Capitolo 11

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Ormai era sera, e mentre da una parte della città Ger era a casa sua che girava per la stanza, da un'altra parte un noto gatto e il capitano di una squadra dell'FBI stavano parlando davanti a un buon piatto di carne

"Ame, tu sapevi che dal momento in cui hai preso Ger per lavorare con te sul campo, lo hai messo in un ambiente potenzialmente distruttivo per lui"
"Si ma avevo 8 ragazze uccise e private degli organi, Ger ha preso l'assassino per me"
"Non ha preso solo quello, ha preso anche la sua malattia, non riesce a smettere di pensare a cosa vuol dire uccidere qualcuno"
"Preferisco che impazzisca un po' piuttosto che altri innocenti muoiano e lui è d'accordo"
"Anche Ger è un ragazzo innocente" disse il gatto bevendo dal suo bicchiere

"Si è così, ma sopravviverà e si rialzerà sempre"
"Non direi sempre, fino ad ora, vedi oggi lo ha visitato un neurologo e non ha riscontrato alcuna malattia ed era molto turbato da questo"
"Preferiva avere una malattia?"
"Penso preferisse una risposta che non fosse, malattia mentale"

"Ger ha una malattia mentale?"
"Si e no, il suo problema è la quantità incredibile di neuroni specchio, ne siamo pieni quando siamo bambini, dovrebbero aiutare a socializzare, crescendo li perdiamo, ma Ger si è aggrappato ai suoi  cosa che gli rende il sapere chi è una sfida"

"Ok, capisco"
"No non penso, quando lo porti sulla scena di un delitto lui non riflette soltanto ciò che vede, ma assorbe anche"

I due continuano la cena e nel mentre il tedesco prese la sua macchina e corse verso la scena del crimine, quella casa abbandonata in campagna, quasi terrificante
"Mi chiamo Germania, sto entrando nella casa dove mi sono perso nella mente di un assassino, e sono le fottute 22:35" dopo questa frase Ger entrò nella casa e si fece strada verso la camera della vittima, dove le venne tagliata la faccia

La luce non funzionava, quindi Ger prese la sua torcia e cercò in giro per la stanza, non sapeva nemmeno lui cosa, voleva solo trovare qualche indizio o segno che gli dicesse cosa fare o cercare

Stava per arrendersi, quando poi però vide il braccio di qualcuno sotto il letto, puntò la luce verso di questo ma il braccio si nascose dalla luce, la pelle di questo sembrava quella di un cadavere

Ger si inginocchiò per vedere meglio ma il letto gli venne rovesciato addosso facendolo sbattere contro il comodino e chiunque c'era sotto il letto riuscì a scappare, era una ragazza, terribilmente pallida, Ger cercò di tenerla dal braccio la pelle di questo di sfilò come un guanto

Dal terrore il tedesco fece cadere la torcia e si accecò con la luce di questa, quando riaprì gli occhi si ritrovò in mezzo al bosco
Aveva il battito accelerato e il respiro irregolare, aveva di nuovo perso il controllo su sé stesso

Con la mano che gli tremava cercò l'orologio sul suo polso per guardare l'ora, notando che era già l'una e venti
"Sono l'1:23, mi chiamo Germania e... non so dove cazzo sono" la voce gli tremava, non sapeva cosa fare, si mise in cammino verso la strada più vicina e notò che non era molto lontano dalla scena del crimine

Decise di chiamare Ita, il quale per poco non gli bestemmiava al telefono, cercò di spiegargli la situazione e questo arrivò una mezz'ora dopo con la sua moto
"Ger? Si può sapere che fai qui?"
"Avevo bisogno di verificare una cosa sulla scena del crimine"
"E perché hai chiamato me? Perché non Ame, Giapp o Sara?"
"Perché... non sono sicuro che ciò che ho visto fosse reale"
L'italiano fece un sospiro e si guardò attorno analizzando la scena

"Dimostriamo che era vero allora" Ita guardò Ger con un sorriso e questo si mise in mezzo alla stanza
"Le ho afferrato il braccio, e un intero strato di pelle morta si è separato dal tessuto sottostante, come se avesse un guanto"
"Questo spiega perché non sanguina, non c'è circolazione"
"Non c'è nulla di vivo nel tessuto e non sono rimaste tracce"
"Potrebbe essere un'infezione da stafilococco o lebbra"

"Profiler" Countryhumans GermaniaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora