12. Odore di vendetta

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"Sei un agente segreto?"

"Sono più una collaboratrice, diciamo. Ho solo una missione da portare a termine, poi le strade con il bureau si separeranno per sempre."

Le iridi dell'uomo erano vigili come non mai.

"Che genere di missione?"

"Uccidere Edoardo Ceracchi."


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Thomas rimase indecifrabile alla scoperta, rigido come una statua di marmo. Solo le palpebre sbattevano ogni tanto, segno che fosse vivo.

"Ho bisogno di prove tangibili per crederti."

L'affermazione di Thomas fu un ordine più che una richiesta.

Margaret chinò il capo di lato e annuì piano.

"Seguimi" gli propose, alzandosi lentamente dalla poltrona.

L'uomo fece lo stesso ma mantenne la pistola ritta davanti a sé.

Margaret notò il particolare e socchiuse le iridi smeraldine.

"Quella puoi riporla via da adesso in avanti. Ti dirò tutta la verità e se può consolarti fino ad ora ti ho taciuto certi dettagli per il tuo bene. Meno sapevi, meno eri esposto."

Thomas storse le labbra e ridusse a sua volta le iridi in due fessure piene di sospetto.

"Mi dispiace, ma non riesco tutt'ora a crederti. Ho trascorso mesi interi con una sconosciuta al mio fianco. Quindi comprendimi se mi servirà del tempo per metabolizzare quanto appreso stasera" le rispose gelido, prima di farle cenno con il mento. "Fammi strada, ti seguo."

Margaret non si lasciò intimidire e prese ad attraversare il corridoio, seguita a ruota dalla figura ombrosa dell'uomo. Poi salì le scale percorrendo due gradini per volta, infine si diresse alla biblioteca di famiglia, spalancando con entrambe le mani il pesante portone in legno. Procedette senza arrestare la sua placida avanzata e si soffermò solo per accarezzare le copertine dei libri impolverati. Infine impugnò un volume in particolare composto da fogli ingialliti dal tempo.

"Avevo scelto questo nascondiglio perché mi sono detta: -chi mai verrebbe a cercare nella libreria di un gangster, quando i gangster non hanno mai letto un libro nella loro vita?-" disse, prima di aprire alcune pagine del volume e passargli un plico di documenti.

Thomas si avvicinò di un passo ed agguantò quanto gli stava consegnando. I suoi occhi percorsero con avidità ogni riga di quei documenti ufficiali, firmati e timbrati da Sir Hugh Sinclair, il direttore dei Servizi Segreti in persona che confermava con la sua bella calligrafia obliqua il grado di copertura e l'immunità diplomatica della donna.

Margaret lavorava davvero per i servizi segreti.

Ora ne aveva la fottuta certezza.








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Thomas pov





Thomas era sconcertato. Margaret forse per la prima volta da quando si erano incontrati era stata davvero sincera.

Il materiale che stava sfogliando era strettamente riservato e controfirmato da Margaret, dal governo inglese e persino dall'intelligence italiano.

"Come mai è firmato anche dal governo italiano?"

La donna prese a camminare avanti e indietro per la biblioteca, con i piedi nudi che procedevano in silenzio saggiando il freddo delle mattonelle.

IMPERIVM || Thomas ShelbyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora