Questa sarà una raccolta di piccole storie, singole pubblicazioni dove i protagonisti saranno i sette membri dei Bangtan ed ogni capitolo racconterà brevi ma intensi scorci di vita. Non c'è una vera e propria storia, non ci sarà una trama unica perc...
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Jungkook era annoiato.
Era un tiepido venerdì sera di primavera, era fuori a cena con una ragazza carina che gli stava parlando delle sue difficoltà nel dividersi tra studio e lavoro, stava rigirando con le bacchette il suo piatto di Dakgalbi portando alla bocca solo un boccone ogni tanto, era buono, piccante al punto giusto e l'atmosfera era tranquilla, una dolce musica in sottofondo che accompagnava il chiacchiericcio dei commensali presenti agli altri tavoli eppure Jungkook era annoiato.
Quella era la terza volta che usciva con Sonhee, il primo era stato un appuntamento al buio organizzato dai suoi amici perché, a detta loro, era passato troppo tempo dall'ultima volta che era uscito con qualcuno. Era stata lei a chiedergli di uscire una seconda volta e così Jungkook aveva pensato che forse poi sarebbe stato il suo turno, era giusto così, funzionava così, no? Pessima idea.
Sonhee era gentile, sorridente, carismatica, non invadente, aveva accettato la sua bisessualità senza battere ciglio, buttandola sul ridere, dicendogli che non temeva il confronto con altre ragazze o ragazzi e Jungkook aveva sorriso, spiegandole che non era una competizione. Ciò che realmente avrebbe voluto dirle sarebbe stato che non ci poteva essere competizione perché il cuore di Jungkook era occupato, incatenato ad un ragazzo di due anni più grande di lui, capelli scuri, occhi profondi, mani grandi e decise che lo avevano toccato ovunque, bocca a forma di cuore che lo aveva baciato in punti del proprio corpo dove nessun altro era mai arrivato, una risata che aveva ancora stampata nel cervello anche se erano passati ormai nove mesi dall'ultima volta che lo aveva visto.
Jungkook e Taehyung si erano frequentati per quasi un anno ma il loro rapporto si era sempre e solo basato sul sesso. Amici con benefici, scopamici queste le etichette che entrambi avevano continuato a usare per dodici lunghi mesi. Per un po' era andato tutto molto bene, c'era stata solo una regola: non innamorarsi dell'altro. E mentre Taehyung era evidentemente riuscito a rispettare questo precetto, Jungkook aveva fallito miseramente.
Quel loro atipico rapporto lo aveva interrotto Taehyung. Una sera, come molte altre sere, si era presentato a casa sua senza preavviso, lo aveva spogliato contro il muro e poi se lo era scopato in tre o quattro posizioni diverse sul tappeto del soggiorno, non avendo avuto il tempo di arrivare al divano. Jungkook aveva pensato di dirgli la verità, di provare a confessare i propri sentimenti perché anche se c'era il cinquanta percento di possibilità di finire col cuore spezzato, lui voleva focalizzarsi sull'altro cinquanta percento di possibilità in cui Taehyung ricambiava i suoi sentimenti.
