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🎶 Cure for me -
AURORA

-"si si mamma, ho capito, non c'è bisogno che ripeti le stesse cose!"

Esclamo stufa delle solite raccomandazioni di mia madre, che sento subito sospirare.

-"hai ragione tesoro, sono assillante"

Risponde ridacchiando.
Mi sento leggermente in colpa, ma se la lasciavo fare di nuovo avrebbe potuto fermare anche quel minimo entusiasmo che ho di iniziare questa vita al college, non che io non sia felice di essere qui, ma devo cercare di riprendermi ancora dalla meravigliosa estate che ho trascorso insieme ai miei amici più cari e soprattutto dal provare nell'abbondonare la nostalgia che ho delle superiori, dove ho vissuto degli anni stupendi nonostante lo stress scolastico. Devo ritenermi molto fortunata dopotutto visto che non tutti hanno avuto l'opportunitá di trascorrere gli anni scolastici così pacificamente.

Prendo tutta la mia roba dal retro della macchina e dopo aver salutato mia madre come si deve mi dirigo verso la vasta entrata del cancello del college. Davanti alla struttura si adagiava un enorme giardino decorato da una fontana centrale, stradine fatte su misura e panchine poste qua e lá. Era tutto così meraviglioso, il rumore degli altri studenti che faceva avanti ed indietro mentre parlavano tra di loro e il rumore dell'acqua che scorreva ripetutamente nella fontana era così rilassante.

Ma il pensiero di dover studiare più duramente e l'idea di dovermi fare nuove amicizie mi manda a un attimo in panico, infatti quei pensieri interruppero la quiete che quell'ambiente paradisiaco mi aveva appena trasmesso, per un momento torno seria come non mai.
Dannazione, perché farmi tutti questi problemi ora? Vorrei semplicemente godermi il momento, come mi ha sempre ripetuto la mia migliore amica Kate per tranquillizzarmi quando mi sfogavo con lei per le mie preoccupazioni per il college.

Scaccio abbastanza presto quei pensieri ed entro finalmente nella struttura, dentro è più grande di quello che sembra dall'esterno e questo mi fa rimanere ancora più stupita di quanto non fossi già dopo aver visto quell'immenso giardino.

Decido poi di andare a cercare la mia stanza e appena realizzo che dovevo salire una rampa di scale non indifferente inizio a maledire mentalmente qualsiasi tipo di santo esistente, con me ho una valigia enorme e uno zaino altrettanto grande, solo questo puó far spazio all'immaginazione di quanto possa pesare una valigia del genere.

Mi guardo intorno con la speranza di trovare un ascensore e con grande fortuna esiste ed è lì vicino. Quasi salto dall'entusiasmo e mi dirigo a grande passo verso l'enorme ascensore.
Sono letterlamente l'unica a prenderlo, infatti vedo tutti gli altri studenti optare per le scale e questo mi fece sentire un po' in imbarazzo, sembro una sfaticata e in effetti un po' lo sono, ma ci tengo alle mie povere ed esili braccia, grazie.
Quindi me ne frego e aspetto che le porte dell'ascensore si aprino.

Una volta aperte mi catapulto dentro senza neanche guardarmi avanti, ma appena lo faccio mi trovo davanti un ragazzo molto più alto di me appoggiato alle parenti dell'ascensore con l'intento di scrollare qualcosa sul suo telefono, penso di aver appena fatto una figuraccia, insomma, non sono stata il massimo con quell'entrata.

Mi sistemo facendo finta di nulla, ma il mio imbarazzo è evidente, così decido di guardarlo meglio e mi accorgo che prima non aveva neanche alzato lo sguardo verso di me, quindi deduco che non abbia notato la mia "figuraccia". Tiro mentalmente un sospiro di sollievo.

Cazzo, è proprio un figo, ha dei capelli biondi e ricciolini, gli cadevano un po' sul viso perfetto, labbra carnose, piercing sul naso abbastanza piccolo ma meraviglioso, orecchini su entrambe le orecchie, mascelle ben definite e per non finire delle braccia abbastanza muscolose piene di tatuaggi. L'unica cosa che non riesco a vedere bene sono i suoi occhi, che teneva ancora ben incollati sullo schermo del suo telefono.
È proprio attraente, il tipico ragazzo "bad boy" che trovi solo nei libri e serie tv.

Just You & I ;; Vinnie HackerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora