XII

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IL COMPLEANNO DI LAILA

Laila si svegliò e dopo essersi vestita con una tuta scese al piano di sotto dove c'era la strega, Rebekah e Klaus, "Buongiorno" la salutò Rebekah, "Buongiorno Rebekah" "Tieni tesoro, fai colazione" disse Klaus offrendole un piatto, "Perchè fai il gentile con me?" "Vuoi tartassarmi già di mattina?" chiese ridendo e Rebekah lo fulminò con lo sguardo, "Si, fino all'altro giorno volevi uccidermi e ieri sei diventato l'uomo più gentile. Davvero non prendermi con la gentilezza, non cercherò di uccidervi, anche perché lei mi piace molto" disse Laila guardando Rebekah, "Almeno ti piace uno di noi" disse frustrato e se ne andò in camera sua, "Non ci pensare Laila, mio fratello è fatto così" la rincuorò Rebekah, "Posso farti una domanda?" "Si" "Ma, c'è una possibilità che lui abbia un po' di cuore?" "Dipende" "Quando ho detto che tu mi piaci come persona, il suo viso, anzi i suoi occhi, sono cambiati totalmente. Non sembrava il Klaus che conosco io, non so se mi spiego" "Credo che faccia il gentile perché gli piaci" "Ho conosciuto tuo fratello, Elijah" "Non dirmi che ti piace mio fratello" disse felice, "Non lo so, l'ho visto solo tre volte e poi è scomparso definitivamente" disse malinconica, "Nik l'avrà pugnalato" "Dici?" "Fa così, avrà detto o fatto qualcosa di sbagliato e per punirlo e l'ha pugnalato" osservò e Laila annuì, finita la colazione andò di sopra e bussò alla porta della camera di Klaus, "Chi è?" "Sono Laila, posso entrare?" chiese imbarazzata, "Si, vieni" disse aprendole la porta, lei entrò e si fermò nel centro della stanza, "Klaus senti non so se prima ho detto qualcosa che ti ha offeso, ma pensaci un attimo. Non credi sia normale che io lo pensa?" "Davvero credi che mi abbia ferito il fatto che ti piace mia sorella e non io?" disse ridendo, "Klaus, puoi nascondere il dolore a tutti. Tranne che a me" disse avvicinandosi a lui, "Laila, sei troppo umana e si vede. Non mi interessa che tu mi odi" "Infatti si vede da come hai reagito quando ti ho chiesto di non fare il gentile con me e soprattutto quando ti ho detto che tua sorella mi piace" disse fissandolo negli occhi, "Sbaglio o non ho fatto nulla" "I tuoi occhi sembravano malinconici" "Cosa, per una che mi odia?" "Hai ragione, ma davvero se continui così rimarrai solo" disse, "Non succederà" "Perchè pugnali i tuoi fratelli e li metti dentro a delle bare?" disse alzando un po' la voce, "Comunque ho chiesto a Rebekah di Elijah e mi ha detto che probabilmente lo hai pugnalato, è vero?" "Si, non voleva che bevevo il tuo sangue e aveva paura che ti succedesse qualcosa" disse urlando anche lui, lei lo guardò negli occhi, "A te piace che ti guardino e tremano" "Si, mi piace il pensiero che per paura mi obbediscono" "Bene, perché io non faccio parte di questa tua sporca manipolazione. Ti ricordo che sono qui per mio fratello e non per te, se vuoi uccidermi fai pure" disse e se ne andò sbattendo la porta, lui rimase lì a guardare la porta pentito di come l'aveva trattata, "Nik, ho visto Laila venire in cucina arrabbiata. Che è successo?" "Niente Rebekah" "Nik" lo chiamò, "L'ho trattata male" "Nik, c'è una cosa che mi ha detto" "Cosa?" domandò Klaus, "Dice di aver visto Elijah tre volte e credo sia cotto di lui" "No, non è vero. Te l'ha detto lei?" "Gliel'ho chiesto ma mi ha detto che non lo sa" "Per una volta vorrei essere io quello scelto e non sempre Elijah" "Lo so, fratello. Ma noi non possiamo decidere chi farle amare" disse Rebekah dolcemente, "Farò di tutto per conquistarla" disse Klaus e la sorella annuì, scesero di sotto e lui andò subito da lei, "Ciao" lei lo guardò arrabbiata, "Cosa vuoi?" "Niente" disse abbassando lo sguardo, "Dobbiamo scoprire se sei stata soggiogata per andare via dalla tua vera famiglia" disse Klaus prendendola dolcemente per un braccio, lei si scansò superandolo. 

  Andarono dentro ad un furgone con dentro delle bare, "Ci sono i vostri fratelli dentro queste bare?" "Si" disse e Laila annuì, dopo qualche minuto il furgone si fermò e sentirono aprire lo sportello, "Tesoro, bentornata a Mystic Falls" disse sorridendole, "Perchè siamo tornati qui?" "Perchè è il tuo compleanno" "Potevamo farlo da qualche altra parte" "Pensavo volessi vedere i tuoi fratelli" "Sai che farebbero di tutto per portarmi via da te, perché rischiare?" chiese confusa, lui tirò un sospiro, "Perchè per la tua felicità ti lascerei andare e non farei ibridi" disse guardandola con un sorriso finto, "Ma rimarresti solo" disse con un fare ovvio, "Si, ma a quanto pare rimarrei solo anche con gli ibridi. Se vogliono posso spezzare l'asservimento e di conseguenza averli tutti contro, quindi preferisco rimanere solo che farti vivere una vita infelice" disse con gli occhi lucidi, lei scese dal furgone e si avvicinò a lui, "Klaus guardami" gli ordinò, "Dimmi solo se è una cosa a trabocchetto o davvero vuoi che io decida di andare via" "Ho bisogno di sapere che tu sei felice, Laila" disse quasi piangendo, lei lo guardò negli occhi e fece un gesto che nessuno si aspettava. Lo abbracciò e lui ovviamente ricambiò, "Comunque hai ragione non sei stato male per una cosa che ha detto una persona che ti odia" disse Laila ridendo e rise anche lui, "Mi dispiace averti trattato male, è vero mi sono sentito male quando lo hai detto" disse Klaus, "Klaus, vorrei solo che se io me ne andassi non te la prenderai con i miei fratelli. Perchè davvero loro non centrano nulla" "Te lo prometto" disse piangendo, lei gli asciugò le lacrime e abbracciò sia lui che Rebekah e tornò a casa.

 Damon era triste, "Oggi è il compleanno della nostra sorellina e non possiamo neanche farle gli auguri" "Lo so, Damon. Sono distrutto" "Anche io" rispose Damon, ma dopo qualche minuto Damon uscì e andò al grill insieme ad Alaric. Nel pomeriggio Stefan era a casa insieme ad Elena e sentirono bussare alla porta, "Damon, sai che è aperta non fare il cretino" urlò Stefan senza girarsi, "Wow, non sapevo che fossi maschio" disse Laila entrando, lui si girò di scatto e appena la vide le corse contro e l'abbracciò, "Come hai fatto a scappare?" "Non l'ho fatto" disse e Stefan la guardò confuso, "Sapeva che oggi era il mio compleanno e mi ha portato qui, mi ha detto che era felice se io lo ero. Pensavo fosse un trabocchetto e invece no, credo abbia una sorta di cotta" "Lo penso anche io, ma è un bene. Almeno ti ha lasciato libera" disse Elena abbracciandola, "Però con gli ibridi?" "Gliel'ho chiesto anche io, mi ha detto che preferisce stare senza ibridi che vedermi infelice" disse Laila, "Cos'è questo casino?" disse Damon, "Damon" lo chiamò Laila e lui rimase pietrificato lei lo andò ad abbracciare, "Laila, mi sei mancata così tanto" "Mi ha lasciato libera, Stefan ed Elena vi spiegheranno tutto" disse staccandosi dall'abbraccio e abbracciò anche Alaric.

"Hai fatto la cosa giusta Nik" disse Rebekah rincuorandolo, "Mi manca Rebekah" "Lo so, ma almeno sappiamo che è felice e poi possiamo sempre vederla al grill" "Lo so, ma i fratelli non mi farebbero avvicinare a lei" "Sai che lei lo farebbe lo stesso" disse e lui annuì, "Ho pensato di comprare casa qui, porto tutte le bare a casa e quando è finita tolgo il pugnale a tutti" "Mi piace come idea" disse Rebekah sorridendogli e lui fece lo stesso annuendo.



FALLEN IN LOVE WITH AN ORIGINAL//ELIJAH MIKAELSONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora