XI

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PIANO FALLITO

"Cosa dobbiamo fare per salvare tua sorella?" chiese Elena, "Non lo so, non abbiamo un piano" rispose Damon, "Allora che aspettiamo a crearlo?" disse Caroline entrando in casa, "Io ne potrei avere uno in mente" disse Alaric, "Illuminaci Ric" "Qualcuno distrae Klaus e tu o Stefan prendete Laila e la portate in salvo" "C'è un problema Ric" s'intromise Stefan, "Laila non vuole essere salvata, sa che se lo farà potrà prendere Elena o fare del male a noi" continuò, "Allora la convinceremo a farlo Stef" disse Damon e uscirono tutti per andare a casa di Alaric.

Aprirono la porta ma non videro nessuno, "C'è qualcuno in casa?" disse Damon ma era vuota, così entrarono per cercare degli indizi, ma non trovarono nulla. Uscirono e andarono in giro per cercare notizie su dove potevano essere.

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 "Buongiorno raggio di sole" esclamò Klaus, "Che ci fai qui?" "So che è casa di Alaric, ma non è casa tua che mi chiedi cosa ci faccio qui" "Intendevo nel letto con me" chiese alzandosi, "Volevo darti il buongiorno e non essere scontroso, ma vedo che non è servito" "Perchè mi da fastidio che lo fai" disse in modo arrogante, "Va bene, ho chiesto alla mia strega di portarti dei vestiti dato che tra qualche ora dovremmo andare via di qua" "Dove andiamo?" "A svegliare la mia cara sorellina" disse e Laila lo guardò preoccupata. Bussarono alla porta e Klaus andò ad aprire e arrivò una ragazza con delle buste, "Cara, questi sono i tuoi vestiti" disse sorridendole, "Grazie" disse ricambiando il sorriso, "Dovesti ringraziare me tesoro" "Sbaglio o li ha scelti lei?" "Si, ma perché gliel'ho ordinato io di farlo" disse Klaus avvicinandosi a Laila, "Va bene, Grazie. Sei contento ora?" "Si, dai" disse e si allontanò, "Vatti a vestire tesoro, tra poco dobbiamo andarcene" disse, lei annuì e si andò a cambiare. Uscì dal bagno con un jeans stretto, un top e delle scarpe da ginnastica, "Stai benissimo tesoro" "Grazie" rispose freddamente, poi uscirono di casa e andarono a Chicago, "Tua sorella è qui?" "Si, dentro una bara" "L'hai uccisa?" disse confusa, "Più o meno, lo pugnalata e messa nella bara" "Da quanto è lì?" "Dal 1920" "Ah ecco cosa fai quando ti annoi" "In realtà lì ho conosciuto tuo fratello Stefan e mia sorella si era innamorata di lui. Nel momento in cui è venuto Mikael, mio padre, a cercarci lei voleva scegliere Stefan ma io l'ho pugnalata. Non poteva abbandonarmi" disse, "Tu mi hai detto che gli ibridi sarebbero stati la tua seconda famiglia" disse mentre entravano in un garage, "Si, perché saranno gli unici che mi ascolteranno" "E non ti abbandoneranno mai a meno che non lo chiedi tu, giusto?" disse guardandolo negli occhi, lui le lanciò uno sguardo fulmineo, "Non c'è niente di male a dirlo" "Non è per quello" "E allora perché?" chiese, lui perse la pazienza, "Perchè io sono sempre stato un errore per tutti, un mostro e un abominio. Mio padre non faceva altro che picchiarmi, va bene così?" disse urlando contro Laila che si pietrificò, "Sai che facendo questo stai dando ragione a tuo padre, vero?" "Anche tu credi che sia un mostro, non è vero?" "Si dice che bisogna sapere la storia di quella persona per giudicare. Io l'ho saputo in poche righe e immagino tu abbia sofferto tantissimo, ma ciò non vuol dire che mi stai simpatico" disse mentre si avvicinavano alla bara, "Lo so, mi farò perdonare in un modo o nell'altro" disse sorridendole e aprì la bara, "E' lei tua sorella?" "Si" "E' bellissima" si complimentò, le tolse il pugnale, "Stai attenta tesoro, è bellissima ma ha un carattere peggio del mio" "Non ti preoccupare" "In tal caso ti difenderò io" "Anche perché se io muoio non sapresti come fare gli ibridi" disse ridacchiando, "Non per quello" disse, ad un tratto venne sbattuto contro al muro e pugnalato al cuore, "Sapevi che non mi avrebbe fatto nulla" "Si, ma speravo ti facesse più male" disse la sorella Mikaelson, "Lei è Laila Salvatore, la sorellina di Stefan" "Stefan" disse guardandola, poi si avvicinò ma Klaus si mise davanti, "Rebekah, non la toccherai" "E perché mai, non è la doppelganger della Petrova" "Ma è stata lei a farmi uscire il lato da licantropo" "Com'è possibile?" "Dicono che ho il sangue speciale, credo sia perché ho preso dal mio zio materno" s'intromise Laila, "Peccato, sarebbe stata una buona cena" "Potresti farlo, insomma ci sarebbe Elena. Peccato che se muoio io il sangue di Elena non potrà più servire per gli ibridi e tuo fratello si arrabbierebbe di brutto" disse Laila, Rebekah la guardò ma si mise a ridere, "Perchè mi hai risvegliata, fratello?" "Be dobbiamo capire perché il suo sangue è speciale" disse Klaus, "Giusto, andiamo" disse Rebekah.

 Arrivate al bar, "Hai cambiato fratello ora?" disse una donna con i capelli rasati, "Gloria, non sapevo conoscessi Laila Salvatore" disse Klaus avvicinandosi al bancone, "Tuo fratello mi ha parlato di te, sei l'unica che anche con i sentimenti spenti riusciva ad essere triste" "Se dici nel 1920 è perché ero morta da un po' di tempo" "Morta?" chiese Rebekah, "Si, Damon mi aveva uccisa per fare dispetto a Stefan e Katherine mi aveva fatto mettere un incantesimo per non ricordarmi niente. Ma del come sono viva non sono riuscita a scoprire nulla, sai mio fratello è stato morso e mi sono dovuta consegnare a Klaus per far sopravvivere mio fratello" spiegò, "Sei una ragazza forte Laila, lo so da come ne parlano i tuoi fratelli. Damon quando riaccese i sentimenti veniva qui e anche lui mi parlò di te, aveva una faccia cupa quando lo faceva" "Ci sono passata sopra, tutti commettiamo errori. C'è chi fa di tutto per rimediare e chi no" disse l'ultima frase guardando Klaus, "Giusto, comunque cosa vuoi da me Klaus?" "Sapere perché è viva, anzi, come fa ad essere viva" "vediamo allora, vieni tesoro" disse poi  le poggiò le mani nelle spalle, "Ha un incantesimo di protezione, lei non è morta. Quando Damon l'ha morsa è morta momentaneamente, poi si è risvegliata" disse e si guardarono tutti in faccia, "Sono stata soggiogata?" "Questo non so dirtelo cara" disse ma ad un tratto entrarono Stefan ed Elena, Laila venne presa da qualcuno, Damon che ci fai qui?" "Sono venuto a salvarti" "No Damon, non posso. Vattene via" disse ma Klaus si mise davanti a lei, "O vai via o avrò il piacere di ucciderti" "No Klaus, andrà via" "Non ti lascerò con lui" "Damon ascoltalo, ti prego" "La tua sorellina è in buone mani" disse poi gli spezzo il collo e lo fece volare addosso a Stefan e se ne andarono, Laila si allontanò un po' e cominciò a piangere, ma quando si avvicinò Rebekah si asciugò subito le lacrime, "Ei, non ci siamo presentate bene. Mi dispiace averti parlato in quel modo ma sono stata rinchiuso in una bara per un bel po'" disse ridendo, "Perdonata" rispose, "So che non ti fidi di me ma mi dispiace per i tuoi fratelli. Ho sentito che piangevi e volevo sapere se stavi bene" "Sto bene, è da un po' che non li vedevo e li ho visti distrutti, credo sia normale esserlo anche io" disse ma arrivò Klaus, "Tutto apposto tesoro?" "E me lo chiedi pure?" disse arrabbiata per poi andarsene, "Davvero Nik, non la torturare con le tue finte buone maniere" "Tu non la volevi uccidere?" "Si, ma ho capito che non è una stronza come Katherine" "Ah bene" rispose Klaus e raggiunsero Laila, "Andiamo devi riposare è stata una giornataccia per te, tesoro" disse dolcemente Klaus, trovarono un appartamento in vendita, Klaus soggiogò il proprietario della casa, "Tu ci concederai qualche notte qui" "Si, certo potete stare quanto volete" disse l'uomo e se ne andò, loro entrarono si scelsero le camere e andarono a riposare. 

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"Il piano è fallito" "Come hai fatto a non convincerla?" urlò Stefan, "Non ho avuto tempo, è arrivato Klaus" disse Damon, "Ho paura che nostra sorella ci ha abbandonati per sempre" continuò, "Non l'ha fatto, era distrutta ragazzi, l'ho vista negli occhi, mi ha guardato apposta. Forse perché voleva farmi capire proprio questo" disse Elena, tornarono a casa e si misero a dormire anche loro.


FALLEN IN LOVE WITH AN ORIGINAL//ELIJAH MIKAELSONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora