Capitolo 5

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Dopo aver parlato con Eddie ed averlo tranquillizzato leggermente, sentimmo parecchie sirene e il resto del gruppo andò a prendere Nancy che si trovava sul luogo del delitto dove avevano ritrovato il corpo di Fred. -Come mai sei rimasta qua? Non hai paura che sacrifichi anche te?- mi domandò Eddie nel totale silenzio -Preferisco tenermi lontana dalle scene del crimine per ora- ammisi girandomi nella sua direzione -Non hai risposto all'altra domanda- mi informò non distogliendo il suo sguardo dal mio -Non saresti in grado di ammazzare nemmeno una mosca, gli altri possono credere a qullo che vogliono ma non riescono a convincere me con così poco- esclamai alzandomi e ammirando il canale che si vedeva dalla porta posteriore del capanno. -Già ci eravamo incontrati noi- sentii dire alle mie spalle, mi girai lentamente -Come?- -Al festival delle medie, suonavo in una band, tu cantavi e ballavi con altre ragazze- cercò di farmi ricordare ma senza risultati -Avevo i capelli rasati e nessuno di questi magnifici tatuaggi- disse lui abbassandosi leggermente la maglietta dalla parte del collo -Ma certo, bara...- -Bara acida!- gridammo all'unisono insieme, fece un mezzo sorriso. Si vedeva che non stava bene, all'improvviso feci una cosa inaspettata per entrambi, mi avvicinai a lui e lo abbracciava forte, a primo impatto sembrava non gradire ma dopo qualche secondo mi strinse forte tra le sue braccia, dopo un tempo non identificato ci separammo. -Stai piangendo- constatò lui guardando le mie guance rigate dalle lacrime -Nemmeno ci avevo fatto caso- ammisi asciugandole distrattamente con i palmi delle mani e sorridendo -Cosa preferisci che ti compriamo da mangiare?- esclamai cercando di cambiare discorso e sfregando le mani sulla gonna -Sai che non puoi cambiare così facilmente discorso con un ragazzo che scappa sempre come me?- chiese lui retoricamente mente si sedeva di fianco a me -Tutto questo sta portando a galla vecchi ricordi- spiegai brevemente non allungando il discorso e guardando verso il basso -Se hai bisogno mi trovi sempre qua, nel mio gigantesco regno- esclamò indicando con le braccia tutto il capanno. Una breve risata mi uscii dalle labbra -Supereremo anche questa cosa lo facciamo sempre noi, siamo esperti ormai- mormorai a voce bassa, quasi come se fosse per convincere me più che Eddie, poggiai la mia testa sulla sua spalla, ero stremata da tutta quella situazione assurda. Sentii dei rumori di macchina provenienti dalla strada -Eddie, svegliati subito- sussurai scuotendolo velocemente -Che succede?- domandò lui con voce assonnata -Dentro la canoa, immediatamente e copriti- ordinai mettendomi in piedi e guardando fuori dalla finestra, la porta principale si aprì -Porca puttana Steve. Mi hai fatto venire un infarto- gridai dandogli un colpo sul braccio, sentii il rumore del telo spostarsi ed Eddie uscire da là sotto -Hai una faccia stravolta, che hai combinato?- mi chiese Robin spuntando dall'uscio -Nulla, mi sono solo addormentata e svegliata per colpa di Steve che fa lo sbruffone con la macchina- ammisi sorridendo falsamente -Dobbiamo andare, gli altri ci aspettano- mi avvisò il ragazzo che stava già fuori dal capanno -Ci vediamo Munson- lo salutai con un gesto della mano -Ci vediamo bellissima, ricorda che il mio castello è sempre aperto per te- disse facendomi l'occhiolino. Uscii da quel luogo al seguito di Robin -Che mi sono persa?- chiese lei mentre camminavamo a passo svelto -Non ti fare strane illusioni Rob, non c'è e non ci sarà mai nulla tra me ed Eddie- confermai mentre mi mettevo al fianco di Steve che discuteva con Nancy -Io devo andare da una parte- continuava a ripetere lei avvicinandosi sempre di più alla sua auto -Io vengo con te e loro rimangono con i ragazzi- esclamò lui indicando me e Robin che concluse la discussione andando con Nance. -Ci tocca fare sempre i babysitter a noi due, ogni volta- gridava in preda ai nervi mentre guidava, -Rilassati mamma oppure ti verranno le rughe- dissi facendo ridere anche se debolmente i ragazzi seduti nei sedili posteriori -Ma dove stiamo andando di preciso?- chiesi interrompendo l'imbarazzante silenzio che aleggiava nella macchina -Dalla psicologa scolastica- mi informò Max -Che ha fatto Miss Kelley?- chiesi alzando di poco il finestrino che mi impediva di sentire bene -Liz pure tu ci vai?- chiese Steve non distogliendo lo sguardo dalla strada -Si, non sempre ma spesso ci vado- dissi facendo sospirare Dustin -Chi entra delle due ora?- -Mi spiegate questo piano oppure dovete continuare a parlare tra di voi?- insistetti girandomi verso i ragazzi seduti dietro. Arrivati davanti la casa scesi lentamente -A dopo- mi avvicinai a grandi passi e bussai -Salve, so che siamo durante le vacanze e che disturbo ma possiamo parlare qualche minuto?- domandai a Miss Kelley che si trovava davanti a me -Certo Lizzie, entra pure-. Dopo esserci sedute in quello che presumevo fosse il suo studio parlai -Sa, con tutti questi omicidi mi tornano in mente parecchie cose e mi viene difficili gestire tutto- ammisi d'un fiato -Hai subito diverse perdite in questi anni, è normale risentirne sopratutto in momenti del genere- mi spiegò guardandomi attentamente -Che ne pensi se mi parli di quella sera, potrebbe aiutarti tanto- suggerì avvicinandosi leggermente a me, diversi flashback tornarono in mente, non era il momento giusto per tutti quei ricordi. -Ha sentito di Chrissy? Io l'ho frequentata qualche volta durante questi anni- ammisi cambiando discorso e arrivando al mio obiettivo -Lizzie, non posso parlare di altri studenti con te- mi avvisò la donna seduta davanti a me mentre si toccava un bizzarra collana che aveva al collo -Se io fossi morta sarei felice se tutti contribuissero a trovare il mio assassino- esclamai fissandola insistentemente -Ci penserà la polizia- concluse girandosi verso la scrivania ed appuntando qualcosa -Io vado allora- la informai imboccando il corridoio che mi avrebbe portato all'uscita, prima però notai un porta oggetti su un tavolino là accanto, erano chiavi, su una c'era l'etichetta "Ufficio", le presi velocemente ed uscii a passo svelto -Parti Steve- esclamai appena entrata in macchina -Cosa è successo?- domandò lui seduto di fianco a me -Parti prima che si accorge che ho le chiavi- dissi mostrando a loro il mazzo scintillante che avevo in mano. Arrivammo davanti scuola dopo qualche minuto e ci avviammo verso l'ufficio della Kelley -Ragazze, venite subito a scuola- disse Dustin parlando alla ricetrasmittente leggermente dietro me e Steve -Siamo sicuri di ciò che stiamo facendo?- mi domandò lui sottovoce -Non abbiamo altre alternative- ammisi arrendevole mentre mettevo le chiavi nella toppa della porta. Appena entrata mi avviai verso i cassetti dove si trovavano i fascicoli confidenziali di tutti gli alunni che andavano dalla Kelley -Ragazzi, Chrissy non era l'unica a frequentare questo posto- ammisi leggendo i nomi sulle cartelle -Anche Fred- conluse Max estraendo il fascicolo dal cassetto e sfogliando. All'improvviso però quest'ultima mi parve persa nel nulla -Max, che c'è?- le domandai non ricevendo alcuna risposta.
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