Si torna a casa!

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Dopo una settimana,dispiaciuti,lasciammo l'America. Il ricordo più bello è stato sicuramente l'arrivo in hotel e la visita alle cascate del Niagara. Il mio dolce ragazzo dal ciuffo ribelle mi portò nel paradiso dell'amore. Ricordo che giungemmo presso le cascate con un furgoncino che quasi cadeva a pezzi,come quello che viene utilizzato in un episodio dei "due fantagenitori" ...
Vicino alle cascate vi è un lago dove è possibile affittare una barca per ondeggiare sullo specchio d'acqua. Bene,Alessio aveva prenotato anche quella; passammo la mattinata tra le dolci acque canadesi. Regnava la pace alternata al cinguettio di qualche uccello. Di pomeriggio partimmo per tornare in Italia,i ragazzi e le nostre famiglie ci stavano aspettando. Quando arrivammo in aeroporto,lasciata ormai l'America trovammo ad attenderci Alessandro,Riccardo,Francesco e la mia piccola Flora. Una grande sorpresa! Ci abbracciamo in gruppo e insieme andammo a prendere qualcosa da bere in un bar. Alessio sollevò Flora e la fece divertire,era un amore con i bambini,così mi avvicinai a lui e gli dissi che un giorno avrei voluto vederlo padre di un nostro possibile figlio,mi piaceva l'idea di diventare genitore. Era ancora presto ma restava un progetto per il futuro. Mi sorrise e disse che saremmo diventati dei perfetti genitori. Così, dopo aver passato del tempo  al bar raccontando del nostro viaggio in America, partimmo per le rispettive case, io e Alessio ci separammo.  Non appena tornai a casa lo chiamai su Skype, avevo bisogno di vedere il suo sorriso e sentire il suono della sua dolce risata. Abbracciai il computer avvicinandomi alla telecamera e lui mi disse "ci vediamo presto, anzi, prestissimo, notte". Dopo la videochiamata andai a dormire affianco a Flora, le ero mancato tantissimo,ma nel bel mezzo della notte mi arrivò un messaggio, la mia sorellina mi prese il telefono e disse "fratellone, c'è un messaggio da parte di Alessio", sorrisi subito. Il messaggio diceva "amo solo te, scendi sotto casa".  Mi misi le ciabatte e correndo andai ad aprire la porta, c'era lui e il suo splendido sorriso. Ci stringemmo forte e lo portai subito su in camera. Diedi un bacio a Flora e tornai nella mia camera da letto. Alessio era già in pigiama e così ci infilammo subito sotto le coperte. "Matto, che ci fai qui a quest'ora, sono quasi le quattro del mattino" gli dissi; "lo sai che non so stare senza di te" replicò. "voglio fare ancora l'amore con te Lore" mi fece due occhioni tanto dolci. Io l'amaro tanto e così lo fecimo. Verso le cinque andammo a dormire, lui mi baciò le labbra e mi promise che non mi avrebbe mai lasciato, per nessuna ragione al mondo. Io ero pronto a passare la vita al fianco di quel ragazzo fino alla morte, fino alla fine dei miei giorni. Il mattino seguente mia madre venne in camera per svegliarmi e sorpresa della presenza di Alessio disse "ei ciao tesoro, che ci fai qui?" lui si voltò e mi baciò. Mia madre sorrise e scese a preparare la colazione.  "buongiorno amore, ma io non disturbo vero?"  "ma che dici, è solo un piacere averti qui con me, comunque presto cercheremo un appartamento solo per noi due" gli dissi. Riccardo mi chiamò al cellulare e disse "ciao ragazzi, tra poco ci vediamo per provare insieme, a settembre abbiamo l'ultima prova da superare,baci". Merda, ci eravamo proprio scordati di questa cosa, così ci preparammo subito e senza neanche fare colazione partimmo per Pescara. "eccoli i due fidanzatini, vi eravate persi nel bosco incantato?" scherzò Francesco. Quella giornata fu davvero stressante, ma provammo bene tutti i pezzi, Amici ci stava aspettando. La sera tardi andammo a casa di Alessio, ormai stavamo assieme tutti i giorni, soli non potevamo stare. Tornati a Tarquinia incontrammo un vecchio gruppetto di amici di Alex, inizialmente sembravano anche simpatici, ma le cose cambiarono non appena cominciarono a guardarci con disgusto venuti a conoscenza della nostra relazione.  Se ne andarono ridendo e subito Alessio mi strinse tra le sue braccia, io avevo gli occhi gremiti di lacrime.  "amore, ascoltami, il resto non conta nulla, ora esistiamo solo noi, non badare a nulla" mi rincuorò. Io mi sentivo in colpa, mi sentivo un peso, pensavo di aver stravolto completamente la sua vita, ma bastava perdermi in uno dei suoi baci per distogliermi da quelle inutili sciocchezze.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 09, 2015 ⏰

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