come delicata presenza

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Luigi aveva dominato il palcoscenico. Il pubblico era in estasi e il cantante sul palco finalmente era riuscito a sprigionare la sua reale essenza, senza più inibizioni, senza filtri.

Nonostante fosse un artista emergente non aveva affatto sfigurato tra i big del panorama musicale.
Luigi era destinato a brillare e questo Carola lo sa: vedendolo sul palco ne aveva avuto la conferma, lampante. L'aveva sbirciato per tutto il tempo della performance, come delicata e confortevole presenza, seguendo il live, confinata dietro le quinte, 'ché quando Luigi l'aveva invitata, impulsivamente, non aveva realizzato che sarebbero stati colti da occhi indiscreti e lingue biforcute.

L'incontro tra i due non sarebbe stato una semplice reunion agli occhi dei fan e di questo ne erano consapevoli, fin troppo.
Avevano bisogno dei loro spazi, di una bolla di silenzio incontaminata, lontani dalla malizia e dalle parole aguzze, non necessarie, pronte a scoppiare la bolla, parole che stridevano con la purezza del loro rapporto.

"Allora, che ne pensi?", si toglie gli occhiali e con lo stesso fare ammiccante che aveva sfoggiato sul palcoscenico, entra in camerino.

"Gigi, sei stato incredibile, la voce del pubblico ti sovrastava, avevi gli occhi pieni di luce, eri così a tuo agio. Li hai stregati tutti".

"E a te? Ti ho stregato Ca'?"
Non l'aveva mai chiamata così, un nomignolo tenero che sapeva di intimità. Un'intimità che però non gli apparteneva. Non ancora.

Carola non gli risponde, si alza dalla sedia e gli va incontro.
L'avrebbe voluto stringere a sé, ripetergli fino a estenuarlo quanto splendesse, quanto l'avesse emozionata, quanto si fosse innamorata di lui e della sua devozione all'arte. Si pizzica la lingua, lasciandola schioccare sul palato, ricordando in tempo a se stessa, la freddezza stoica che si era ripromessa.

"Tanta l'emozione che hai perso la lingua, eh?". Luigi si lascia scappare, da quella bocca che Carola avrebbe voluto tanto tappare, parole sporcate di audace sensualità e in preda ancora all'adrenalina, le prende il braccio e la porta fuori con sé, nel momento in cui il nome di Malinconia fa capolino, fastidiosamente, sullo schermo, come un grillo stridulo e martellante.

"Ascoltami Carola, mi assenterò per poco. Devo raggiungere Alex a Ostia per il suo compleanno. Ti posso lasciare con la certezza che non mi sfuggirai via, no?"

Un sorrisetto ironico si dipinge sul volto della ragazza.                         
"Io sono una donna molto impegnata mio caro Luigino, do you know that? Non ti assicuro nulla".
Lo fissa dritta negli occhi, con fare deciso, senza quell'insicurezza a velarle gli occhi.

Luigi ricambia lo sguardo con sorriso sognante e si lascia scappare una risata soffice: questa volta avrebbe fatto di tutto pur di custodire la purezza e naturalezza del loro rapporto, pur di avere la consapevolezza di ritrovarla. Sempre.

"Quando si incontra la persona giusta, lo capisci subito. Non riesci a smettere di pensarla. Diventa la tua migliore amica, la tua anima gemella. Sei impaziente di trascorrere la vita con lei. Niente e nessuno regge il confronto." [How i met your mother, 7×10,]

Sì, Luigi era impaziente.

Come non lo era mai stato in vita sua.





° ° °
Scusate il ritardo e la brevità del capitolo (transitorio): sono alle prese con la maturità. Che ne pensate, vi sta piacendo la storia?

InesorabilmenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora