Apro la porta e faccio un passo avanti. Finalmente sono qui. Finalmente ho raggiunto il mio obbiettivo.
Mi hanno accettata per l'addestramento per diventare guardia del corpo del Servizio di Sicurezza Presidenziale.
Io sono Myung-hee e ho 22 anni.
Sono una ragazza italo-coreana, infatti mio padre è sudcoreano, mentre mia madre è italiana.
Non sono molto alta, ma nemmeno troppo bassa, infatti sono alta un metro e sessantacinque e sono anche piuttosto magra, o meglio, ho una corporatura snella.
A casa a volte mi chiamavano anfora perché ho il vitino da vespa, per questo amo molto mettere le cinture.
Ho i capelli mori e gli occhi azzurri. Cosa molto strana qui in Corea e per questo infatti non ero molto amata dai miei compagni di classe.
Credevano che fossi una persona stravagante a cui piaceva mettersi le lenti a contatto e mi deridevano per questa mia stranezza.
Però gli occhi azzurri sono una cosa che adoro, una cosa che mi distingue da tutte le altre ragazze.
Sono diversa e mi piace, anche se mi sono resa conto che non è una vergogna solo da poco.
A scuola stavo sempre nell'angolino e stavo sempre male perché mi maltrattavano, ma per fortuna c'era una persona che mi stava sempre vicina, una persona che non mi aveva giudicata per il colore degli occhi. Una persona che mi voleva bene per ciò che ero e che non mi aveva mai abbandonata, qualcuno su cui ho sempre potuto contare...
« Myung-hee! Perché non mi hai aspettato? Potevamo usare una macchina sola. » ecco quella persona! Il mio amico d'infanzia, il mio migliore amico.
« scusami Min-seok... non ho resistito. »
« si. So bene che non stavi più nella pelle...in fondo era il tuo sogno da quando avevi cinque anni. Scusa se ho fatto tardi. »
« non ti preoccupare! Andiamo? »
« si! »
Andiamo insieme verso la segreteria e Min-seok chiede dove dobbiamo andare per le presentazioni.
Mentre torna da me lo guardo bene e poi gli dico:
« Min! Sei proprio un figo in giacca e cravatta! »
« grazie... ma non dire certe cose! » protesta lui arrossendo.
A volte è davvero timido. Però è sempre carino e gentile. Cerca sempre di proteggermi. A scuola quando mi lanciavano palline di carta, lui si metteva davanti a me e mi copriva.
Lui riusciva a farsi rispettare e nonostante la sua apparenza carina e pucciosa, quando lo facevano arrabbiare, diventava una bestia e faceva paura.
Arriviamo alla sala riunioni e ci sediamo in due posti vicini. In cinque minuti arrivano altri tre ragazzi. Il primo ad entrare è un ragazzo con i capelli neri (strano ma vero! Scherzo...), gli occhioni grandi e apparentemente dolci ed è alto un metro e... un tappo!
Parla con due ragazzi che per quanto riguarda l'altezza sono l'opposto di lui. Infatti sono due spilungoni assurdi. Saranno alti oltre un metro e ottanta.
Dopo un po' entrano tre ragazzi. O forse due ragazzi e una ragazza... uhm... devo scoprirlo prima di fare una bruttissima figura.
Il fatto è che uno dei tre ha un viso troppo carino, gli occhi sono dolci e anche le sue espressioni sono carine, kawaii o aegyose, a seconda di come volete definirle.
A parte la persona dall'identità sessuale apparentemente non identificata, i due ragazzi al suo fianco sono piuttosto carini.
Uno ha un viso dolce e un mento quadrato, l'altro è... non so come descriverlo... beh, insomma, è carino.
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Tra Amore e Amicizia
FanfictionUn lavoro. Un dovere. 13 candidati. La Sicurezza Presidenziale non ammette insicurezza, esuberanza, ma soprattutto, la Sicurezza Presidenziale non ammette sbagli. Ma oltre la fatica e la paura di sbagliar, nascerà qualcosa che li farà andare avanti...