Un giorno intero per allenarsi... Un giorno intero per piacersi

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È tornato freddo, come tutti i giorni. Sarà perché non vuole creare equivoci? Può essere, ma non deve per forza parlare con me. Basta che parli con qualcuno dei ragazzi.

« sei tornato freddo come al solito... » gli dico mentre assistiamo al combattimento tra Tao e Baek-hyun.

« si... »

« perché? »

« non voglio che si creino fraintendimenti. Stanno già pensando male solo perché avevi dei miei vestiti. Non voglio crearti situazioni imbarazzanti. »

« senti, sinceramente, non mi importa se gli altri pensano male, l'importante è la realtà. Non stiamo insieme quindi non c'è niente per cui pensare male. Lo capiranno anche gli altri. Comunque, se non vuoi parlare con me, parla con gli loro. L'importante è che ti faccia degli amici al di fuori del gigante e del puffo. »

« chi è che mi ha chiamato puffo? » mi chiede Kyung-soo con le braccia sui fianchi. Io sbianco e Yifan accenna una risata per la quale Kyung-soo si sorprende.

« si scherzava Kyu, non ti preoccupare. Tranquillizzati. » gli dice Yifan mettendogli una mano sulla spalla. Da quando il gigante del Nord chiama qualcuno con i diminutivi? La cosa non è un po' comica?

« che puffo sarei? »

Che domande sono? E poi, quello che fa domande strane non dovrebbe essere Yixing? Lui è un'epidemia secondo me. Passa e infonde stupidità nel mondo! Appunto...

« uhm... non saprei. C'è puffo canterino? »

« Agente Park, tocca a lei! »

« si Capo! » rispondiamo insieme io e Chan-yeol guardandoci poi negli occhi e sorridendoci a vicenda.

« intendo Agente Park Myung-hee. » annuisco e Chan-yeol si rimette a sedere.

Come al solito, il Capo mi fa combattere con Yifan. Ma adesso mentre combatto con lui sento qualcosa di diverso della rabbia che mi suscitava.

Ora non saprei dire che cosa sento e non so nemmeno descriverlo. Ma prima o poi lo scoprirò. È come se adesso mi piacesse combattere contro di lui perché anche se perdo poi ne sono soddisfatta perché resisto fino all'ultimo e so che Yifan combatte al pari del Capo ed è difficile da sorpassare.

Combattiamo bene, come al solito se non di più. Sto per vincere quando mi accorgo che siamo vicinissimi, troppo vicini. Però in fondo è così che si combatte, non per niente è combattimento corpo a corpo. Però il suo viso è così vicino al mio.

Mi accorgo solo ora dei suoi occhi così neri e profondi, delle sue labbra così carnose e morbide.

Anche lui si è bloccato e mi sta fissando, credo nello stesso modo in cui lo sto guardando io. Ma forse sta facendo così solo perché aspetta che io faccia qualcosa.

Stiamo fermi, in una posizione alquanto sconveniente. Yifan è supino per terra e io sono sopra di lui che gli tengo il collo attaccato a terra con l'avambraccio del braccio destro e il braccio sinistro teso per sostenermi. Io fisso lui e lui fissa me. Non si muove, non fa nulla per spostarmi anche solo un pochino per potersi alzare e prevalere.

Ad un tratto si sente qualcuno che si schiarisce la voce.

« Agenti, che state facendo? » dice il Capo evidentemente imbarazzato.

Io sbatto le palpebre un paio di volte e mi riprendo. Evidentemente anche Yifan si riprende perché dandomi un colpo dietro il gomito, mi fa cedere il braccio e visto che non me lo aspettavo, cado. Nel frattempo Yifan rotola e mette me contro il pavimento. In pratica ci invertiamo le parti.

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