Sono qui fuori davanti alla sua porta suonando... Battendoci i pugni finché apre lasciandomi senza fiato.
Eccolo ... È Jimin che desidero. Ha un viso stravolto, gli occhi rossi di pianto una maglietta vecchia di quelle consolatorie quelle che si mettono quando si ha bisogno di essere noi stessi e di lasciare il mondo fuori, quando abbiamo bisogno di stare soli piangerci addosso... consolarci.
-cosa vuoi ancora?
Dice tirando su rumorosamente il naso e asciugandoselo con una manica.
-che tu sia maledetto... E te che voglio.
Gli dico spingendolo dentro.
Ma la reazione che mi aspetto non arriva... Si scatena una piccola furia che mi tempesta il petto di pugni cerca anche di mordermi.
Gli blocco i polsi...
Dicendogli solo...
-calmati... Sono qui per te... Per noi...
e scivoliamo a terra sul tappeto del suo piccolo ingresso. Con un piede chiudo la porta.
Raggiungo la sua bocca baciandolo voracemente per poi abbandonarla e riempirgli il viso di baci.
Non parliamo, non ce n'è bisogno.
Gli sfilo la maglietta mentre lui intrufola le mani sotto la mia camicia, sono così eccitato che non resisterò ancora per molto.
Gli sbottono bruscamente i pantaloni.
sussurrandogli nell'orecchio.
-sto impazzendo ti prego...mi sei mancato da morire... Nessuno è come te... Nessuno...perdonami...
Scende giù per il mio corpo prendomelo in bocca, leccandolo e succhiandolo come sa che mi piace.
Jimin mi ha preso l'anima e non lo sa.
Quando sono quasi al limite chiedo il permesso... Come non ho fatto mai...
-posso...
Annuisce alzandosi ed aprendo un cassetto tirando fuori il necessario... Un minuto dopo sono in paradiso, spingo dentro di lui mentre i suoi gemiti si accompagnano ai miei movimenti, la sua pelle lucida calda madida di sudore scorre sotto le mie dita. Tocco anche lui eccitandolo ed arriviamo al culmine insieme.
Più tardi lo prendo in braccio portandolo nella sua camera da letto.
Me lo riprendo con la dovuta lentezza venerando quella bocca, quel viso... Quel corpo che tanto hanno ossessionato la mia mente per due anni.
È una notte bellissima dove non ci sono parole ma fatti. Dimostrazioni continue di quanto ci siamo mancati l'uno con l'altro.
Ma il mattino arriva... Certe mattine non dovrebbero mai arrivare...
-lo sai che parto lunedì per Parigi?
Inizia a dire lui.
-tu non vai da nessuna parte...
Rispondo senza pensare io.
Ed è un attimo e torniamo a due anni fa... Una brutta discussione... Ci manchiamo di rispetto ripetutamente come ai vecchi tempi.
Risultato me ne vado sbattendo la porta.Lunedì mattina sono in ufficio sono così teso e arrabbiato che maltratto tutti.
-datti una calmata...
Mi rimprovera Tae.
-a che ora partiva?
-Alle 10.15.
Rispondo brusco.
Entra la segretaria e con noncuranza ci informa...
-sembra che ci sia un casino in aeroporto un aereo non ha eseguito bene il decollo e il pilota non ha potuto che planare su un deposito bagagli. Ci sono feriti...
-dov'era diretto il volo...
Chiedo sudando freddo.
-Parigi...
È quello delle 10.15 che di solito prenoto per Jin quando va trovare suo padre.
Mollo tutto e corro via con al seguito Tae.
Mentre Tae guida non mi rendo conto di avere il viso rigato da lacrime di preoccupazione.
-JK stai calmo... Hanno parlato di feriti... Non morti...
Entrando in aeroporto chiediamo e cerchiamo di avvicinarci a uno dei punti di imbarco...
Quando sento una voce.
-cosa ci fai qui?
Mi giro ed è lui...
Guarda il mio viso bagnato dal pianto.
E mi fa un mezzo sorriso
-non ci sono salito... Ci stavo troppo male sapendo che tu non volevi che andassi...
Posso rinunciare... Pur di non perderti di nuovo...
E quel nodo che ho nel cuore si allenta sento che affronteremo tutto pur di stare insieme...non sarà un compromesso... Sarà un rispettarsi...amarsi.
Ci abbracciamo stretti... Stretti...
Sussurrandoci ripetutamente il nostro amore... Mentre sento una manina veloce che mi sfila il portafoglio... E la voce più dolce del mondo chiedermi...
-hai spiccioli? Perché ho sete.
The endRipubblicata anche questa.
È una delle mie preferite, amo i rapporti burrascosi (non violenti eh) quelli pieni di sentimento che ti fanno battere il cuore nelle storie.
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La scelta
FanfictionJimin è un delinquentello sbandato, una sera con Yoongi il suo coinquilino si intrufola in un evento mondano in un centro congressi, l'unico scopo doveva essere cenare al buffet previsto per quella sera. Ma poi non resistono e derubano i presenti. Y...