Capitolo 19: Il Risveglio di Yveltal

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Ash:-DIANA!
La voce di Ash mi riportò in me. I ragazzi, tutti i pokémon e le mie sorellastre scesero di corsa. Fennekin mi corse incontro, ma si bloccò appena Cremys le ordinò di fermarsi.
Cremys:-STA LONTANA DA LEI! Quella non è Diana!
Tutti la guardarono confusi.
Clem:-I-in che senso...?
La mia matrigna abbassò lo sguardo sulla sua Lilligant e una lacrima rigò il suo viso.
Cremys:-Yveltal si è impossessato della sua anima... Adesso lei... lei potrebbe distruggere ogni cosa con il potere che le è stato donato.
Cominciai a tremare. Io ero lì, sapevo di essere lì! Però... la mia mente ordinava qualcosa e il mio corpo non la seguiva. Era una specie di possessione. Forse. Le mie due sorellastre mi guardavano infuriate e ordinarono ai loro pokémon di attaccarmi.
Anastasiah:-Cinccino spazzasberla!
Genevieve:-Cottonee tifone!
Anastasiah/Genevieve:-ATTACCO COMBINATO!
I due pokémon ubbidirono e mi colpirono pure, ma non mi fecero neanche un graffio. Abbassai la testa, stringendo i pugni memtre tutti si chiedevano delle spiegazioni.
Io:-Illuse...
Tutti si spaventarono. Perché? Quella non era la mia voce. Dentro di me imprecai in diciannove lingue diverse. Il mio cevello ordinava al mio corpo di fermarsi, ma era come se mi fissi appena svegliata da un'operazione e mi avessero fatto un anestesia completa: le uniche cose che si possono fare sono pensare, udire e guardare. Non ci si può muovere o parlare. Ma io sapevo di starmi muovendo. Sapevo di stare parlando. Ma non ero io.
Serena:-D-Diana... La tua voce...!
Io:-Diana?! Oh no. In questo momento... Diana non è proprio qui.
Serena era spaventata, ma non quanto me.
Lem:-Diana ci sei?!
Ash:-Puoi sentirci?!
Clem:-Ti prego mandaci un segno!
Un segno... se avessi potuto l'avrei fatto prima... A questo pensiero, la mia mente pianse e, sorpresa delle sorprese, dai miei occhi cadde velocemente una lacrima.
Io:-Ah! Cosa fai?! Piangi?! Smettila immadiatamente!
Con quella lacrima sembrava fossi riuscita a creare una specie di varco per cominciare a comandare il mio corpo. Strinsi i pugni a comando, per un secondo tutto tornò del suo colore naturale e riuscii solo a balbettare:
Io:-Aiuto...
Poi tutto finì, aprii la porta e corsi via lasciando mi dietro una scia grigia di roccia. Sembrava che il mio corpo sapesse dove andare.
?:-Ehi bamboccia!
?:-Dove credi di andare così di fretta?
?:-Ci devi ancora il tuo Fennekin.
Io:-Scocciatori. Ancora loro!
Mi voltai. Era il Team Roket! "Vi prego andatevene! Via, forza!" Pensai. Peccato che non mi avessero potuta sentire.
Io:-Tsé! Che idioti. Vi consiglio di non starmi intorno o vi ridurrò in un ammasso di pietra!
Jessie:-Ah, questa è la minaccia più ridicola che io abbia mai sentito.
James:-Avanti, non fare storie. Dacci il tuo Fennekin e non ti accadrà niente.
Mew:-Altrimenti noi...
Non gli fecineanche finire la frase. Alzai il braccio e dalla mia mano partì quel solito raggio di distruzione che li colpì in pieno e li trasformò in tre deliziose statue di pietra.
Io:-Grande. Niente più scocciature. Forza, andiamo.
Arrivai in una parte del bosco che non avevo mai visto prima: il verde degli alberi non c'era più; tutto era roccioso e di un impagabile grigio. Gli alberi erano morti e non c'era neanche un pokémon. Era orribile. Almeno agli occhi di una parte me. L'altra lo trovava stupendo, meraviglioso e si sentiva come a casa.
Io:-Vedi quant'è bello? Non c'è niente di più appagante della distruzione... ah, se il mondo fosse tutto così sarebbe perfetto. Non credi, mia cara?
Anche se avessi potuto, non avrei comunque risposto a quella domanda. La mia risposta era naturalmente ovvia. "Perché fai questo, Yveltal?"
Io:-Perché voglio vivere. Non sono come Xerneas, che è immortale, che può addirittura donare la sua vita agli altri pokémon! Io sarei dovrei essere morto da un pezzo... se non avessi assorbito tutta quella forza vitale e non mi fossi chiuso in quel maledetto bozzolo. Poi, quando la tua adorata Fennekin mi ha chiamato... Be' sai il resto. In effetti, avevo bisogno di sgranchirmi un po' prima di lottare ancora e per l'ultima volta. Oh, quasi dimenticavo, hai presente quel ragazzo che ti piace... come si chiama...?
Ebbi un brutto presentimento. "C-cosa centra Calem?". Feci una risatina.
Io:-Ah, ecco, sì! Proprio lui. Il suo cognome non ti dice niente?
"Xern... eas... Xerneas..." Imprecai. "Questo vuol dire che anche lui è come me..."
Io:-A differenza che tu sei mia. Calem è il nostro nemico insieme a tutti gli altri. Mi dispiace, figliuola, ma non puoi fare niente per contrastarmi. Niente di niente. Ho il dominio sul tuo corpo. Posso comandarti a mio piacimento, osserva.
Mi voltai di scatto, alzai il braccio e dalla mia mano partì un raggio porpureo e nero che colpì in pieno un albero. Le foglie diventarono grigie e caddero e il tronco si rinsecchì fino a diventare un ammasso di legno deforme. In compenso, io mi sentivo più energica. "Quindi è così che ci si sente..." Era una sensazione a dir poco meravigliosa: la pelle scottava, il cuore batteva a mille, i cinque sensi diventavano più acuti...
Io:-Sospettavo che questa semplice dimostrazione ti appagasse. Adesso ti mostrerò il mio nascondiglio, mio fiore.
Mi voltai, corsi verso la rupe e saltai nel vuoto. Dentro di me urlai come una disperata e riuscii a chiudere gli occhi. Pensai che mi sarei spiaccicata al suolo e tutto ciò che Yveltal mi aveva fatto passare andasse a farsi friggere... e invece... Atterrai su qualcosa di morbido e liscio. Aprii tremando gli occhi e mi ritrovai su una specie si uovo-bozzolo nero e rosso. Scivolai e mi titrovai coi piedi nell'acqua gelida. A quel punto, i vestiti che indossavo si tramutarono e divennero un abito rosso e nero come il bozzolo lungo fin sotto le ginocchia.
?:-Ti piace Diana?
Avevo ripreso il controllo del mio corpo, ma non volevo affatto tornare indietro. Quella voce veniva dal bozzolo e capii che era Yveltal. Feci un ghigno degno dei più malvagi antagonisti delle fiabe e affermai grata.
Yveltal:-Ne ero più che sicuro. Ora, che ne dici di far sbocciare questa gemma?
Io:-E come?
All'improvviso fui strattonata verso il bozzolo, misi un braccio avanti e lo toccai con una mano. Sentii una specie di teletrasporto di sensazioni, sentimenti e ricordi. Tirai indietro la mano, il bozzolo si btillò di una luce violastra. Indietreggiai spaventata. Il bozzolo sembrò aprirsi a Y, sbatté le ali ruggendo e balzò in alto oltre le mura rocciose. Yveltal... Wow, volava meravigliosamente. Roteava sopra la voragine dove mi trovavo, poi scese in picchiata e si fermò davanti a me. Fece un cenno con la testa.
Yveltal:-Sali. Ho bisogno di ricaricarmi.
Sorrisi, salii sul suo dorso, mi aggrappai saldamente e il pokémon si alzò in volo. Sentire la furoa del vento tra i capelli era fantastico, poi Yveltal ruggì e un raggio bianco colpì una parte della foresta che divenne grigia e secca e molti pokémon scspparono o volarono via. Mi sentii divinamente. Una sensazione di piacere fuori dal comune.
Yveltal:-Diana, guarda giù.
Mi affacciai: non potei credere a cosa vidi. Ash, Serena, Lem, Clem, Shana, Tierno e Trovato, le mie sorellastre, i loro pokémon, Fennekin, Gallade, Lucario e... Calem... a cavallo di Xerneas.
Io:-No... Non... non è possibile!
Yveltal andò in picchiata verso di loro fino a quando non mi ritrovai faccia a faccia con Calem che mi guardò compassionevole.
Calem:-Perchè Diana...? Tu non sei così.
Strinsi i pugni e feci un sorrisetto malizioso.
Io:-È quello che credete voi. L'apparenza inganna, mio caro.
Poi le mie sorellastre mi attaccarono. Yveltal fece in tempo a scansarsi e tornammo in alto nel cielo.
Yveltal:-Annientali.
Mi alzai in piedi. Strinsi i pugni, chiusi gli occhi e cancellai dalla mia mente tutti i bei momenti
che avevo passato.
Io:-Per una volta... Per una volta ancora. Anche l'ultima se necessario. Voglio essere felice.
Alzai le braccia verso l'alto e una luce bianca brillò tra le mie mani. Ero pronta a distruggere il mio passato.

-Note Autrice-
S-C-U-S-A-T-E-M-I per l'orribile e angoscioso ritardo.
Non credo di aver altro da dire. Solo che vi prometto che d'ora in poi niente più ritardi -o almeno non lungo come questo-. Non vi lascerò mai più (wow sembra una frase da film drammatico!).
P.S.
Scusate gli eventuali e sicuri ORRORI di scrittura. Come al solito, non ho potuto rileggere. -Lo so, mi odiate per questo -_-! -
AL PROSSIMO CAPITOLO! ^•*
~Tormentaglaciale

Pokémon XY- Cinderella, La Fiamma di CristalloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora