Marcus povSiamo al parco oggi. È una settimana che Amelia e Niall sono a casa con me e , da una settimana, lotto contro entrambi. È molto più il piccolo che da grane di ogni tipo, mia moglie è solo tanto delusa per la perdita della nostra prima bambina e tende ad assecondare Niall perchè ora ha bisogno di dare attenzioni a qualcuno per distrarsi.
Siamo venuti al parco per un pic nic, volevo stessero un po' fuori, fargli prendere una boccata d'aria. Li guardo seduti sul telo, mia moglie che sfoglia una rivista che , ovviamente, parla di bambini e lui che si gode beatamente le coccole della mamma tra una pagina e l'altra. Mi piace quando sono così tranquilli e rilassati, sembra che tutti i problemi siano spariti. Niall non vuole vedere neppure i ragazzi, vengono spesso a trovarlo ma non riescono a fargli dire nulla.
Da dieci giorni ormai non parla con nessuno, e sembra che a mia moglie vada bene cosí...
Io: Niall, tesoro, vogliamo andare a prendere un gelato?
Amelia: sii dai amore, è una bellissima idea! Papá ha ragione, ci rinfreschiamo...
Niente. Non apre neppure gli occhi. Il mio bambino non avrebbe mai fatto una cosa del genere, rifiutare il gelato non è mai nelle sue prioritá...
Io: Niall potresti rispondere piccolo? Soltanto si o no.. non ti chiedo grandi discorsi....
Amelia: Marcus smettila di stressarlo! Parlerà quando vuole, anzi... lasciaci soli e va tu a comprare un gelato per noi due . Tanto sai bene cosa ci piace...
Ecco. La situazione é questa.
Mi alzo e vado a comprare il maledetto gelato.Amelia pov
Mio marito è diventato ossessionato da me e Niall. Pensa che siamo depressi, pensa di saper affrontare solo lui tutto questo...
Io: cosa vuole papà da te eh? Hai ragione tesoro mio, a te ci pensa la mamma tranquillo. E sai cosa ti dico? Se papá non la smette, andiamo dai nonni io e te.
Il mio piccolo tesoro. Solo lui può capire come mi sento, solo lui ha capito che devo elaborare il lutto subito e per farlo avrò tanto bisogno di lui.
Marcus pov
Prendo alla svelta due gelati, uno al cioccolato e l'altro alla fragola e torno dai miei due tesori. Vorrei capire come fare a sistemare questa situazione; lo psicologo dice che hanno trovato un modo tutto loro di intendersi, ma io credo che sia solo un casino . Mia moglie tratta Niall peggio di un bambino...
Io: ehy voi due, ecco i vostri gelati. No Niall non guardarmi cosí, ti metti seduto qui e lo mangi da solo, sei capace!
Amelia: cosa c'é, tutto d'un tratto non lo aiuti più?
Io: tesoro Niall è indipendente , non ha bisogno che lo imbocchiamo.
Ci vede litigare e si irrita ancora di piú. Mi ha tirato il gelato contro.
Tiro un sospiro e mi passo una mano tra i capelli. Diventa tutto sempre più ingestibile.Amelia: sei il solito Marcus! Fai innervosire il mio bambino senza motivo.
Io: amore mio, non puoi fargli fare quello che vuole...sempre...
Amelia: merita di fare ciò che vuole! Lo meritiamo entrambi e tu non ci capisci mai!
Lasciamo stare , sono solo litigi e parole al vento. Finito il gelato, sistemo tutto in auto e riporto la mia famiglia a casa... sperando che la serata sia migliore...
E ovviamente non è così.
Io: Niall! Basta! Non puoi piangere per qualsiasi cosa!! Ma che ti prende? Lo sai bene che non puoi cenare sul divano!!
Niall: ahhhhh!! Ahhhh ahhhhhh!!
Io: Niall basta!! Guarda, fai piangere anche la mamma. Smettila!
Amelia: non sono una buona madre..i..il mio bambino, Mark mio figlio piange...fa qualcosa
Impazzirò prima o poi. Prendo di peso Niall e lo porto in camera nostra. Ora basta, davvero.
Io: adesso è inutile che provi a sfuggirmi, ti becchi un calmante e te ne stai a letto! Basta così Niall. Questi capricci non mi sono mai piaciuti, lo sai benissimo.
Piange e si dimena, ma non posso continuare in questo modo. Gli faccio una doccia veloce e nel frattempo gli infilo una supposta di calmante. Per paura che potesse non funzionare, gli metto anche le gocce sotto la lingua.
Io: Bravo amore, sta calmo. Papá ti asciuga i capelli e ti mette a letto. Se hai fame , dopo beviamo il latte. Ma ora bisogna stare calmi.
Finisco in fretta di asciugarlo e lo sistemo per la notte. È stato un incubo mettergli il pigiama , si muoveva come una biscia. Non lo fermo con niente. Decido di dargli ancor un pò di goccine per calmarlo, in genere funzionano sempre con lui. Infatti, mezz'ora dopo è a letto che guarda la tv, tranquillo.
Io: ehy amore. Non devi piangere quando Niall sta così. Ti ho spiegato , e anche lo psicologo l'ha fatto, che Niall è molto stressato ma passerá. Va bene?
Amelia: lui piangeva... sono una cattiva mamma? Dimmelo ..
Io: tutti i figli piangono. Tesoro non puoi controllare tutto ok? Gli eventi della vita sono imprevedibili, tu non puoi pensare di avere tutto sotto controllo. Nemmeno Niall. Piangerá ancora ma questo non vuol dire che tu sia una cattiva mamma. Anzi, sei la moglie e la mamma migliore del mondo, sei tanto forte, affronti tutto da sola e sei davvero una persona eccezionale. Sei il meglio che potesse capitare a me e a Niall. Ti amiamo tanto tesoro mio, vieni qui...
Brutto dirlo o anche sono pensarlo, ma preferisco quando mia moglie è così debole... esce la vera Amelia. La donna che ho sposato. La donna con cui ho deciso di adottare il nostro fantastico ragazzo.
Amelia: io..io sono tanto dispiaciuta. Ti tratto male lo so. Non vorrei, ma alcune volte sono tanto arrabbiata...scusa Marcus...
Io: é solo un brutto periodo amore, passerá...andiamo dal piccolo a letto?
Amelia: non ha mangiato....
Io: gli portiamo il latte ok? Non sará come allattare un bambino, ma puoi aiutarlo comunque , che ne dici?
Amelia: va bene...
Preparo un biberon di latte e vado a letto con mia moglie e mio figlio. È da un pò che vuole dargli il latte così e lui la lascia fare perchè sa che ora le fa bene. Ma so bene che quando tornerá in sé, non le permetterá di trattarlo in questo modo.
Per ora va bene così, un passo alla volta.
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After 365 days
FanfictionAbbiamo lasciato il nostro Nialler alle prese con due tutori difficili e con un modo di educarlo un po' particolare. Cosa è successo dopo l'anno di prova dei due ? La storia è completamente inventata e i personaggi sono lontani dalla realtá.