Cosa cazzo gli era saltato in mente? Si era sentito sopraffatto da lui, da Daniel.
E poi quell'idea del sesso? Perché aveva accettato e perché lo aveva provocato? Sergej non era mai stato con un uomo, ma Daniel...
Terminato il pranzo entrambi erano ritornati al lavoro, ma il ragazzo era sulle spine. Si chiedeva costantemente cosa fosse accaduto quella sera e, cosa importante, cosa fosse successo al suo lavoro. Sicuramente stava sbagliando, non era professionale, ma c'era da dire che non era stato Sergej a insistere bensì Daniel e alla fine non gli aveva lasciato altra scelta.
La sera arrivò fin troppo velocemente, come promesso Daniel venne a prenderlo e lo portò alla sua auto.
"Portaci a casa" ordinò all'autista. Sergej deglutì guardando quell'auto di lusso, i sedili erano in pelle e tutto profumava di limone. Daniel gli sedeva di fianco, ma non lo degnava di un solo sguardo tanto era concentrato sui suoi documenti, si chiese per un attimo quanto lavoro dovesse svolgere da solo. Lì, con le sopracciglia corrucciate e il labbro tra i denti, si disse che era un uomo da ammirare. Non solo era il capo di tutto, ma adesso si era assegnato del lavoro extra come attore.
Perché? pensò senza poter far a meno di osservarlo. Lì, con la visiera calata sugli occhi, Sergej si permise di seguire la linea della sua mascella, di guardare la sua pelle chiara, gli occhi persi nella lettura ma con accenno di stanchezza, passò al petto nascosto dalla camicia, alle braccia che gli sembravano muscolose per poi arrivare alle mani. Si chiese che tocco avessero le sue dita eleganti, gentile o rude? Sentì un calore nascere nel petto e si lasciò sfuggire un sospiro.
"Aspetta di arrivare" gli bisbigliò l'altro e Sergej sobbalzò, vergognandosi di se stesso. Immediatamente volse il viso e osservò fuori dal finestrino. Ultimamente non si riconosceva più.
La casa dove lo portò Daniel era enorme, tre piani, un giardino ben curato, una piscina e una veranda. Meravigliosa.
"Vieni" disse il capo e a Sergej gli seccò la bocca. Lo seguì all'interno restando stupito da quanto fosse bella ed elegante la casa e poi insieme andarono al piano superiore. Un lungo corridoio e poi finalmente Daniel si fermò dinanzi ad una stanza.
"Sei sicuro?" chiese, leggermente in imbarazzo e di nuovo si chiese se oltre a quell'apparenza così fredda ci fosse altro.
"Io sì," rispose in un impeto di coraggio "e tu?"
Come risposta Daniel gli aprì la porta e entrò nell'enorme stanza. Lo seguì. Al centro della camera c'era uno splendido letto a baldacchino con coperte di seta bianca, i comodini e l'armadio erano color panna, c'era una porta finestra coperta da una tenda color caramello e in un angolo due piccole poltroncine sempre panna e un tavolino di vetro con su sopra una bottiglia di prosecco e qualcosa da mangiare.
Sergej infilò le mani in tasca e andò a sedersi sul letto. Era nervoso e per non fargli vedere che gli tremavano le dita le aveva nascoste, era consapevole di star facendo una pessima figura per questo tentava di nascondere il volto con capello. Gli occhi però, nonostante tutto non smettevano di seguirlo e di ammirarlo.
Daniel portò una mano al collo dove era stretta la cravatta e quando la slacciò lasciandola poi ugualmente lì e slacciò il primo bottone della camicia, Sergej dovette prendere un grosso respiro. Non aveva mai visto una cosa così sexy, un gesto così semplice ma che lo aveva eccitato immediatamente.
Mi piace un uomo? Si chiese per una frazione di secondo, salvo poi dimenticare tutto quando l'altro sfilò le scarpe, si avvicinò e si infilò tra le sue gambe. Daniel gli prese il mento tra le mani e gli alzò il volto, gli tolse il capellino e Sergej dovette trattenersi per non ansimare. Che cazzo gli stava prendendo?
"Io..." biascicò osservando il suo volto che pian piano si avvicinava, la bocca a qualche millimetro dalla sua "ho delle regole" sbottò ritirandosi di scatto, ritrovando la lucidità.
"Regole?" chiese Daniel, che nel frattempo aveva recuperato la distanza e anzi gli si era seduto a dosso, costringendo il ragazzo a sdraiarsi completamente "Vorresti un accordo?"
"Più o meno" affermò il ragazzo, aveva tolto ormai da tempo le mani in tasca ma si era costretto a chiuderle a pugno per non accarezzargli le cosce.
"Niente baci e si parte dalle basi" parlava velocemente perché altrimenti sapeva che non ci sarebbe riuscito.
"Dalle basi?" chiese perplesso l'altro e Sergej annuì "Allora una di queste sarebbe il bacio" mettendosi a cavalcioni su di lui e poggiando le mani ai lati della sua testa. Era completamente in sua balia e non gli dispiaceva.
"No" affermò allontanandolo leggermente "Hai detto solo sesso e solo sesso sarà."
Daniel sospirò arrendendosi e annuì "Se è così allora..." sospirò togliendosi completamente la cravatta.
"Che vuoi fare?" chiese Sergej preoccupato, non voleva essere bendato, voleva vedere.
"Tranquillo, voglio baciarti a modo mio. Seguirò le tue regole, ma solo se prometti di fare quello che dico" completamente andato il ragazzo annui, allora Daniel si allungò di nuovo su di lui e gli appoggiò la cravatta sulla bocca per poi legargliela dietro la testa. Dopodiché l'uomo lo baciò e questa volta Sergej si lasciò davvero sfuggire un gemito. Sentiva il membro tirare, far male quasi, non era mai stato così preso in vita sua, nemmeno con l'ultima sua ex.
"Non muoverti" gli ordinò e annuì ancora. Il capo cominciò a slacciarsi con estrema lentezza la cravatta, il tutto sotto lo sguardo attento di Sergej, che desiderava realmente vederlo. Vedere la sua pelle, i suoi capelli, il petto scolpito e poi giù ancora più giù, incuriosito da come potesse essere e... Perché ci metti tanto? chiese nella sua testa alzando involontariamente il bacino verso l'altro, come ad invitarlo a muoversi.
Daniel sorrise e finì di slacciare la camicia, poi passò alla felpa di Sergej, gliela tolse delicatamente e con le dita gli accarezzò il petto. Avrebbe voluto dirgli di mettere le dita altrove, ma non poteva e lo lasciò fare sentendo il tocco leggero. Poi l'uomo si chinò su di lui, posò le labbra sul capezzolo e Sergej pregò con tutte le sue forze di non godere prima del dovuto, di resistere e di non lasciarsi andare. Sembrava di essere in contemporanea al paradiso e all'inferno, mosse le mani poggiandogliele sui fianco, ma Daniel gliele prese immediatamente. "Non muoverti" ripeté e di nuovo Sergej obbedì richiudendole a pugni.
"Non andare di fretta" gli sussurrò leccando il petto e Sergej grugnì quando in realtà avrebbe voluto urlargli di muoversi. Come ci sono finito in questa situazione? si chiese portando la testa all'indietro e alzando ancora il bacino. Voleva sentirlo là, magari la bocca, le labbra, come sarebbe stato?
Daniel lo accontentò... in parte. Invece che con la bocca scese con le mani, gli slacciò il pantalone abbassandolo abbastanza quanto serviva e poi gli prese l'erezione tra le dita.
Appena lo toccò Sergej sospirò di sollievo e quando mosse il palmo in una carezza sentì che era lì lì per godere. No, non poteva, non ora. Guardò l'altro, era divertito, eccitato, il volto sereno e si chiese ancora come fossero le sue labbra, fu un pensiero veloce perché la mano di Daniel abbandonò la sua intimità. Sergej protestò borbottando qualcosa di incomprensibile, ma l'uomo se ne fregò spogliandosi a sua volta. Sergej sgranò gli occhi vedendo il suo pene, era grosso e inaspettatamente invitante. Non era mai stato attratto dal sesso maschile, eppure adesso volevo toccarlo.
Neanche lo avesse letto nel pensiero Daniel gli prese la mano e gliela portò lì, mentre al contempo lui riprese quello che aveva interrotto. I due cominciarono ad accarezzarsi a vicenda e ad eccitarsi sempre di più. Per lo sforzo di resistere quanto più a lungo, Sergej sentiva il cuore pompare come un treno e il sudore scivolare sulla fronte. Al tempo stesso anche Daniel sembrava al limite.
Il capo gli si avvicinò al volto, senza staccare la mano, e lo guardò dritto negli occhi. Entrambi si fissarono dandosi piacere a vicenda e fu una cosa spettacolare. Daniel gli baciò la bocca sulla cravatta, Sergej non capì nulla e quando l'uomo gli sussurrò: "Le basi..." esplose in un senso di piacere eterno che subito fu seguito a ruota dal suo nuovo compagno di letto.
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È stato un colpo di fulmine
RomanceTu credi nell'amore a prima vista? Daniel non ci crede affatto eppure qualcosa sta per cambiare quando incontra Sergej.