Tanti ricordi e una cena

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NOTA: Le parti scritte in corsivo sono flashback e sogni


« ciao tesoro, come stai? » mi chiede mia madre appena viene ad aprirmi la porta.

« sto bene, sto bene. Tu e papà invece? »

« non siamo noi quelli che siamo andati in ospedale! » risponde con tono sarcastico.

« ok ok, non ti chiederò più come stai se questa è la risposta! »

Mamma fa un'espressione seria, ma appena metto piede in casa, sorride e mi abbraccia forte.

« sono contenta che tu stia di nuovo bene. »

Beh, se il mio è stare bene... ok.

« si, anche io mamma. Ormai è tutto passato. Mi sento come se nulla fosse successo. » rispondo alludendo sia al rapimento che alla mia relazione conclusa.

Non la voglio far preoccupare più di quanto non sia già e non sia stata per tutto il tempo in cui ero rinchiusa in quella specie di cantina. Stare bene... ho usato una bugia non molto bianca, ma voglio che passi una serata piacevole... spero di essere più normale possibile davanti a LUI e spero che collabori.

« vai a mettere giù la borsa e poi torna di qua. Gli altri ospiti non sono ancora arrivati. »

Annuisco e mi dirigo verso la camera da letto che un tempo era mia.

Entro e comincio a guardare tutto con nostalgia. È rimasta la mia camera, mia madre non ha voluto togliere nulla... c'è tutto quello che non ho portato via con me quando ho deciso di andare a vivere da sola.

Ci sono le mie bambole e i miei peluche e anche qualche foto imbarazzante e poster su poster.

Mi siedo sul letto e guardo fuori dalla finestra. Faccio un grande sospiro.

Sarebbe bello tornare adolescente, quando andavo a sdraiarmi sul prato del parco leggendo e ascoltando i miei gruppi... i Super Junior, i TVXQ! E molti altri gruppi del genere tra cui anche i Fly to The Sky... quanti ricordi.

I pianti che mi facevo con ''missing you'' pensando all'ostilità delle ragazze nella mia scuola. Le figuracce che facevo in metropolitana, perché presa dal ritmo di ''mirotic'' o da quello di ''sorry sorry'' e ''don't don''.

Mi vengono in mente così tante cose...


« Myung-hee! Che diavolo hai fatto oggi a scuola? Stamattina mi ha chiamata la tua professoressa! Ha detto che domani dovrò andare al tuo liceo! » mi grida contro mia madre appena entro in casa.

« niente mamma. È stato solo un incidente. » rispondo in tono freddo, e subito vado verso camera mia.

« come può essere solo stato un incidente? »

Sono sull'orlo del pianto, ma non voglio di piangere un altra volta davanti a lei. Poi è arrabbiata, non mi ascolta mai quando è arrabbiata!

« mamma! Lasciami stare! » le grido dietro vedendo che mi stava seguendo. Apro la porta, entro in camera e la sbatto dietro di me.

Butto la cartella per terra e mi fiondo sul letto. Prendo le cuffie e faccio partire la musica.

''don't don''... non so perché, ma mi serve questa canzone adesso... sono così arrabbiata!

Mia madre non mi ascolta mai! Lei non capisce... eppure dovrebbe capire benissimo.

Ad un tratto sento qualcuno che mi strappa le cuffie.

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