Ci sono tante cose ad Hawkings che mi impediranno di apparire normale, di integrarmi: mi sono appena trasferita, non ho i capelli cotonati, non mi trucco abbastanza ma nemmeno nel modo giusto, non sono popolare e di certo, per nulla al mondo, sarò mai normale.
E ce n'è solo una che mi ha portata qui: scappare.
Ma è questo che si deve fare quando non si è normali giusto? Bisogna scappare, eppure non mi fingerò una di quelle tipiche ragazze modello, no non credo lo farò mai, ma spero solo che questa sia l'ultima volta che dovrò spostarmi.
Città nuova, scuola nuova, persone nuove... non sono di certo un asso nell'approcciarmi, ma poco importa, non sono qui per creare braccialetti dell'amicizia od un gruppo con cui sbronzarmi e suonare, lo faccio già da sola grazie... beh, tranne i braccialetti ovviamente.
<<E tu sei?>> mi chiede la vecchia signora della segreteria <<Lena Blake>> continuo a guardarmi attorno come se avessi qualcuno alle calcagna di ambiguo... un vizio che non riesco a togliermi.
<<Mh... eccoti qui>> borbotta scartabellando i vari fogli, porgendomene poi uno <<...questo è il tuo orario, l'armadietto è il numero ventidue e ci registrerai il codice che preferisci, hai bisogno di altro?>> scuoto la testa continuando a fissarla negli occhi, mentre a quanto pare fatica a fare lo stesso, eppure non mi sembrava di essermi vestita in modo così anormale oggi... almeno oggi.
<<No, grazie, arrivederci>> prendo il foglio ed esco il più velocemente possibile, immergendomi nel marasma classico che si trova nelle scuole... per fortuna è il mio ultimo anno, di nuovo.
C'è chiasso, tanto chiasso e ce ne sarà ancor di più nella mensa quando tra un paio di ore si mangerà, ma poco importa, a testa alta e con le orecchie tappate dai miei pensieri mi infilo nella classe giusta trovando l'ultimo banco in fondo libero. Tanti ragazzi e ragazze fanno la stessa cosa chiacchierando tra loro, lanciandomi qualche sguardo o sorpreso oppure quasi schifato.
<<Prendete tutti posto e fate silenzio grazie>> si presenta così il professore occhialuto dall'aria un po' seccata, lanciandomi uno sguardo anche lui sorpreso, ma per fortuna, mi ignora totalmente... presentazione pubblica scampata.
<<Mi scusi professore?>> salta su una ragazza dai lunghi capelli scuri alzando una mano.
<<Sì?>> sembra un po' scocciato il professore <<Non si presenterà la nuova compagna?>>
Mio dio... come non detto, l'uomo mi guarda e sbuffa silenziosamente, facendomi un cenno, ma no, non ho intenzione di farlo, dopotutto, non servirà a nessuno sapere chi sono.<<Mi chiamo Lena Blake, fine>> concludo incrociando le braccia, facendogli inarcare un sopracciglio <<Un'altra di poche parole... bene, ora che sappiamo chi sei possiamo proseguire, giusto?>>
Ma lo sguardo pungente della ragazza dai capelli cotonati mi spinge a fissarla, e non distoglierò lo sguardo, vediamo quanto ci duri tesoro, fissami pure, ecco così e... distoglie lo sguardo facendone uno schifato, strappando a me invece un sorriso soddisfatto. Sarà una cheerleader.
Conclusa la prima parte della giornata scolastica di oggi il pensiero di andare a mangiare mi alletta particolarmente, saranno tutti troppo impegnati a parlare tra loro per calcolarmi, spero. Fisso lo sguardo sulla fine del corridoio per non incrociare quello di nessuno e... che chiasso...
Prendo posto da sola alla fine di un lungo tavolo dove altri quattro ragazzi sono seduti sul fondo, ovviamente mi fissano qualche secondo, ma alla fine tornano al loro pasto. Ma perché ho deciso di andare a scuola? So falsificare i documenti... beh, convincere altri a farlo, perché non posso ottenere un bel diploma già firmato? Potrei pensarci...
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Stranger secret //Eddie Munson//
FanfictionN.B. Alcune cose potrebbero trovarsi in netto contrasto con la serie ed alcune cose od eventi possono cambiare. Segreti... segreti... anche se sono un segreto mi hanno stancata, cosa importa ormai? Sono solo un numero di un esperimento ben riuscito...