otto

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Tornata a casa, mi metto il mio amato pigiama e mi infilo sotto le coperte. Mi addormento subito.

Sono le dieci del mattino, e direi che è proprio l'ora di prepararsi per andare a fare un giro con  Alessandra, la mia amica.

Mi vesto con un semplice jeans normalissimo e un top abbastanza scollato azzurro.Metto una collana argento e le scarpe. Infine prendo la borsa bianca con la catenella argento ed esco.

Ci incontriamo davanti a una gelateria e ci salutiamo, abbracciandoci.

«Andiamo?» mi domanda e caccio un'urletto di felicità dicendo un si.

Camminiamo, parlando del più e del meno per la piazza. Da quant'era che non la vedevo? 2 anni? Probabile, molto probabile.

Camminando mi guardò intorno: non frequento molto spesso questa piazza, quindi tutta novità e curiosità.

Guardando un locale di ragazzi, da lontana noto un ragazzo alto, davvero molto familiare e da lì capisco: Vieri il solo e unico.

Sarebbe stato bello incontrarlo qui, se non fosse che si sta baciando una ragazza mora.

Mi blocco in metto alla piazza e continuo a fissarli.

«Ehy, che succede? Tutto bene?» mi domanda Alessandra guardandomi.

Li guardo ancora: Vieri sti stacca dal bacio passionale e le sussurra qualcosa all'orecchio e lei, se la ride mentre lui la prende per mano e vanno nel locale, insieme.

E io so' per fare cosa.

«Giulia! Che succede?» batte le mani Alessandra per prendere la mia attenzione e riuscendoci gli dico un 'no' secco.

«Non mi va di parlarne ora..» dico e continuiamo per la nostra strada.

A fine serata, mi risaluto con Alessandra sempre alla stessa gelateria e prendiamo entrambe strade diverse.

Mentre percorro ancora metà della piazza per tornare a casa, si sentono solo voci dei ragazzi di quel locale. Tranne uno: rumore di passi.

Per ansia, cammino a passo veloce per arrivare il prima possibile ma quel rumore mi raggiunge e mi ferma prendendomi per i capelli.

«Dove cazzo vai con sta roba? Ti si vedono le tette e il culo, il jeans è troppo stretto» mi dice proprio lui.

«E tu che ti baci e scopi un'altra ragazza?» urlo e lui mi guarda.

Non parla più mi guarda e basta mentre so tiene proprio quello, laggiù.

«Sei ubriaco..?» domando finalmente.

«Per chi ti sei vestita così?» mi domanda guardandomi con degli occhi bellissimi ma fatti.

«Non ti importa, rivai da loro» dico.

«Per chi ti sei vestita cosi.» mi dice avvicinandosi a me, mettendo una mano salda sul collo, che però sembra abbia paura di farmi male.

«Una mia amica, e tu perché ti sei baciato e scopato quella ragazza?» ribatto.

«Perché avevo voglia» non rispondo.

Prende la mia mano e la appoggia dove c'era prima la sua: sul cavallo dei suoi pantaloni.

«Però ora è tutto tuo» levo subito la mano e lo guardo.

«Che schifo che mi fai» dico girandomi e iniziando a camminare per raggiungere la solita destinazione.

Mi blocca per il polso e mi bacia. Infine mi prende delicatamente in braccio e va' verso il locale dove si trovava prima.

Saliamo le scale e arriviamo nei bagni di quel locale di ubriachi. Chiude la porta a chiave e mi appoggia sul lavandino.

Mi toglie i jeans e il top, infine abbassa anche i suoi di pantaloni e i boxer, ci sputa sopra e entra immediatamente.

Mi sbatte sul lavandino e prende un ritmo di velocità allucinante tanto che stringo gli occhi in cerca di sollievo. Non sono abituata alla sua grandezza. Ansimo insieme a lui mentre va un po' più forte. Il suo bacino va avanti e indietro come vagoni di un treno alla velocità della luce.

Apre il rubinetto dell'acqua e ne prende un po' sulla mano e la 'spalma' sul mio seno.

«Merda» viene dicendo ciò, spruzzandomi del suo liquido per tutto il corpo. Infine vengo anche io, sulla sua intimità. Che prende in mano, di conseguenza si sporca le mani di me e se le lecca.

Mi bacia e mi riveste dopo avermi pulito almeno un po'.

Uscendo dal locale ci baciamo ancora, e ancora e ancora.

Arriviamo a casa mia e ci mettiamo nel letto e dormiamo, stranamente abbracciati, io girata che appoggio sulla sua schiena mentre lui mi fa delle dolci carezze.

«Nessuno ti può avere, tranne me» dice in maniera possessiva.

«Questo allora vale anche per te, però..»

«No, Giulia. Io non ti amo, ora dormi» dice questo e si gira dal lato opposto.

E siamo di nuovo da capo.
Merda.



-Spazio autrice

Già, ecco a voi un'altro capitolo in un giorno solo🫶🏻. Spero vi piaccia. Al prossimo!

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