Capitolo 14: Verità

663 55 3
                                    

Corsi in camera mia e presi il cofanetto che mi aveva regalato mio padre. Dentro vi trovai le tre pokéball della mamma. "Devo farlo. Voglio lottare, per una volta ancora, anche l'ultima se necessario." Presi due delle pokéball e le puntai verso Gallade e Lucario.
Io:-Siete pronti?
I due pokémon annuirono e lanciai le pokémball verso di loro. Queste si aprirono e i miei pokémon vi furono trasportati dentro. Le sfere caddero a terra lampeggiando e assedtandosi e, dopo poco, si fermarono e brillarono.
Io:-Finalmente!
Ero felicissima. Presi le due pokéball e le avvicinai al viso.
Io:-Papà... mamma... Questa sera lotterò per voi.
Fennekin mi si avvicinò.
Fennekin:"Alla fine hai deciso di ribellarti e mantenere le promesse che hai fatto, vedo."
La guardai.
Io:-Non voglio più essere trattata da servetta stracciona. Io sono una persona come le altre. Gentile, poi, non vuol dire poter essere sfruttati.
Fennekin mi sorrise.
Fennekin:"Questo è lo spirito giusto! Adesso manca solo una cosa che ti può far diventare la capopalestra di Iridopoli perfetta."
Io:-E cosa sarebbe?
Fennekin:"Che domande? Un bel vestito!"
Sorrisi. Corremmo in camera di mia madre, frugai negli armadi e alla fine trovai un vestito. Era rosa vintage, lungo fino alle ginocchia, con le maniche a sbuffo e il corpetto pieno di ghirigori violacei di fiori. Lo avvicinai al viso. Profumava. Lo stesso odore della mamma, me lo ricordo come fosse ieri...
Io:-Mi manchi, mamma... Perché sei andata via? Perché ti sei portata via anche papà?
Nessuno rispose a quelle domande.
Io:-Non vi deluderò. Mamma, papà... anch'io sarò una capopalestra, LA capopalestra. Manterrò le mie promesse, croce sul cuore...
Fennekin:"...Potessi morire."
Guardai il mio pokémon e le sorrisi.
Io:-Già.
Presi Fennekin in braccio e l'abbracciai.
Fennekin:"Ehi... ora che ci penso... Un capopalestra deve avere quattro pokémon..."
Io:-...Io ne ho solo tre! Come faccio adesso?!
"Che t'importa! Riuscirai a vincere usando anche solo Lucario e Gallade. Ora lascia perdere queste scemenze e concentrati! Devi pulire casa!" Pensai tre me e me.
Io:-È vero... Fennekin non importa. Questo è un problema risolvibile. Devo pensare a pulire casa adesso!
Lasciai Fennekin, presi acqua, detersivi, spolverini, stracci, scope e spugne, feci uscire dalle pokéball Gallade e Lucario per aiutarmi a pulire e mi misi all'opera. Dopo neanche dieci minuti Ash, Serena, Clem e Lem entrarono in casa.
Ash:-Dia...na? Ma che stai facendo?!
Io:-Devo pulire casa, o non posso venire alla Festa di Primavera sta sera.
Serena:-Ah! Ora capisco perché avevi detto che non potevi venire!
Io:-Esatto.
Ad un tratto Clem si inginocchiò accabto a me, prese uno straccio e cominciò a pulire il pavimento. Io la bloccai immediatamente.
Io:-No Clem! Non c'è bisogno che tu mi aiuti! Davvero!
La bambina mi guardò imbronciata.
Clem:-E invece sì! Da sola non finirai mai ed io voglio che tu venga alla Festa con noi!
Serena:-Anch'io lo voglio!
Ash:-Anch'io!
Lem:-Idem!
Li guardai sbalordita.
Io:-Sul serio?
Annuirono in coro. In quel momento fui talmente colma di gioia da lacrimare.
Io:-È questo il legame sempre più forte, vero Ash?
Il ragazzo mi si avvicinò e si inginocchiò davanti a me.
Ash:-Esatto! Si chiama "Amicizia" ed è una delle cose più belle che ti potrebbe mai capitare nella vita.
Clem:-Confermo.
Io:-Grazie ragazzi... Daccordo! Allora rimbocchiamoci le maniche e iniziamo a pulire!
Urlammo tutti in coro esultando "Sì!".
Io:-Ehm... senti Lem... Come hai fatto a liberarti dalle mie sorellastre?
Lem:-Se ne sono andate loro. Sono andate in città per raggiungere tua madre.
Io:-Oh, capisco... mi disliace che non ti lascino neanche respirare...
Lem rise e divenne leggermente rosso. I ragazzi presero ognuno un oggetto, fecero uscire i loro pokémon dalle pokéball e iniziammo tutti insieme a pulire.
Clem:-Ehi! Qualcuno conosce una canzone? Così, per cantarla mentre puliamo.
Fennekin:"Uh! Diana ne conosce una!"
Zittii subito il mio pokémon.
Io:-Fennekin! Non è vero...
Fennekin:"Andiamo Diana!"
Sospirai.
Serena:-Uh, uh! Adesso sono curiosa!
Lem:-Cantacela dai!
Ash:-Per favore Diana...
Sorrisi imbarazzata, mi schiarii la voce, chiusi gli occhi e cominciai a cantare quella canzone, quella che la mamma mi cantava prima di dormire.
Io:-'Quando i giorni sono freddi e le carte tutte coperte ed i Santi che vediamo sono tutti fatti d'oro... Quando i tuoi sogni falliscono e quelli che chiedi sono peggiori di tutti e nelle favole, si sa, c'è poca verità: il mondo è buono e poi ne ha di eroi... Voglio nasconderti la verità, voglio proteggerti, ma con la bestia dentro di me è difficile nascondersi; la vita quasi mai è come tu la vuoi, ma solamente tu puoi cambiarla! Spiega le ali e vai più su: questo è il mio regno che arriva. Abbi fiducia in te stessa, sorprenditi sempre e quando senti il mio calore guardami negli occhi: è dove i miei demoni si nascondono, ama e sorridi ed il tuo sole si accende, ma non avvicinarti troppo; è buio dentro di me: è dove i miei demoni si nascondono, credo in te e forse tu in me... Liberi.'
Quanti eicordi tempestarono la mia mente in quei momenti... Riaprii piano gli occhi e una piccola lacrima rigò il mio viso. Sorrisi arrossendo e, senza voltarmi a guardare i ragazzi, iniziai a parlare.
Io:-Questa canzone... la amo e la detesto allo stesso tempo. Mi riporta ai tempi in cui mia madre c'era ancora e a quelli in cui già non c'era più. Non so se potrete capire, ma spero per voi di no.
Sospirai, mi voltai e li vidi tutti che mi fissavano con la bocca socchiusa.
Io:-Tu-tutto bene?
Ash:-Hai una voce bellissima Diana...
Clem:-È vero.
Serena e Lem guardarono male Ash e Clem
Serena:-Vi ha appena detto che questa canzone la lega al suo passato turbolento... e tu le dici che ha una bella voce?!
Lem e Serena mi guardarono con un dolce e comprensivo accenno di sorriso.
Lem:-Mi dispiace... Diana, non potevo immaginare...
Lo fermai.
Io:-Lem... le scuse fanno ancora più male... Non devi preoccuparti, sto bene. E starò anche meglio quando lotterò alla palestra! Devo mantenere la mia promessa. Forza. Ricominciamo a lavorare!
Annuimmo decisi e ci rimettemmo a pulire chiacchierando. Mezz'ora. Un'ora. Un'ora e mezzo passata a pulire. Guardammo soddisfatti il nostro operato: tutto brillava.
Lem:-Ce l'abbiamo fatta...
Clem:-Lo sapevo!
Serena:-Evvai!
Ash:-Adesso potrai venire alla Festa!
Guardai i ragazzi.
Io:-Non ho parole... Grazie ragazzi! Grazie di cuore.
Scoppiai in lacrime di gioia e li avvolsi in un abbraccio di gruppo. Non potevo crederci. Da sola ci avrei impiegato più di tre ore e non sarei riuscita ad andare alla Festa... " 'Amici'... è questo che vuol dire: aiutandosi l'un l'altro. E Calem? Lui non è solo un amico... No. Per me è qualcosa di più. E quel bacio lo dimostra!".
Io:-Ragazzi, ho un'ultima cosa da dirvi...
Abbassai lo sguardo, strinsi le mani e arrossii.
Ash:-Tutto bene?
Io:-No... Ecco... in realtà... io...
Presi un respiro profondo, Fennekin mi saltò in braccio e Gallade e Lucario mi si avvicinarono.
Io:-In realtà... sono io la capopalestra di Iridopoli.
Alzai la testa: Ash e Pikachu avevano la bocca spalancata, Serena mi fissava con gli occhi lucidi, Clem era caduta a terra fissandomi e a Lem erano caduti gli occhiali a terra e si era ingobbito.
Ash:-L-la c-cap-pola-lestr-a... Quin-di t-tu s-sei...
Feci cenno di "sì" con la testa.
Lem:-E io che ce l'ho sempre avuta sotto gli occhi...
Serena poi fece un urletto e mi venne ad abbracciare sorridente.
Serena:-Ah! Lo sapevo che nascondevi aualcosa di bello!
Clem si rimise in piedi in due secondi e cominciò a esultare.
Clem:-Ah ah! Anch'io lo sapevo!
Ash:-M-ma aspetta... Se tu sei la capopalestra e stasera avresti dovuto perforza lottare, perchè la tua matrigna voleva impedirtelo?
Lem alzò la testa di scatto.
Lem:-È vero!
Serena e Clem mi guardarono incuriosite, ma anche preoccupate.
Io:-Ecco perché...
Fennekin:"Il padre di Diana era il vero capopalestra, ma è morto. La sua ultima volontà era quella di far diventare Diana la capopalestra, ma Cremys, invece, glielo ha impedito e ha preso lei il posto del padre di Diana alla palestra."
Clem:-Cosa?!
Lem:-M-ma è-è eticamente scorretto! Non va affatto bene così! Il volere di un capopalestra deve essere sempre rispettato.
Abbassai lo sguardo.
Io:-Lo so, ma è successo. È andata così. Ma tranquilli. Prometto che questa sera lotterò io. Vedrete me su quell'arena, me e i miei pokémon. Ora, però, ho bisogno di Serena e Clem per un parere... potreste venire con me ragazze?
Le due annuirono e le portai in camera dei miei genitori. Presi il vestito rosa dall'armadio e lo mostrai a Serena.
Serena:-Che ca RI NO! Oh mamma mia! Mi stupisci ogni momento di più! Guarda Clem, non è fantastico?
Lo fece vedere alla bambina e a questa divennero gli occhi lucidi.
Clem:-Woooow! Se qui ci fosse Shana impazzirebbe!
Serena:-Be', allora aspetta di vedere che faccia farà stasera!
Risi piano.
Io:-Quindi vi piace?
Loro mi guardarono e annuirono.
Serena:-Provatelo dai! Dobbiamo farlo vedere ai ragazzi!

-Spazio Autrice-
Ho interrotto questo capitolo alle parole di Serena per lasciare un po' di suspance... no non è vero. Non so perchè, ma dopo una certa quantità di parole, Wattpad non mi fa più scrivere (eppure negli altri libri non faceva così) perciò ci vediamo al prossimo capitolo che pubblicherò MOLTO presto! È ora che entri in scena la Fata Madrina e il suo magico "Bibidi, bobidibù!"
XD adoro queste parole! Mi fanno venire la ridarella!
- A presto!
~Tormenta

Pokémon XY- Cinderella, La Fiamma di CristalloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora