-Max, svegliati, Max, Max- continuavamo a ripetere scuotendola dalle spalle, improvvisamente fece un lungo e rumoroso respiro e si sedette sulla scrivania. Passarono diversi minuti e poi prese parola -Ho visto un orologio, sembrava così reale e poi sentivo i rintocchi come se fossero nella mia testa- tentò di spiegare -Era in una specie di trance come successo a Chrissy- mormorai guardandola attentamente -Non è questo il peggio. Chrissy e Fred venivano spesso dalla Kelley, c'è scritto nei fascicoli che accusavano mal di testa, avevano incubi, dormivano male, si svegliano in un bagno di sudore e vedevano delle cose, brutte cose...- boccheggiò Max tenendo gli occhi bassi -La maledizione di Vecna- esclamò Dustin guardandoci uno per uno -Per Chrissy è iniziato una settimana fa, per Fred sei giorni fa, io sto così da cinque giorni- ammise lei piangendo e lasciando tutti quanti abbastanza sconvolti -Non so quanto mi rimane ma loro sono morti a meno di 24 ore di distanza dalla prima visione ciò vuol dire che a me toccherà domani!- concluse singhiozzando leggermente. Un forte rumore proveniente dal corridoio ci fece sobbalzare -State qua, ci penso io- ci avvisò Steve prendendo in mano una lampada che si trovava vicino la porta d'ingresso -A voler proteggere tutti si farà ammazzare prima o poi- dissi seguendolo a ruota e recuperando il cestino in alluminio come arma -Ti vorresti difendere con quello?- sussurò Steve che camminava qualche passo avanti rispetto a me -Potrei farti la stessa domanda- risposi avanzando lentamente, sentimmo un altro rumore sempre più vicino fino a quando non vedemmo arrivare a tutta velocità una persona -Cazzo Lucas- gridai dallo spavento -Sinclair ti potevo uccidere con questa lampada- sbraitò Steve indicando la sua pericolosissima arma -Abbiamo un codice rosso, Jason e la sua banda... vogliono catturare Eddie e credono che voi due sappiate dove si trova- parlò affannosamente Lucas riferendosi a me e Dustin -Abbiamo problemi più gravi al momento- esclamai guardando Max che si trovava spiazzata alla fine della fila. Dopo essere usciti da scuola andammo a casa Weelerh dove restammo per la notte. Mi svegliai quasi all'alba, ero riuscita a dormire le ore necessarie per avere un minimo di energia non mi sembrava il momento giusto per il riposo e poi i ricordi della sera allo Starcourt Mall continuavano a tornare, così mi alzai dal letto di Nance e silenziosamente scesi in cucina a prendere qualcosa da mangiare anche per gli altri e poi nel seminterrato dove si trovavano gli altri -Già sveglia?- mi domandò Steve che stava seduto su una delle poltrone -Ho pensato di cercare qualche informazione- mentii guardandomi in torno, Lucas e Dustin dormivano seduti sul divano mentre Max stava accovacciata sul tavolo e scriveva -Che sta facendo?- chiesi non levandole lo sguardo di dosso -Non ha chiuso occhio, è là da ieri sera- mi informò Steve sottovoce con aria molto preoccupata. Lentamente mi avvicinai a lei e la chiamai -Max, ti va di mangiare qualcosa?- proposi cercando di sembrare il più gentile possibile -No grazie- rispose seccamente non degnandomi nemmeno di uno sguardo, tornai al mio posto e per diverso tempo nessuno osò parlare fino a quando anche gli altri si svegliarono
-Voi ci capite qualcosa di tutta quesya storia?- domandò Steve passeggiando per la stanza mentre leggevamo giornali sul famigerato "Victor Creel" -Non c'è tanto da capire, lui è l'unico sopravvissuto alla maledizione di Vecna potrebbe aiutarci parecchio- spiegai non distogliendo lo sguardo dall'articolo di diverso tempo prima -Attacca una famiglia negli anni 50 e torna per sacrificare ragazzi? In più da dove sbuca? Non ha senso!- esclamò Lucas -Per quanto ne sappiamo Undi ha solo aperto il varco, non lo ha mica creato. Potrebbe essere anche antecedente ai dinosauri- ipotizzò Dustin fissando attentamente il ragazzo che camminava davanti a lui -I dinosauri... ma che dici?- sbottai scuotendo il capo e agitando le mani in aria -Troppe cose non tornano in tutta questa storia- conclusi stringendomi la testa tra le mani. -Abbiamo un piano- gridò Nancy entrando nel seminterrato silenzioso seguita da Robin -Ora siamo studentesse dell'università di Notre Dame, Ruth e Rose- disse quest'ultima gettandosi su uno dei pouf lì vicino -Siamo riuscite ad avere un appuntamento con il direttore e ora non ci resta che convincerlo a farci parlare con Victor per la nostra tesi sulla schizofrenia- spiegò Nancy mostrando i lori falsi fascicoli universitari
-Si va bene tutto, ma dove sta il mio?- chiesi agitando in aria i loro moduli -Si infatti, manca anche il mio- si intromise Steve guardando le due ragazze davanti a noi. -Due di noi vanno più che bene per questa cosa- tentò di convincerci anche se invano mentre saliva le scale -Non possiamo sembre fare i babysitter- potrestai gettandomi sul suo letto -Non sono più dei bambini ormai e poi bisogna proteggere Max- dopo diversi minuti di discussione con Steve, le ragazze si prepararono ed andarono via e noi raggiungemmo di nuovo il seminterrato -Ho delle cose per voi- esclamò Max nel totale silenzio, ci distribuì delle buste di carta per lettere -Che sono?- chiese Dustin mentre cercava di aprire la sua -Sono lettere d'addio, non si sa mai. Apritele in caso vada male- spiegò nervosamente -Andra tutto bene- tentò di rassicurarla Lucas alzandosi in piedi -Non ripetete sempre le stesse cose, non è vero. È normale che lo stronzo abbia maledetto me- sbuffò lei prendendo in mano la ricetrasmittente che si trovava sul tavolo accanto a lei -Qusto arriva fino ad Est Hawkins?- domandò a bassa voce -Certo, ma perché?- rispose Dustin. Senza ricevere risposta lei prese il suo zaino in spalla ed uscì velocemente dalla casa. -Non ti accompagno da nessunissima parte- gridò Steve nel vialetto per farsi sentire -Se credete che passerò il mio ultimo giorno nello schifo seminterrato di Mike Weelerh vi sbagliate di grosso, quindi portami dove voglio andare o legatemi ma sappiate che se sopravvivo vi denuncio entrambi- minacciò me e Steve puntandoci un dito contro -Apri la portiera- ordinò tirando lo sportello nella sua direzione -No- rispose Steve fermamente -Steve apri la macchina e andiamo dove vuole- esclamai poggiando la testa sul tetto dell'auto. Il tragitto fu parecchio silenzioso tralasciando la musica che proveniva dalla radio -Sbrigati
Mayfield- l'avvertì Steve -Vuoi che ti accompagno?- chiesi girandomi cerso di lei -No Lizzie, 20 secondi e torno- disse lei chiudendo il discorso e sbattendo la portiera. -Potresti essere più gentile con lei- lo rimproverai non distogliendo lo sguardo dalla casa dei Munson che si trovava lì davanti -Che intendi?- -Accontentiamola, non si sa mai cosa può accadere- mormorai sentendo gli occhi velarsi di lacrime -Riusciremo anche questa volta a salvare tutti- tentò di tranquillizzarmi accarezzandomi la testa -Certo, noi salviamo sempre tutti- conclusi uscendo dalla macchina e allontanandomi leggermente -Tutto ok?- chiese Lucas a Max che si avvicinava a passo svelto -Si si, andiamo velocemente però!-
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Il nostro anno ~Eddie Munson~
FanfictionUn gruppo di ragazzi si ritrova costretto ad affrontare di nuovo una minaccia appena arrivata in città. Elizabeth è una ragazza di 18 anni e abita ad Hawkins da tutta la vita, dopo gli attacchi provenienti dal sottosopra, lei e i suoi amici cercano...