Gita a Padova

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Come avevo già detto, venerdì 27 siamo andati a Padova a visitare un po' di posti.

Allora, per prima cosa siamo andati al Bo (sede della quinta università più antica del mondo , che prima di diventare sede dell'università però era una locanda), è stata la visita preferita di tutti, probabilmente perché è una delle cose che si visitano di meno, e soprattutto perché è stata l'unica visita che abbiamo fatto accompagnati da una guida (per il resto o alcuni miei compagni o i prof dicevano qualcosa, ma non c'era una vera e propria guida). Qui si è laureata Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, la prima donna al mondo a ricevere un titolo di laurea, infatti al Bo c'è una statua che la ritrae. E poi è pieno di stemmi nobiliari degli studenti più celebri, e di ritratti di gente che veniva qui da tutta Europa per studiare, abbiamo visto la cattedra di Galileo.

Poi siamo passati per il Duomo e il battistero (ho fotografato tutti gli affreschi che ritraevano i simpatici mostriciattoli dell'Apocalisse), poi abbiamo proseguito (camminando, perché il tram non potevamo nemmeno sognarcelo) abbiamo pranzato nel chiostro della  Basilica del Santo.

A mezzogiorno ci hanno lasciato due ore di libertà, quindi sono uscita con alcuni miei compagni e...grazie alle gambe corte e a diverse patologie cardiache e respiratorie, sono rimasta indietro e li ho persi di vista. Essendo completamente priva di quella cosa chiamata senso dell'orientamento,  ho dovuto chiamare gli altri diverse volte e mandare loro la mia posizione.      Nel frattempo faceva un caldo incredibile e tuti erano già distrutti a forza di camminare.

Però immagino di sapere da chi ho preso questa predisposizione a perdere di vista il gruppo: mia madre alle medie era andata pure lei in gita a Padova. La sua classe si era fermata in un bare e lei era andata in bagno, ma poi si erano dimenticati di lei e se ne erano andati pensando che ci fossero tutti.  Mia mamma, quando si è resa conto di ciò, ha fatto quello che ogni ragazzina delle medie sana di mente che si è persa farebbe: ha comprato un chewingum e si è messa a masticare seguendo gli autobus che andavano verso la stazione. Intanto erano passate già alcune ore e la davano già per dispersa (avevano già chiamato i carabinieri), ma alla fine è riuscita a ritrovare la sua classe. Da questo punto di vista immagino che il motto "tale madre, tale figlia" per me sia vero.

Dopo abbiamo visitato la Basilica (dove, nonostante io sia l'opposto di una persona credente, per la disperazione mi sono messa a pregare il beato Luca Belludi, che in teoria aiuta in  particolar modo gli studenti, sepolto anche lui al Santo, Spesso gli studenti padovani si recano presso la cappella dove è sepolto chiedendo aiuto per affrontare gli esami), l'Oratorio di San Giorgio e la chiesa di Santa Giustina, e poi alla chiesa di San Luca (a Padova è sepolto l'evangelista Luca, ma nessuno lo sa e tutti vanno solo alla Basilica del Santo).

Poi siamo tornati in stazione per prendere il treno, e mentre aspettavo sono andata con delle mie compagne di classe da Tiger, dove spero che non abbiano capito che non sono etero dal fatto che sono rimasta per alcuni secondi a fissare sorridendo come un'idiota i tovaglioli arcobaleno e "love is love" (wow, il pride month è vicinissimo, si stanno già preparando. Ho trovato un sacco di persone con borse arcobaleno e pure un MARCIAPIEDE arcobaleno)

E sì, poi sono tornata a casa e ho provato a studiare latino con scarsi risultati, perché ero completamente distrutta sia fisicamente sia mentalmente.

Qualcuno di coloro che leggono questa roba hanno per caso fatto qualche gita di recente oppure si ricordano di una gita particolarmente bella?

Sono curiosa di saperlo. Intanto però devo assolutamente tradurre la versione di greco per domani, quindi vi saluto, ciao!

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