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Dopo la volta dei ragazzi, che erano felici per loro e impazienti di diventare tutti zii, mancavano all'appello le due famiglie dei genitori.
Michele e Barbara avevano avuto la notizia il giorno dopo all'annuncio dei ragazzi ed erano tuttavia contenti per i due giovani, vedendo la loro gioia nell'esserlo. Avevano dovuto fare una riunione straordinaria per concordare gli eventi in concomitanza con la gravidanza di Sofia, ma essendo fan dell'organizzazione riuscirono ad incastrare tutto per bene.
Sofia e Gianluca uscirono a pranzo, la domenica dopo, un po' per staccare dalla vita quotidiana, un po' perché ora c'era sempre un pretesto per festeggiare.
Gianluca guidò fino alla loro trattoria preferita e ormai erano di casa. Il proprietario, che conosceva molto bene Gianluca, gli riservava sempre un posto e il tavolo migliore.
Come si poteva dire di no a Gianluca Ginoble de Il Volo?

"Vi posso portare una bottiglia di vino?" Chiese servizievole il cameriere con un sorriso gentile sul viso.
"Solo per me, grazie." Rispose prontamente Gianluca.
"Non vale. Dovresti farmi compagnia e fare il voto di non bere finché non nasce!" Si impuntò Sofia.
Perché lui sì e lei no?
"Mi dispiace, piccola." Commentò dispiaciuto, e lo era davvero.
"Ormai, mi dovrò abituare a troppi cambiamenti ma va bene così, sono felice comunque."
"Cosa speri che sia? Maschio o femmina?" Provò a domandare lui, mentre arrivavano le ordinazioni.
"Sinceramente preferirei un maschietto, ma alla fine mi va bene uguale, l'importante è che stia bene."
"Davvero? Io invece preferirei una femmina, sono più coccolose."
Sofia sorrise. "Non ci sono ancora entrata nell'ottica di mamma, sai? Mi fa ancora così strano!"
"Anche io. Sono elettrizzato però, ti dico la verità. Non vedo l'ora di formare la nostra famiglia."
"Dovrò essere pronta a tanti cambiamenti, dapprima i miei, il mio corpo cambierà. Le nostre abitudini, la nostra casa sarà invasa da un piccolo o piccola che ci riempirà i cuori di gioia e amore."
"Vorrei tanto spartirci i dolori e i cambiamenti che solo tu dovrai subire. Quindi, chiedimi ciò che vuoi e lo farò."
"Non ti chiederei niente ma una cosa che voglio è che non smetta mai di amarmi come fai ora, non smettere mai di corteggiarmi."
"Impossibile che succeda, sei così sexy..." decise di buttarla su quello lui. Voleva a tutti i costi che la sua ragazza si sentisse amata e desiderata sempre, anche in un momento di cambiamenti fisici per lei. Non sarebbe mai successo, l'avrebbe desiderata sempre, questa cosa non sarebbe mai cambiata.
Sofia abbassò lo sguardo, imbarazzata. "Gian... smettila."
"È solo la verità. Sei una bomba, non smetterò mai di desiderarti, mai."
"Se continui così, chiedo l'estintore, ti avviso." Scherzò lei.
Gianluca ridacchiò.
"Non ci posso credere che mi lascerai a secco per altri 5 mesi." Commentò Gianluca.
"Ma no, Gian, si può fare. La ginecologa ha detto che bisogna far stare bene il piccolo ma anche la mamma deve stare bene, e anche il papà."
"Mamma e papà..." ripeté lui, gustando ne il significato, poi si accese la lampadina. " A proposito di mamma e papà, facciamo quella chiamata dopo il dolce?"
"Sì, direi che è arrivato il momento. Tra poco, si noterà la pancia. Non possiamo rimandare di molto."
"Dici che la prenderanno bene?"
"Secondo me sì. I tuoi sicuramente, non vedevano l'ora di diventare nonni!" Lo rassicurò Sofia.
"E i tuoi?"
"Penso che saranno felici comunque per noi."
"Sei sicura? Tuo padre mi sembra sempre sull'ascia di guerra con me..."
"Ma non è vero. È stato solo all'inizio, doveva inquadrarti bene, era solo preoccupato per via della tua fama, ma ora ti vuole bene ed è felice per noi."
"Mah, speriamo." Disse lui, chiamando poi il cameriere per ordinare il dessert.

Dopo il pranzo rifocillante, decisero di passeggiare intorno alla tenuta del ristorante tra alberi e vasetti di fiori.
"Allora, operazione nonni." Gianluca prese il suo telefono e aprì l'applicazione di FaceTime: era arrivato il momento.
"Aspetta!" Sofia si sistemò i capelli, li aveva acconciati con una coda bassa tirata, ricontrollò il trucco e diede il via a Gianluca a premere il tasto 'Chiama'. Era un annuncio ufficiale ed importante e doveva essere perfetta.
Gianluca chiamò dapprima i genitori e poi in un secondo momento aggiunse alla chiamata anche Andrea e Emma, i genitori della sua ragazza.
Prese Sofia per un braccio e la fece sedere sulle sue gambe, stringendola per i fianchi. Accarezzò il suo addome ancora piatto, si poteva dire che era praticamente invisibile e invece là dentro pulsava una vita, quella di loro figlio.
Sullo schermo del telefono, fecero capolino i coniugi Ginoble.
"Ciao ragazzi!" Li salutò Ercole, chiamando poi la moglie Eleonora.
"Ciao amore, ciao Sofia!"
"Buongiorno!"
"Aggiungo anche i genitori di Sofi. Ernesto è a casa?"
"Sì, è in giardino."
"Puoi chiamarlo?" Chiese Gianluca.
"Okay." Disse Eleonora, scomparendo per un attimo e arrivando con il figlio minore dietro.
"Ciao belli, come mai questa riunione familiare?" Chiese il ragazzo.
"Adesso vi diciamo!"
Dopo i saluti tra consuoceri, Gianluca riprese l'attenzione di tutti.
"Vuoi dirlo tu, amore?" Gianluca la incitò con lo sguardo. Lui l'aveva annunciato ai ragazzi e ora toccava lei.
"Va bene." Sofia ripuntò lo sguardo verso i genitori, sorrise e lo comunicò. "Beh, io sono... sono incinta."
"Cosa? Ommiodio." Subito la madre di Sofia si portò le mani alla bocca e gli occhi si fecero subito lucidi.
"Che? Avete sentito anche voi?" Esclamò sorpresa Eleonora, rivolgendosi a marito e figlio.
I genitori di Sofia erano per lo più muti ed increduli.
"Che notizia. Siamo felicissimi per voi, vi amate ed è giusto che formiate la vostra famiglia." Sorrise Ercole, l'unico che riuscì a formulare una frase di congratulazione.
"Divento zio?"
"Sì fratellino."
"Dovete venirci a trovare! Facciamo una festa per comunicarlo a tutta la famiglia." Propose Eleonora.
"Purtroppo non è possibile, mamma. La dottoressa ha vietato a Sofi ogni viaggio per precauzione."
"Ah, okay. Allora magari veniamo noi, così vi diamo una mano."
"Sì, va bene, mamma."
"Ma Sofi come stai?" Chiese la madre.
"Bene, a parte le nausee ma sono normali. La dottoressa ha detto che procede tutto per il meglio." Rispose lei, sorridendo, toccandosi la pancia involontariamente. Così, cinque sguardo si posarono sul suo addome, cercando qualche accenno di convessità.
"Non si vede ancora nulla..." si sentì in dovere di giustificarsi lei.
"Sono tanto contento per te amore." Si mise l'anima in pace Andrea. "Anche per te Gianluca. Veramente."

La verità era chiara a tutti, serviva solo il tempo per metabolizzare la bella notizia e rendersi conto tutto d'un tratto che diventare nonni significava diventare 'vecchi'. Forse era per questo che ci rimasero leggermente di stucco.

Chiusero la chiamata pochi minuti dopo, Gianluca e Sofia si guardarono.
"Se la stanno facendo sotto questi..." commentò Sofia.
"Secondo me erano solo sorpresi dalla notizia."
"Speriamo." Sofia lasciò un bacio sulle labbra del fidanzato. "L'importante siamo io e te e questo piccolo puntino che sta crescendo. Ho tutto quello che ho sempre desiderato."
"Ce l'ho anche io." Gianluca confermo con fermezza le parole di Sofia, accarezzando il ventre ancora piatto della sua fidanzata.

Vieni nel mio cuore (Sequel di Come un uragano dentro ) #GianlucaGinoble Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora