Dopo aver percorso parecchie strade, Steve si fermò in mezzo ad una distesa di terreno nel nulla più assoluto per farci completare le armi da utilizzare nella nostra prossima battaglia senza alcuna distrazione.
-Ho la terribile sensazione che questa volta andrà peggio del solito-
Ammisi mentre travasavo il liquido infiammabile nelle bottiglie di vetro
-Dobbiamo rinunciare secondo te?-
Mi chiese girandosi nella mia direzione
-Guardaci Steve, abbiamo già vissuto tutto questo, prima o poi la fortuna finirà, non abbiamo poteri ne tantomeno siamo addestrati per fare cose simili. Siamo dei folli a volerlo rifare ma non abbiamo alternative, non possiamo lasciare questo mondo in balia di Vecna o di qualsiasi altro essere pronto ad ucciderci tutti-
Esclamai continuando con il mio lavoro
-Uccidiamo Vecna!-
Mormorò facendo un brindisi con le bottiglie che ci ritrovavamo tra le mani-Allora, come va tra voi? Ho notato una certa intesa-
Mi domandò ad un tratto Steve guardando poco distante da noi
-Non c'è nessun noi!-
Dissi con un tono fin troppo aggressivo
-Voglio solo dirti di non perdere tempo, non ti serve a nulla pensare a ciò che potresti vivere senza farlo realmente, fidati di me!-
-Il fatto è che al momento è tutto così confuso e potrei fare solo un casino. Non voglio rovinare ciò che si sta creando, sempre se si possa definire...-
Ammisi sapendo perfettamente che Steve mi poteva capire per via della sua lunga storia amorosa
-A te come va invece?-
Domandai facendo un cenno nella direzione di Nancy
-Non penso che le cose si sistemeranno tra di noi, meglio che io la lasci andare se lei sta veramente bene con Jonathan-
In quel momento capii perfettamente cosa si intendesse per vero amore, lasciar andare l'altra persona anche a costo di soffrire e Steve era pronto a farlo pur di vederla felice.
-Sei un'ottima mamma, troverai sicuramente qualcuno alla tua altezza-
Scoppiammo tutti e due a ridere, una delle poche risate sincere di quel periodo
-Vai da lui e non pensare troppo al dopo quando si parla di certe cose. Siete voi a decidere non gli altri-
Disse Steve guardandomi con occhi sinceri e dandomi una laggera spinta
-Grazie-
E dopo avergli lasciato un leggero bacio sulla guancia mi avvicinai ad Eddie e Dustin che stavano creando degli scudi con i coperchi delle pattumiere in metallo e i chiodi.-Hey, a che punto siete?-
Domandai cogliendoli alle spalle
-Sai bellissima, i capolavori richiedono tempo-
Disse Eddie sollevando la sua "opera d'arte"
-Vado a vedere se Lucas ed Erika hanno bisogno-
Ci avvisò Dustin mentre si allontanava a passo svelto senza aggiungere altro
-Leggero ma robusto. Letale ma affidabile-
Esclamò sventolando per aria la sua arma appena riciclata
-Non ci sarà più nessuna ritirata per Eddie l'esiliato-
Concluse sorridendo
-Mio caro esiliato, lady Applejack sarà al tuo fianco in questa battaglia anche se lunga e tortuosa-
Esclamai mettendo le mani sui fianchi cercando di imitare la posa di un super eroe, lui mi guardò con uno sguardo indecifrabile per interminabili attimi
-Che succede?-
Chiesi in fine pensando di aver detto o fatto qualcosa di sbagliato.
Senza preavviso lui si avvicinò a me e mi sollevò in aria mentre mi teneva dalla vita e io tentavo di scappare
-Ma che fai?-
Urlai ridendo mentre mi dimenavo dato che iniziò a farmi il solletico.
Dopo poco smise e mi guardò dritto negli occhi tenendo il mio viso tra le sue mani. Mi sentivo al sicuro, come se nessuno potesse toccarmi mentre lui mi stava vicino, una sensazione indescrivibile si creava in me tutte le volte che mi stava accanto e mi sentivo quasi invincibile.
-Promettimi di non cambiare mai Elizabeth Pierce-
Mormorò a qualche centimetro dal mio viso
-Te lo prometto-
Esclamai totalmente attratta dai suoi occhi magnetici.
Istintivamente lo sguardo mi scese fino alle sue labbra e non potevo non tornare automaticamente al nostro bacio, al modo in cui mi faceva sentire, i miei stati d'animo in sua presenza, i sorrisi che riusciva a strapparmi anche nei momenti peggiori... rialzaii lo sguardo e con mia grande sorpresa lo colsi in flagrante. Anche lui mi stava guardando le labbra e stava per avvicinarsi per eliminare la distanza tra noi ma io lo fermai senza riflettere troppo.
-È meglio se vado a vedere se le ragazze hanno bisogno-
Sussurai a malincuore mentre guardavo quegli occhi che mi sembravano sempre più splendenti riapetto alla prima volta che avevo incrociato il suo sguardo per caso in mensa.
Sembrava passato così tanto tempo da quel momento, eravamo così rilassati non sapendo ancora cosa ci avrebbe riservato il futuro.
Eddie farfugliò qualcosa e fece cadere le mani lungo i fianchi per lasciarmi andare, così mi incamminai. Mi fermai di scatto per qualche secondo, indecisa se girarmi o meno nella sua direzione ma infine scossi il capo e continuai verso la mia meta.
Alzai lo sguardo pensando che quanche goccia di pioggia fosse caduta ma notando il cielo sereno mi accorsi che quelle che mi solcavano le guance erano lacrime.
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Il nostro anno ~Eddie Munson~
FanfictionUn gruppo di ragazzi si ritrova costretto ad affrontare di nuovo una minaccia appena arrivata in città. Elizabeth è una ragazza di 18 anni e abita ad Hawkins da tutta la vita, dopo gli attacchi provenienti dal sottosopra, lei e i suoi amici cercano...