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L'albero di Natale era quasi completato, come sempre in ritardo visto che mancava poco più di una settimana a Natale. Quell'anno Sofia si accontentò di farlo insieme a Margherita con un sottofondo obbligatoriamente natalizio a farle compagnia.
Alla fine, la decisione di Sofia ebbe la meglio sui pensieri del suo ragazzo e scelse di rimanere a Bologna da sola per i mesi del tour europeo.
Stava meglio a livello mentale, i mesi di lavoro intenso, le uscite con le amiche e le videochiamate con Gianluca la fecero distrarre da quel brutto evento di qualche mese prima. Gianluca a malincuore dovette accettare la scelta della ragazza, ma non volle sentire discussioni sul fatto che si dovevano messaggiare giornalmente e si fece promettere che avrebbe tuttavia riposato e pensato prima alla sua salute e poi a tutto il resto.
Ora mancava poco all'arrivo dei ragazzi a casa per le vacanze di Natale e non vedeva l'ora di riabbracciarlo.

"Cosa fate per Natale, tu e Igna?" Chiese Sofia mentre finivano di addobbare l'albero.
"Scendiamo in Sicilia, staremo dai suoi per Natale e per la vigilia dalla mia famiglia." Rispose una Margherita un po' malinconica.
"Ti manca, eh! Si vede..."
"Sì, davvero tantissimo. Con il fatto che viviamo assieme, la sua mancanza si sente ancora di più quando non c'è. E sai lui quanto si fa sentire quando è a casa!" Rispose, facendo ridere l'amica.
"Voi? Scendete da Gianlu, me l'ha detto Igna."
"Sì, esatto. Poi io devo tornare al lavoro, Gian penso che farà di tutto per tornare a Bologna con me. Vorrei che rimanesse un po' con la sua famiglia, non li vede da tanto."
"È proprio tanto innamorato, in questi mesi penso che vi siate uniti ancora di più." Disse ponendo una pallina argentata su un ramo del pino.
"Sì, hai ragione. Dalle cose brutte a volte si ricava qualcosa di più profondo. Ora l'ho capito." Sorrise Sofia dolcemente. "Per la sera dell'arrivo dei ragazzi, organizziamo qualcosa? Non so, un aperitivo, una cena così ci salutiamo prima di partire tutti quanti!"
"Buona idea, tanto poi ci rivediamo a Capodanno per il concerto qui a Bologna. Devo ancora cercare un vestito..."
"Che ne dici se andiamo a fare un po' di shopping pre-natalizio?" Propose Margherita, come al solito i vestiti nell'armadio non bastavano mai.
"Sì, volentieri! Devo ancora cercare il regalo per Gian, così lo cerco e mi consigli!"

"È venuto benissimo, sono proprio soddisfatta, Meg!" Esclamò Sofia, ammirando l'albero in un angolo del salotto.
"Verissimo! È stupendo, spegni la luce, vediamo l'effetto finale."
"Che meraviglia! Ora è ufficialmente Natale anche a casa mia." Prese il telefono appoggiato sul mobile del salotto, e rivolgendosi all'amica disse: " ci facciamo una foto?"
"Sì! Devo fare gli auguri ai miei followers." Rise Margherita, mettendosi in posa insieme a Sofia.

***

Il Natale a casa Ginoble prevedeva cibo, famiglia e ancora cibo.
Gianluca e Sofia arrivarono in Abruzzo, a casa dei genitori di Gianluca, per il pranzo del 24 Dicembre. Aveva nevicato, quindi era una meraviglia vedere dal finestrino dell'auto i paesaggi abruzzesi innevati di bianco.
Vestiti molto casual, approdarono a Roseto degli Abruzzi verso mezzogiorno, giusto in tempo per mettersi a tavola. Per quell'occasione, ci sarebbero stati solo i genitori di Gianluca, Ernesto, il nonno e Sofia e Gianluca.
Mentre per il Natale, ci sarebbe stata la famiglia intera al completo di cugini, zii e nipoti.
Dopo la consueta tombolata di mezzanotte accompagnata da grandi quantità di stuzzichini e dolci a non finire, si radunarono tutti per scartare i regali ed essendo un bel numero, ognuno ricevette pacchetti su pacchetti.

Verso le tre del giorno dopo, tutti si ritirarono nelle loro case e Gianluca e Sofia dopo aver dato una mano a rimettere un po' in ordine il salotto e la cucina, rientrarono nella camera di Gianluca, con tanti pacchi e pacchetti contenenti i regali.
Posarono le buste sulla poltrona e Gianluca prese subito le mani di Sofia, mentre lei lo guardò sorpresa.

"Tutti ti hanno dato il loro regalo" iniziò Gianluca. "Ma non hai ancora avuto il mio, ed è arrivato il momento."

Si allontanò da lei per prendere dall'armadio una scatola dorata di dimensioni considerevoli con la scritta 'Elisabetta Franchi' a caratteri ben evidenti sopra.
"Gian..." Sofia prese tra le mani la scatola e posò i suoi occhi sul fidanzato.
"Apri dai."
Dentro vi era un lungo abito monospalla nero e una scatolina più piccola contenente un paio di orecchini pendenti.
Sofia tirò fuori tutto quanto e lo posò sul letto.

"Ma tutto questo cos'è?"

"Non ti piacciono?"

"Non mi piacciono? Sono stupendi. Ma non dovevi fare così tanto."

"Smettila, mi fa piacere. Lo posso fare e l'ho fatto."

"Non ho bisogno di grandi regali, quando ho te, lo sai bene!"

"Voglio darti il meglio, e in occasioni come questa, ci sta. Ora basta parlare, vieni qui ad abbracciarmi!"
Immediatamente, con un grande sorriso sulle labbra, Sofia gli saltò in braccio e presa al volo da Gianluca, si abbracciarono forte.

"Li metti per capodanno?"

"Certo, sarà un piacere."

Gianluca le sorrise di rimando e la travolse con un bacio passionale, appoggiandola all'armadio lì affianco. Poco dopo, si spostarono sul letto matrimoniale e ripresero a baciarci a lungo, Gianluca le strinse i glutei per avvicinarla di più a sé, finché l'ossigeno mancò ad entrare e furono costretti a malincuore a staccarsi per riprendere fiato. Entrambi avevano le labbra gonfie e rosse dai morsi e dai loro baci infuocati, si guardarono, con un sorriso complice e Gianluca con un moto repentino la inchiodò al materasso, distendendosi poi sopra di lei. Le accarezzò le gambe coperte dagli spessi collant e piano le alzò il vestito che indossava quella sera. La sfiorò piano, mentre lei si occupava di sfilargli il maglione. Sfilatole il vestito e lasciandola in intimo, mentre lei continuava a baciargli il collo, lui si bloccò e la guardò intensamente negli occhi.

"Sei sicura di volere andare avanti?"
"Sì, perché me lo chiedi?" Rispose abbastanza confusa lei.
"È passato tanto tempo dall'ultima volta..." disse lasciandole capire il resto.
"Lo voglio, anzi, ti voglio Gian."
Lui sorrise e mentre ritornò sulle sue labbra, finirono di spogliarsi a vicenda.

"Se senti male, anche il minimo, mi fermi Sofia, okay?" Si assicurò un attimo prima della loro unione.
Sofia annuì soltanto in preda alla trepidazione.
Gianluca si distese sopra di lei e la penetrò con lentezza e dolcezza, assaporandosi il momento dopo mesi di astinenza, ansimando violentemente.
Si vissero lentamente, ma a poco a poco le spinte si intensificarono e presto, vennero scossi da un orgasmo potente a distanza di pochi secondi l'uno dall'altra, baciandosi per reprimere i gemiti, vista la vicinanza con le altre camere.
Gianluca si accasciò sul petto di Sofia mentre ancora le intimità erano ancora incastrate tra di loro.
"Mi sei mancato, Ginoble."
"È bellissimo fare l'amore con te, piccola. Buon Natale."
"Buon Natale a te, amore mio!"
Si accoccolarono sotto le coperte, dove presero ad accarezzarsi dolcemente. Dopo qualche minuto, Sofia riprese a parlare.
"Ce la facciamo, amore mio, te lo prometto."
Gianluca non rispose, si era già addormentato. Quanto poco tempo ci aveva impiegato ad addormentarsi, che poco dopo lo seguì anche Sofia, felice.

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Vieni nel mio cuore (Sequel di Come un uragano dentro ) #GianlucaGinoble Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora