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Le elementari, se l'asilo ha fatto male beh, queste uccidono.

Primo giorno di scuola, ma sì, sembra una bella classe, ho accanto una mia compagna dell'asilo, Silvy, una delle poche che mi stava davvero simpatica.

C'è anche Kety ma purtroppo è nell'altra sezione.
Peccato.

Quando mamma e papà se ne vanno mi viene da piangere, non voglio stare senza di loro.

In realtà non sono le persone con cui passerei il resto della mia esistenza, ecco, però almeno mi stanno più simpatici degli altri.

Vedrai come ti staranno simpatici più avanti.

La Maestra comincia a parlare, io so già scrivere, c'è davvero qualcuno che non lo sa fare?

Odio scrivere, perché tutti mi dicono che ho una brutta grafia.

Minchia, si fossero visti loro.

Silvy va subito a giocare con altre bambine, io conosco anche qualcun altro, ma non piacciono le persone che sono qui.

Comincio a sfogliare il libro di matematica cercando di capire qualcosa, però anche qui abbiamo chi deve spezzare la mia tranquillità interiore.

La maestra Tiziana sta venendo verso di me, quanto scommettiamo che mi chiede perché sono qui da sola?

<<Ei, Alessia, perché sei qui da sola?>>

A 6 anni sono già Einstein.

<<Sto guardando il libro di matematica, ha tante belle figure>>

Lasciami stare ora, ti prego.

La solitudine non è sempre un "difetto", a volte è il volere di chi non trova l'anima giusta.

<<Perché non vai a giocare con gli altri bambini?>>

Ancora? Ma siamo seri? Ma è così difficile da credere che una bambina stia bene da sola?

<<Preferisco stare qui, da sola, grazie>>.
<<No, vai a giocare con gli altri e fatti degli amici, perché poi i tuoi genitori verranno a lamentarsi con me sul fatto che non socializzi>>.
<<Maestra calmati, io sto bene qui da sola, non voglio stare con gli altri, cosa c'è di così strano?>>.
<<C'è di strano che sei l'unica da sola, l'unica diversa, quindi vai dagli altri, non è un opzione>>.

Ma perché?
Non posso solo stare qui a giocare, da sola, senza nessuno che infranga la mia tranquillità?
Non capisco gli adulti che problemi si fanno, per loro i bambini devono essere tutti amici, non è così strano che su due miliardi di bambini nel mondo ce ne sia qualcuno che preferisca la solitudine.

Già, non è per nulla strano, ma loro fanno fatica a capirlo.

Vado da Silvy, almeno lei mi starà vicino, spero.

<<Silvy, a cosa giochi?>>
<<Stiamo giocando a nascondino, giochi con noi?>>
<<Certo, chi gioca?>>
<<Loro>> dice indicando sei bambini.

Uno assomiglia ad Elja, chissà se lo ritroverò mai.

Ci ho sperato anche io per così tanto tempo.

<<Va bene, chi conta?>>.
<<Conto io>> dice un bambino, è biondo scuro, ha gli occhi di un colore strano, sembrano grigio scuro ma non ne sono sicura.
<<TI nascondi con me, Silvy?>>.
<<No, mi vado a nascondere con Lia, cercati qualcun altro>>.
<<Oh, va bene>>.

Siamo qui da mezza giornata e mi ha già sostituita, fantastico direi.

Trovo un nascondiglio dietro un cespuglio e ci rimango per cinque minuti, dieci minuti, un quarto d'ora, venti minuti.

Non mi sembrava di essermi nascosta così bene, mi staranno ancora cercando?

No, nessuno ti cerca, sei sola bambina.

Esco dal mio nascondiglio e mi dirigo verso la tana, c'è Silvy che conta.

<<Silvy? Non mi avete trovata prima>>
<<Ah, ci sei anche tu?>>.

Sì, ci sono anche io purtroppo, dò così fastidio?

<<Quando mi ero nascosta era il turno del bambino biondo con gli occhi grigi>>.
<<Ma era ancora otto turni fa mi pare>>.
<<Ah, capisco, comunque non voglio più giocare, è per questo che sono qui>>.
<<Ok, meglio, ciao>>.
<<Ciao>>.

Meglio?
Davvero?
Perché è così cattiva con me?

Non vuole più essere tua amica, tesoro, purtroppo quando lo scoprirai sarà tardi.

<<Alessia!>>.

Mi giro di scatto e vedo Kety che mi sta venendo incontro correndo.
Ci abbracciamo e appena riesco a staccarmela di dosso le dico:
<<Che ci fai qui, Kety?>>.
<<Facciamo ricreazione nello stesso giardino a quanto pare>>.
<<Non hai idea di quanto io sia felice di vederti, Silvy è molto cattiva con me oggi, non capisco perché>>.
<<Cosa intendi con cattiva?>> mi chiede con sguardo interrogativo, sicuramente con lei non si è comportata così.
<<Mi manda via e mi risponde male, tu perché pensi sia così?>>.

Ha solo trovato delle persone migliori, fidati non sarà l'unica a sostituirti in questo modo.

<<È tutto nella tua testa, Ale, forse era solo un po' nervosa, vedrai che domani andrà meglio>>.

Certo, sempre tutto nella mia testa, tanto sono io quella strana, vero?

Da piccola ne capivo a quanto pare.

Tanto a chi importa di me?

A nessuno, affronta la realtà dei fatti, su.

Volevo solo rimanere da sola.
Volevo solo rimanere da sola.

Già, ti avrebbe fatto bene, saresti stata meglio, ma a volte ci sono delle persone che proprio non vogliono vederti felice in un modo diverso dal loro. Triste, vero?

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