PUNTO DI VISTA MINSEOK:
Dopo aver dato la buonanotte a Myunghee, giro i tacchi e prendo la macchina. Comincio a girare a caso di qua e di là fino a quando non trovo il posto che stavo cercando.
Un piccolo bar nel cuore di Seul. Un posticino appartato in cui vengo quando voglio rimanere solo a bere, un posto in cui vengo sempre quando voglio fuggire dai miei sentimenti per la mia amica d'infanzia, per la persona che amo ma che non è capace di ricambiarmi. La persona che anche adesso che stiamo insieme comunque non pensa a me come un uomo e non credo che lo farà mai.
Però non ho intenzione di arrendermi così, non ancora almeno... voglio provarci un'ultima volta. Vorrei davvero che lei pensasse solo a me, che invece di sfuggire i miei baci, li ricambi o prenda lei l'iniziativa.
Ormai è da due settimane che stiamo insieme. Andiamo al lavoro insieme in macchina come tutti i giorni, pranziamo insieme e alla fine della giornata, dopo aver cenato o da me o da lei, ci diamo la buonanotte e ognuno va a dormire a casa propria.
Durante il giorno tento di darle un bacio, anche solo sulla guancia, così, per sentire che è davvero mia, ma lei sfugge il bacio inventandosi qualche scusa.
L'unica dimostrazione di affetto che mi dimostra diverso da quando eravamo solamente amici, è un bacio al mattino e uno alla sera che comunque sono freddi, distaccati.
In palestra non fa che guardare Yifan e quando combattiamo si preoccupa più per lui che per me, anche se magari non se ne rende del tutto conto.
Mi ha detto che ci avrebbe provato ma o non se ne rende conto o non ci sta provando seriamente. Magari ci vuole molto più tempo, ma anche se la amo, non so se sono disposto ad aspettare tutto questo tempo.
È da quindici anni che aspetto... non ce la faccio più. Vorrei che sorridesse solo a me, vorrei che gli sguardi innamorati o pieni di preoccupazione, siano tutti miei.
Invece dietro a me c'è sempre l'ombra di Yifan e ormai non sono più così sicuro di riuscire a mandarla via. Non ne sono mai stato sicuro, ma ora ne sono sempre meno certo.
Ho paura di perderla, ma dall'altra parte sono impaziente. Molto impaziente. Vorrei solo che fosse mia, questo è tutto.
Mentre penso a queste cose, entro nel bar ed ordino da bere.
Al terzo bicchiere di non so cosa, ma di molto forte, comincio a perdere il controllo di me. Si avvicina a me una ragazza che mi chiede: « sei solo? »
« ora si, ma tecnicamente no... »
« bevi per dimenticare? »
« in un certo senso si... » e così comincio a parlare, a raccontare della mia situazione e la ragazza non scappa anche se sto parlando di Myunghee come al solito. Al contrario si mette ad ascoltare sembrando anche alquanto interessata a ciò che ho da dire.
Le dico ciò che sto provando in questo momento e lei continua ad ascoltare e a stare in silenzio.
« come fa questa ragazza a non amarti? Sembri così dolce e gentile... »
« a volte non basta la gentilezza a quanto pare. A volte bisogna anche essere alti un metro e novanta ed avere una mamma cinese che è la madrina della persona che ami. A volte bisogna essere il figlio del Capo della Sicurezza Presidenziale. Non capisco... lei ha ancora occhi solo per lui. Con me è gentile come al solito ma... »
« forse è proprio il 'come al solito' che è il problema. Se vi conoscete da quando siete piccoli, fare ciò che avete sempre fatto non cambierà la situazione nemmeno volendo. Dovete cambiare un po' le vostre abitudini, fare qualcosa di nuovo. Beh, io devo andare... » dice la ragazza dileguandosi in fretta e furia ma con calma.
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Tra Amore e Amicizia
FanfictionUn lavoro. Un dovere. 13 candidati. La Sicurezza Presidenziale non ammette insicurezza, esuberanza, ma soprattutto, la Sicurezza Presidenziale non ammette sbagli. Ma oltre la fatica e la paura di sbagliar, nascerà qualcosa che li farà andare avanti...