dieci

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Arriviamo al ristorante, ci fanno sedere al tavolo portandoci il menù per ordinare.

Mi guardo in torno: è un ristorante di solo lusso, enorme forse ha due piani.

«Che coglioni il tuo ex» dice Vieri guardandomi male. E sussurando «Bastardo».

Stando un po' insieme a Vieri, ho capito che la sua pazienza è davvero poca.

Prende il telefono e se lo accende davanti a me.

Io resto a guardare il locale enorme.

Scorre il dito suo post di instagram, per quanto il tavolo è piccolo, visto che è a cerchio riesco a vedere pure cose vede, bene. O forse no. Perché ci sono solo ragazze col culo di fuori.

Appena distolgo lo sguardo dal suo telefono, per guardare altro, sento arrivare una notifica proprio per lui. Corro a rimettere lo sguardo e noto che scrive a una certa Vittoria.

'Non sai quanto mi sto toccando pensando a te..' dice il messaggio e lui risponde con un 'La prossima volta ti scopo fortissimo', guardo i messaggi con una faccia disgustata. Ovviamente guardo lui che nello stesso momento, posa il telefono sul tavolo e mi guarda. Con degli occhi freddi.

«Credo di voler andare» dico alzandomi e prendendo la borsa. Si alza e mi segue con lo sguardo dicendomi «ma dove cazzo vai?».

Dicendo ciò alza la voce e tutti si girano verso di noi. Che prendiamo posto nello show.

«Va' da lei, cazzo!» dico ribattendo a tono.
Aumentando la sua rabbia.

«Che schifo di troia» dice buttando a terra un bicchiere e uscendo per primo dal locale.

Guardo tutto e tutti con le lacrime agli occhi, scoppiando a piangere davanti a loro.

Una signora mi si avvicina e mi da un fazzoletto, mentre mi mette la mano dietro la schiena.

La ringrazio e vado a casa, sola e a piedi.

Lasciata sola da un ragazzo, che per via della sua scarsa pazienza ha fatto la quarta figura di merda.

Mi strucco velocemente, prendendo una salvietta struccante. Mi lavo i denti e pettino i capelli. Poi vado in camera da letto e mi infilo il pigiama e mi metto a letto.

Prendo il telefono e scorro il dito sullo schermo, facendo un movimento da sinistra a destra e poi su e giù, per scorrere le storie e i post su instagram.

Esattamente alle 1:03 mi arriva una chiamata: Vieri. Tentenno un po' se risponde o no, ma la curiosità di sapere per quale motivo mi stia chiamando mi uccide, perciò: rispondo.

'Che ti serve?' domando fredda.

'Il tuo culo..' mi dice con voce strana e disorientata.

'Che cazzo dici, deficente' rispondo.

'Segandomi, penso a te' mi dice e mi lascia spiazzata.

'Dove sei?'

'In bagno di una..' mi dice e si ferma poi lo sento: un bacio.

'Con chi sei e dove sei!' urlo.

'Nel bagno di una discoteca, con una puttana'

'Perché lo fai?' domando, e la mia voce mi tradisce perché si capisce che sto piangendo.

'Cazzo, però immaginare che lo stai succhiando tu, mi potrebbe far venire dieci volte' dice e poi geme rumorosamente.

'Vieni da me?' domando d'un tratto.

'Aspettami' dice e poi chiude la chiamata.

Dopo un po' sento bussare alla porta e vado verso essa. La apro e lo vedo: ha gli occhi rossi e ride come un maniaco.

«Sei ubriaco?» fa cenno di si con la testa e poi si butta addosso a me, portandomi sul letto e mi bacia.

«Scopami Giulia, scopami..» dice affannosamente tra un bacio e un'altro.

Lo spoglio, scordandomi di ciò che ha fatto e cercando di puntare sul momento.

Mi tolgo i pantaloni, facendolo stendere nudo sotto di me, e mi alzo la maglietta fino al seno.

Mi metto in mezzo alle sue gambe e lo prendo in bocca. Mi metto sul di lui e mi spingo in avanti e indietro, facendo gemere sia me, sia lui.

«Merda.. Ti..» comincia tra un'affanno e l'altro.

Mi prende dall'interno coscia e mi fa mettere seduta sui talloni, aumentando la velocità.

«Amo..» dice passandosi una mano su tutto il volto, togliendosi da dentro di me e venendomi sopra. E io resto stupita di ciò che mi ha appena detto.

«Ridillo..» gli dico con fare affannoso.

«Cazzo, vengo così solo con te» dice sussurando.

«Così, come?» chiedo stanca.

«Beatamente» dice toccandosi su e giù velocemente.

Mi piego e lo bacio, mente lui porta una mano sul mio seno destro e lo palpa possessivamente.


Ci svegliamo, uno accanto all'altro ancora sporchi di ieri.

«Che figura di merda che mi hai fatto fare ieri» urla, già alzato dal letto ancora nudo.

«Smettila» dico guardandola.

«Ma succhia troia» dice andando i bagno.

E io non posso che urlargli ciò che mi di ha detto ieri.

«Ma ti pare che ero serio, ero fatto Giulia, ero fatto cazzo» mi urla, facendo pulsare la vena che ha sulla tempia.

Non rispondo, lo guardo e basta mentre al mio telefono chiama Marco, un mio amico.

Guarda il mio telefono e corre a prenderlo, prima che possa farlo io.

'Che cazzo vuoi' risponde Vieri.

'C'è Giulia?'

'No, Giulia non vuole un cazzo da te'

Stacca la chiamata e io scendo dal letto, mettendogli le mani al petto per farlo calmare.

«Per favore, calmati» mi alzo sulle punte e lo bacio con tutto l'amore che ho nelle vene.

E lui chiede accesso, per incrociare le nostre lingue e iniziare un bacio, che mai scorderò.

SconosciutiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora