42. Three Months Later

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POV RUBY

Grazie a mio fratello che ci aveva procurato dei documenti falsi per uscire dal paese, siamo riusciti a mettere piede nella madrepatria di Jackson, Hong Kong.
Quest'ultimo ci aveva spiegato che appena atterrati, a riceverci ci sarebbero stati dei suoi vecchi amici.

- Jackson dove minchia sono i tuoi cavolo di amici?! - Jennie eonnie si stava lamentando
- Tra poco sono qui ti ho detto ... - risponde lui

*Eccoli che ricominciano ... mi ero totalmente scordata del loro continuo bisticciare*

- JACKSON! -

In lontananza sentiamo qualcuno chiamare Jackson che si gira di scatto non appena sente il suo nome e come nei film romantici inizia a correre verso il ragazzo che lo aveva chiamato per poi scontrarsi in un abbraccio.

- Carino il tipetto! - bisbiglia Jennie
- Eonnie! - ridacchio alla sua frase

Raggiungiamo i due ragazzi che non si erano ancora staccati dall'abbraccio.

'Colpo di stosse' - Ehem! -

I due ragazzi ci guardano per poi guardarsi fra di loro e staccarsi immediatamente imbarazzati.

- Ehm, loro sono Jennie e Ruby ... - ci presenta al ragazzo - Ragazze lui è Lucas ... ma dov'è Kun? - chiede poi confuso
- Ci sta aspettando in macchina visto che non trovavamo parcheggio per questo abbiamo fatto tardi e in teoria ora dovremmo sbrigarci - risponde

*Sa parlare coreano?*

- Amico il tuo coreano è migliorato un sacco! - - - Grazie amico mio ... Allora andiamo in macchina ? -
Jackson prende il suo zaino enorme e insieme a Lucas si incamminano verso l'uscita senza aspettarci

*Che gentiluomini che sono*

- Ci ha dimenticate - dico a Jennie riferendomi a Jackson

Uscite fuori dall'aeroporto, seguiamo i due ragazzi che si stavano dirigendo verso un suv nero appostato con le 4 frecce accese.

- Jackson! - sentiamo di nuovo qualcuno gridare

Guardiamo in quella direzione dove notiamo un ragazzo molto alto.

*Carino*

- Pure questo è carino .. ma son tutti carini questi di qui? - sputa il rospo la ragazza aggrappata al mio braccio e io mi metto a ridere
- Lo sono perchè sono miei amici - e in un batter d'occhio Jackson si mette a correre verso il ragazzo alto e lo abbraccia come aveva fatto con Lucas.
Nel frattempo Jennie ed io raggiungiamo Lucas che aveva aperto il porta bagagli della macchina per poter appoggiare le nostre cose.

- Come mai sai parlare coreano? - chiedo al ragazzo che poi prende un pacchetto di sigarette e se ne accende una
- Sono stato spesso in Corea a trovare Jackson e altri amici - risponde porgendomi il pacchetto di sigarette per offrirmene una ma rifiuto
- Io si grazie ... - dice Jennie eonnie

*Giusto giusto aveva ricominciato*

- Hey ragazze venite che vi presento l'altro! - ci chiama Jackson - Allora lui invece è Kun e loro sono Ruby e Jennie -
- Anche tu parli coreano? - chiede Jennie
- Si ma quel poco con cui riesco a comunicare - e sorride

Aspettiamo poi che Lucas e Jennie finiscono di fumarsi le loro sigarette e saliamo tutti in macchina.

POV JUNGKOOK

Passati tre mesi dalla morte della figlia di Park Daniel non era cambiato nulla se non che ci fosse in giro la voce che eravamo stati noi. Ci era stata attribuita di nuovo la mano d'opera della morte di uno dei Park come molto tempo fa. Ovviamente eravamo passati oltre anche se, avevo fatto una scoperta che tenni tutto per me.
A quanto pare il secondo elicottero apparteneva a Jinyoung quindi pensai che poteva benissimo essere stato lui ad aver fatto fuori la sorella per evitare che potesse scavalcarlo nel prendere le redini della loro organizzazione al posto del padre. Di una cosa era certo, si era scatenataa una guerra interna e avevo intenzione di scoprire la ragione di essa.

- Jungkook capisco che tu voglia sapere la causa ma non ci pensare più ormai sono passati mesi e poi perchè ti interessa così tanto? - mi rimprovera Namjoon hyung
- Hyung ma sono l'unico che trova qualcosa di strano in tutta questa faccenda? - gli dico
- No peró ... - decido di interromperlo
- Non trovi che sia la fotocopia esatta della morte di Park Nara ... la moglie? - lo guardo riflettere
- In effetti si ma adesso queste persone non ci sono più e abbiamo altri problemi da risolvere Jungkook quindi lascia perdere per un attimo questo tuo ... non so neanche come chiamarlo ... e ritorna a fare il leader della squadra -

Mi ero perso un pochino in quest'ultimo periodo, con il fatto che eravamo riusciti a scoprire la vera identità di 'Ruby' e poteva essere un punto a nostro favore per ricattare Park Daniel ma alla fine come è apparso, era scomparso in un batter d'occhio quell'opportunità.

- Allora prossima settimana come ben sappiamo tutti ci sará il raduno dei nuovi candidati per entrare a far parte della nostra organizzazione e saremo noi a valutare chi far entrare e chi no ... -
- Jungkook ci sei?! Stai ascoltando?! - e mi metto sull'attenti
- Sisi ci sono e si sto ascoltando ... vai avanti - rispondo
- Andiamo avanti - interrompe Namjoon hyung
- Quanti saranno i candidati? - chiede Taehyung
- Credo una decina ... o mi sbaglio? - parla Hobi hyung
- Nono non sbagli e solo 2 di loro saranno le nuove reclute -
- Io ancora non capisco perchè dobbiamo fare questa cosa?! - si lamenta come al solito Jimin hyung
- Jiminahh guarda che le persone non vivono in eterno -

POV RUBY

Essendoci stabiliti qui, in tre mesi ci eravamo trovati tutti un lavoro part time ed erano cambiate anche molte cose.
Un giorno, dopo aver finito un turno di lavoro passai davanti ad un salone di bellezza e decisi di cambiare colore dei miei capelli, dal nero al grigio-silver. Ed in soli tre mesi mi ero riempita il braccio sinistro con dei tatuaggi perchè Jackson mi aveva presentato il suo amico tatuatore di nome Christian (Yu) con il quale avevo iniziato a frequentarmi. Era un bel ragazzo, molto gentile e sopratutto riusciva a distogliere i pensieri negativi che mi tormentavano ma  poi ci ritrovammo ad essere soltanto scopamici.
*soltanto*
Avevo sempre avuto l'idea di fare l'amore per la prima volta con la persona di cui mi sarei innamorata follemente e invece le idee cambiano, ero diventata l'opposto di come ero sei mesi fa.
Fortunatamente Jennie non era riuscita a passarmi il vizio del fumo, anzi non mi piaceva proprio l'odore che emanava la sigaretta e sopratutto l'odore che si attaccava alle dita ed ai capelli.
Ma mentre mi succedeva tutto ció ero riuscita anche a trovare alcune informazioni sul mio vero padre. All'inizio le ricerche erano state alquanto difficili perchè non sapevo come e dove cominciare a cercare ma con l'aiuto degli altri sono quasi arrivata ad una conclusione ma l'ultimo step sarebbe stato dover ritornare a Busan.

Cinque giorni dopo

*e siamo di nuovo qui ... a dover prendere un volo che ci avrebbe riportato nella mia invece di madrepatria ... sempre se fossi nata lì*

Atterrati a Busan ci dirigiamo verso l'uscita dove ad aspettarci c'era un van nero che ci avrebbe portati alla villa che Jackson era riuscito a comprare qualche tempo fa.
Ripensandoci eravamo partiti in tre e ora invece siam tornati in cinque, con noi erano venuti anche Lucas e Kun perchè volevano aiutarmi ma sapevo che sotto sotto Jackson li aveva costretti a seguirlo. Ero molto grata a loro perchè ultimamente non avevo molte persone su cui contare e in poco tempo mi ero molto legata a loro. Questi due poveri ragazzi che si erano aggiunti a noi avrebbero avuto un compito molto delicato domani e nel mentre Jennie, Jackson ed io incontreremo un'informatore.

Siamo tornati ... e anche più forti di prima ...

*PARK DANIEL NON MI FAI PAURA E STAI PUR CERTO CHE NON TE LA CAVERAI COSÌ FACILMENTE QUINDI STAI ATTENTO*

JEON's MAFIA (J.JK) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora