Infermeria...

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« Capo, forse è meglio che li segua... » dico dopo qualche minuto. Sono seriamente preoccupata. Potrebbero benissimo ricominciare a picchiarsi in mezzo ad un qualche corridoio o direttamente in infermeria. In fondo in questa situazione sembrano più dei bambini che degli uomini venticinquenni.

« va bene, vai. In effetti in questo caso credo abbiano bisogno di una balia... aish! I ragazzi di oggi che non sanno contenere la rabbia! - esclama alzando gli occhi al cielo e avvicinandosi a me. - mi dispiace che sia così... però sappi che ti ama ancora, crede solo che così possa essere più facile per entrambi. » mi sussurra nell'orecchio.

Io lo guardo stupita... non mi aspettavo queste parole. Non da lui soprattutto.

Comunque, dopo aver annuito, esco dalla Sala e raggiungo correndo l'infermeria.

Spalanco la porta e con un grande passo entro nella stanza.

È tutta bianca. All'interno ci sono due letti divisi solamente da una tendina anch'essa bianca.

Con passo furioso oltrepasso il primo letto e tiro la tenda del secondo entrando per fronteggiare il cretino che mi ama ma che mi fa del male.

« sei un cretino, un completo idiota! Anzi, una testa di cazzo! » esclamo praticamente gridando allo spilungone che mi si para davanti.

« che onore! Come mai tutti questi complimenti? » chiede lui in modo spavaldo come se non fosse successo nulla e come se gli stessi dicendo che è il ragazzo più bello sulla faccia della terra.

« perché hai picchiato così maledettamente forte? Era solo un cavolo di allenamento! » gli continuo a gridare contro io.

« veramente ha cominciato il tuo ragazzo. » risponde con sguardo duro ed estremamente serio.

« però tu hai continuato. »

« si, ho continuato. Lo ammetto. Sai, mi faccio picchiare solo dalle ragazze che vengono a letto con me. Il tuo fidanzato non è decisamente il mio tipo! Ma visto che sei tanto preoccupata, perché non sei dal tuo fidanzato? »

Uno. Perché rimette così tante volte la parola ''fidanzato''? È per mettere il dito nella piaga immagino. Ma poi, come si permette? Come può parlarmi in questo modo?

Sta dicendo che dopotutto sono stata solamente una delle tante, una delle tante che si è portato a letto... sta dicendo che non c'è stato niente di speciale tra di noi. Sta dicendo che solo per me è stata la cosa più bella della mia vita stare con lui e che solo per me i momenti con lui sono stati fantastici, anzi di più.

Però allora perché tutti dicono il contrario? Perché pensando che lui non mi ama, che lui non mi ha mai amata, mi vengono in mente le parole del Capo?

Aish! Non ne posso più di tutto sto casino nella mia testa, non ne posso davvero più. In questo momento devo solamente sapere che Yifan è un grande bastardo, anzi no, un grande stronzo.

La rabbia sale in me. Quella rabbia causata dalla confusione che ho in testa e dall'espressione arrogante di Yifan, mi porta ad alzare il braccio per tirare uno schiaffo al ragazzo, ma alla fine riesco a trattenermi e dico solamente: « non è il mio fidanzato... »

« sai, a me pareva di si invece. È già finito nel tuo letto! E in tempo record direi! Congratulazioni! » esclama con un ghigno... con un sorrisino da schiaffi che mi colpisce dritto al cuore.

A questo punto non ce la faccio più, non posso più trattenermi. E poi, perché cavolo mi starei trattenendo?

Alzo il braccio e gli tiro un forte schiaffo in piena faccia lasciandogli per un qualche secondo il segno rosso della mia mano.

Tra Amore e AmiciziaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora