi trovavo lí.
Però era meglio cosí
Certo che era meglio cosí.
A confronto di quella vita di merda che avevo prima dove nessuno mi amava o voleva, tutto era migliore.
Notai che era tardissimo, quindi pranzai.
Dopo pranzo presi il libro che avevo iniziato la sera prima e lo continuai, era molto interessante.
Circa verso il tramonto lo finii. Non sapendo che fare decisi di andare a fare un giro fuori.
Ero quasi arrivata all'albero dove il giorno prima io e Jonathan eravamo andati, ma notai 3 figure vicino ad esso.Mi stoppai e mi nascosi dietro un albero, questa volta largo e non stretto come quello del giorno prima con Jonathan.
Realizzai chi fossero quelle 3 figure.
Dio e gli altri suoi due amici.
Sapevo benissimo cosa stesse per accadere. Pov(erina) Erina:(
Restai lí a guardare la scena anche se la sapevo a memoria.
Tutto andò come nell'anime ma nel momento che Erina si asciugò la bocca con l'acqua del pozzo dopo il bacio di Dio decisi di continuare a fare la mia passeggiata. Magari mi notava.
Sentivo gli occhi di Dio addosso.
Udii dei passi e subito dopo una mano che mi bloccò il braccio
Mi girai, era lui.DIO'S POV
"Lo sai che per una ragazza bella e carina come te è pericoloso andare a quest'ora in giro da sola?"
"Tranquillo, me la cavo a difendermi"
"Posso dartelo un passaggio a casa? Tanto dobbiamo andare nella stessa direzione."
"Come fai a sapere dov'è casa mia?"
"Oh scusami, hai ragione. Jonathan mi ha parlato di te."
Non dicendo parola continuò a camminare nella direzione che stava proseguendo prima.
Diciamo che l'avevo preso come un si, quindi iniziai a seguirla.
C'era un silenzio abbastanza imbarazzante.
"Ci stavi guardando prima, vero?"
"A cosa ti riferisci?"
Stava facendo la finta tonta perchè non sapeva come giustificarsi.
"Lo sai benissimo. Ti ho vista mentre ti mettevi dietro quell'albero."
Decisi di non insistere, siccome anch'io l'avevo spiata mentre parlava con Jonathan.
"Vabbè, lascia stare. Comunque, come ti chiami?"
"Jonathan non ti aveva parlato di me?"
Disse ridendo, contagiando anche me.
"Me ne sono scordato."
Jonathan non mi aveva mai parlato di lei, se no me lo sarei ricordato.
"Adele. Tu mi pare che sei Dio, giusto? L'hai urlato prima."
"Esatto. Sei italiana?"
"Si."
"Come mai qui?"
"Semplicemente avevo voglia di cambiare aria, e poi l'Inghilterra mi è sempre piaciuta molto quindi volevo provare come fosse viverci."
Si vedeva palesemente che non era quella la ragione per come l'aveva detto, ma se non mi aveva detto la verità c'era un motivo, quindi non le feci nessuna domanda a riguardo.
"Ho capito. Eh vabbè, purtroppo siamo arrivati a destinazione. Avrei voluto parlare di più con te. Ciao!"
"Ciao!"
Si vedeva che fosse una ragazza in gamba. Iniziai a pensare che avrei potuto usarla come aiutante per rovinare la vita a Jojo.
STAI LEGGENDO
Was it all a dream? || Dio Brando
Roman d'amourAdele era una normale ragazza che viveva una vita normale come tutte le persone normali, ma una sera fece un sogno lungo, molto lungo... quasi da non sembrare un sogno. In questo "sogno" incontrò una persona molto importante per lei ma non tutto and...