Sono passati due giorni direi che bastano per farlo rodere nell'attesa.
Mi presento sfacciatamente alla Jeon Corporation all'indirizzo del biglietto da visita trovato nel suo portafoglio.
Non lo avviso nemmeno meglio coglierlo di sorpresa.
Mi bloccano già all'entrata, i miei jeans stracciati sulle ginocchia, la mia maglietta a righe e la borsa a tracolla non fanno certo una bella impressione.
-voglio vedere il sig. Jeon.
Dico risoluto
-riceve solo su appuntamento.
Mi risponde piccato l'uscere...un bestione insulso.
-Io credo sia meglio per te se mi annunci... se non vuoi passare un guaio ci tiene davvero tanto ad incontrarmi.
Lo minaccio, mi diverte mettere in difficoltà quelli più grossi di me soprattutto quando sono in un ambiente pubblico e non possono reagire.
Lo vedo a disagio è insicuro ha paura di sbagliare. E' proprio stupido. Metto le mani sui fianchi facendogli capire che non ho paura di lui.
Allora mi guarda serio e mi dice.
-aspetta qui... Non fare un passo sennò ti ritrovi in strada.
È va alla reception ad accertarsi di non fare una cazzata mandandomi via... Un minuto più tardi torna da me.
-entra... Tieni questo badge da ospite.
Prendi l'ascensore e vai al 21mo piano ti attende il segretario del sig Jeon.
-grazie
Gli dico mettendomi al collo il badge e strizzandogli un occhio.
Certo che Jeon se la passa bene è tutto suo. Devo capire che rapporto ha con Tae e sfruttarlo a mio vantaggio, chissà forse è la volta buona che mi sistemo e i miei problemi economici magari finiranno.
Finché lui non sa dov'è, Tae è al sicuro... O quasi perché il carcere non è che lo sia poi tanto.
Quando mi si aprono le porte trovo un ragazzo molto elegante in completo scuro che mi sorride.
-prego il sig. Jeon la sta attendendo.
Mi dice frettoloso.
-Come ti chiami?
-Jin signorino.
-Jin devo pisciare c'è un bagno qui?
Mi guarda scioccato non è abituato a far aspettare Jeon né ai miei modi.
-deve proprio?
-devo proprio.
Qualche minuto mi serve tanto per fare innervosire Jeon.
Faccio pipi' ma non so come mi si stacca la cordella del badge e mi finisce nel cesso. Provo a tirarla su con lo scovolino ma ci rinuncio... È irrimediabilmente inutilizzabile.
Quando esco per fortuna Jin non se ne accorge.
Mi fa strada su un lungo corridoio dove alla fine c'è una grande porta a due ante decisamente imponente in legno di mogano.
Quando entriamo lo vedo subito è alla sua scrivania maestosa tanto quanto lui.
Non alza nemmeno il volto per salutarmi.
-siediti. Eh Jin resta per cortesia.
Mi siedo un po' imbarazzato perché la poltrona è alta e i miei piedi ciondolano vedo che lo nota anche Jin.
-come conosci Tae?
-siamo amici.
Rispondo sincero.
-e tu come lo conosci.
-è il mio fratellastro. Mio padre ha avuto 3 mogli, io sono figlio della prima, Tae della seconda... La terza per fortuna era sterile. Le nostre madri sono morte entrambi. Tae non sopportava la terza e se ne è andato. Ora mio padre è morto lei si è risposata e io sto cercando Tae perché condivida con me il peso dell'impero lasciato da nostro padre... Ma quell'incosciente mi sfugge.
-forse non vuole avere a che fare con te.
-questo è poco importante deve prendersi le sue responsabilità come ho fatto io. Ma torniamo a noi. Volevo conoscerti meglio...ho fatto rintracciare la chiamata di ieri sera. Ora so come ti chiami. Jimin... con uno stupido cognome comune Park.
Dato che c'ero ho fatto dare a Jin una controllata sulla tua persona.
-2 furti come borseggiatore signore.
Commenta pronto Jin.
-3 con questo...
Correggo io irrispettoso.
Jeon guarda Jin sollevando un sopracciglio infastidito dall'inesattezza.
Ma poi continua...
-per il furto del portafoglio e del telefono se ti denuncio rischi dai 6 agli 8 anni. Questo è quello che si becchera' il tuo amico Yoongi.
Improvvisamente mi rendo conto di aver fatto una cazzata, di essermi cacciato in un vespaio dal quale ne uscirò malconcio... Jungkook mi mordera', mi mastichera', e mi sputera' fuori come un rifiuto.
-dammi il telefono e il portafoglio.
Mi dice con voce grave fissandomi intensamente.
Apro la mia folkloristica borsa a tracolla e glieli poggio sulla scrivania.
-Jimin... Se pensavi di giocare con me hai fatto male i tuoi calcoli. Dove stai ora...? Intendo dove vivi?
-dalla mia ex... A casa non ci posso tornare.
Ho la sensazione che quando ho detto la parola ex Jeon abbia cambiato espressione.
-se collaborerai con me e mi dirai dov'è Tae, io aiuterò Yoongi e non accusero' te di furto.
-e come faccio io a sapere che non vuoi fare male a Tae e manterrai la parola con me?
-non hai scelta. Ci metto un secondo a chiamare la polizia, Jin testimoniera' in mio favore.
Ci penso un attimo...
-ok... Ok...
-bene vedo che sei ragioneve. Jin accompagnalo alla villa.
-dove?
La mia domanda esce quasi come un urlo.
-non penserai di essere libero?Di poter far la tua vita normalmente.
Oggi tra l'altro mi serviva un numero che ho solo su questo telefono mi ha fatto perdere un sacco di soldi... Oltre tutto mi sei pure debitore... Vedremo come fare per aiutarti a sdebitarti.
-Accompagnalo.
-JK è sequestro di persona
Gli dico tentando il tentabile.
-Mio zio Aijin è uno dei giudici penali più importanti della Corea .... solo per tua informazione
Basta chiacchiere mi stai annoiando.Un'ora più tardi...
È a casa mia non ci posso credere. L'oggetto del mio desiderio è a casa mia.
È inoltre mi dirà dov' è Tae..
Voglio essere libero nelle prossime ore.
-Lisa... Stasera ci vai sola da Lilly e Yoon non vengo. Ho lavorato tutto il giorno ho bisogno di staccare, ci vediamo lunedì sera al concerto a teatro. Questo weekend ho bisogno di recuperare le mie energie.Prendo il corridoio per andare all'ascensore ma improvvisamente mi rendo conto di non aver pisciato in tutto il pomeriggio. Entro in quello dei dipendenti che è a portata. Quando alzo la tavoletta vedo un badge con la cordella blu che galleggia sul fondo...
Prendo lo scovolino per capire chi è quell'idiota che l'ha gettato lì dentro.
"Ospite" : Park Jimin"
Non posso che riderci su... Pensando che mi divertirò sicuramente con quella piccola peste.
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La scelta
FanfictionJimin è un delinquentello sbandato, una sera con Yoongi il suo coinquilino si intrufola in un evento mondano in un centro congressi, l'unico scopo doveva essere cenare al buffet previsto per quella sera. Ma poi non resistono e derubano i presenti. Y...