Questa sarà una raccolta di piccole storie, singole pubblicazioni dove i protagonisti saranno i sette membri dei Bangtan ed ogni capitolo racconterà brevi ma intensi scorci di vita. Non c'è una vera e propria storia, non ci sarà una trama unica perc...
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Il locale era particolarmente affollato per essere un giovedì sera, la musica era alta e i baristi e le bariste continuavano a preparare cocktails a ritmi velocissimi e centinaia di corpi si muovevano a ritmo sulla pista da ballo. Taehyung se ne stava seduto sul divanetto che aveva prenotato insieme ai suoi amici, un Cuba Libre in mano che sorseggiava lento, gustandosi il mix perfetto tra rum e succo di lime mentre il suo sguardo puntava insistentemente un dolce omega dall'altra parte della stanza. Era vestito in modo più che provocante, indossando un paio di pantaloni neri a vita alta che gli fasciavano le curve, un crop top nero con un vertiginoso scollo a V e con alcuni ricami fatti di brillantini ed un gioiello avvolto intorno al collo che scendeva sicuramente attraverso il suo busto sotto il pezzo sopra del vestiario per poi avvolgersi intorno al suo vitino stretto, lasciando ben poco spazio all'immaginazione. Più lo guardava e più Taehyung avrebbe voluto avvolgere le proprie braccia intorno ai suoi fianchi, annusare il suo odore, impregnarlo col proprio. L'omega sorrideva alle battute dei suoi amici, arrossiva e abbassava lo sguardo quando un alpha gli si avvicinava chiedendogli di ballare, scuotendo poi la testa e rifiutando quelle avances. Taehyung pensava che avrebbe passato la serata a riempirsi la testa e gli occhi di lui, tornando sicuramente a casa con un'erezione in mezzo le gambe ed una profonda frustrazione in fondo al cuore però poi assistette ad una scena che non gli piacque proprio per niente.
L'omega venne lasciato da solo dai suoi due amici, che si mischiarono alla folla di corpi ballanti, diventando facile preda. Un altro alpha si avvicinò al ragazzo, probabilmente gli chiese di unirsi a lui ma l'altro scosse velocemente la testa, provando ad allontanarsi ma non fece in tempo a fare mezzo passo perché l'alpha gli afferrò la spalla, spingendolo nuovamente all'indietro e Taehyung vide l'espressione terrorizzata e infastidita dell'omega. Stava provando a tenerlo a distanza, spingendolo lontano per levarsi le mani dell'alpha di dosso, nessuno stava intervenendo, nessuno sembrava si stesse preoccupando di quella molestia e Taehyung non sarebbe rimasto fermo a guardare. Doveva proteggere l'omega.
Sentì la voce di Jimin chiamarlo, chiedergli dove stava andando ma non gli rispose e con un paio di falcate appena, si parò accanto alla coppia, puntando il proprio sguardo negli occhi dell'omega e rilasciando feromoni che lo aiutassero a fidarsi di lui.
«Ehi, scusami per il tremendo ritardo! Non trovavo parcheggio.» Esordì, strattonando poi l'altro alpha, quasi ringhiandogli prima di tornare ad osservare l'altro ragazzo. «Hai già ordinato qualcosa da bere?» Chiese col sorriso, fingendo di conoscerlo e sperando che anche lui facesse lo stesso.
