5.Non ti lascerò Andare

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La cena è breve e leggera, sarà che sono nervoso per le sue parole ma avrei mangiato di più.
I due camerieri si avvicendano per servirci.
Il dolce lo porta direttamente la cuoca.
-Marion era tutto buonissimo questa sera.
-grazie signore, spero gradiate anche il dolce, è al cioccolato con crema di fragole.
-il signorino si ferma domani?
Se me lo confermate preparerò una colazione speciale.
-Jimin si ferma a lungo Marion.

La frase di JK mi fa scendere un brivido lungo la schiena.
Più tardi mentre saliamo le scale tento di girare verso la mia stanza ma vengo preso per la vita e invitato bruscamente a proseguire e a salire ancora verso la sua.
Appena arriviamo davanti alla sua porta sento il suo respiro nei mie capelli e un suo braccio cingermi da dietro.
-sei così maledettamente eccitante Jiminshi. Stai con me stanotte.
Quelle parole mi accendono tento di girarmi ma vengo sospinto dentro la stanza.
Non accende la luce e la camera è illuminata soltanto dalle lucette di emergenza e dalla luce proveniente dal grande acquario presente.
-bello quello!
Dico indicandolo stupidamente cercando di deviare inutilmente la sua attenzione.
Ma non ottengo risposta.
Mi bacia la nuca provocandomi dei brividi lungo tutta la schiena. Mentre mi cinge la vita, una delle sue mani mi tocca eccitandomi.
-mmmmhhh
Mugolo piano è maledettamente bravo.
-ti piace Jiminshi....?
-Si.
-e allora spogliati... Fallo per me... Voglio guardare.
-io non...
-tu non... Cosa? Non dirmi che è la tua prima volta.
-ovviamente no...
-fai quello che ti ho chiesto.
JK si siede sul letto a gambe divaricate appoggiandosi per le mani mettendo in mostra per me quanto può offrirmi pronto a godersi lo spettacolo .
Si lecca le labbra invitandomi ad ubbidire con un gesto del capo.
Sbottono lentamente la mia camicia lasciandola scivolare a terra.
So che le mie guance sono diventate rosse...le sento sono in fiamme.
Sfilo le scarpe e i calzini spingendoli di lato.
-odio le scarpe da ginnastica Jiminshi... Da bravo togliti anche il resto.
Mentre mi slaccio i pantaloni vedo la sua mano che tocca il suo sesso si sta eccitando. Resto in boxer con visibile rigonfiamento a disagio
-togli anche quelli.
Mi ordina spazientito.
-e vieni qui.
Mi avvicino mettendomi fra le sue gambe.
Avvicina il volto strusciandolo sul mio addome sento la sua barba graffiarmi la pelle e le sue mani strizzarmi le natiche.
-sei bellissimo.... Tu non puoi saperlo.... Ma io...Era tempo... Cercavo proprio qualcuno come te... Quando ti ho visto ho creduto di sognare...
Posso farti stare bene Jimin.
Lasciami fare e non te ne pentirai.
Detto questo con una mano prende il mio sesso ormai eccitato portandolo alla sua bocca.
È un attimo e sono in paradiso... Ci sa fare davvero.
È estremamente sensuale vedere la sua massa di capelli neri muoversi a ritmo mentre mi tortura le natiche e mentre una sua mano trova la mia apertura infilando un dito senza indugi.
Sono un disastro un insieme di mugolii repressi. Non capisco più nulla e sono scioccato quando in un attimo mi getta sul letto girando i e sovrastandomi con il suo peso e penetrandomi senza tanti complimenti, i miei polsi sono bloccati e il mio viso è schiacciato sul letto.
Tento di liberarmi ma è più forte sono una sua preda alla quale prima ha dato un contentino, mi sbatte forte davvero non me l'aspettavo viste le premesse, credevo sarebbe stato un po' più delicato.
Tocca anche me ed insieme raggiungiamo il piacere. Poi mi resta addosso sento il contatto del suo petto con la mia schiena.
Mi morde giocosamente una spalla.
-scusa... Sono un animale... Mi piacciono il tuo odore e il tuo sapore...mi fanno impazzire.
Ed io... Io ti piaccio almeno un po'?
-sei troppo brusco...e grosso... Mi hai fatto male.
Gli rispondo permaloso.
Si stringe a me noncurante della mia lamentela..

Più tardi....
-dov'è Tae?
Mi chiede improvvisamente.
Non so se faccio bene a dirlo...
-in carcere, l'hanno preso dopo un furto.
-qui a Seul?
-no... A Busan. Non gli farai del male vero?
-no è mio fratello non gliene farò
Come non ne farò a te... ma non ti lascerò andare lo sai vero?
Non commento ma una cosa è certa alla prima occasione penderò il volo come sempre nessuno può chiudermi in una gabbia...nessuno.

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