Capitolo 9

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-Dove stiamo andando?- domandai continuando a seguire a passo svelto Eddie, lui si fermò di scatto e mi guardò -Non lo so. La cosa certa è che non possiamo star qua, la polizia mi starà cercando in giro e probabilmente hanno messo pure te in tutta questa storia quindi è meglio allontanarsi il più possibile- esclamò tutto d'un fiato mettendosi le mani tra i capelli bagnati -Segui me- dissi velocemente riprendendo a camminare.
-Seriamente? Skull Rock?- chiese sconcertato guardandosi in torno -Nessuno verrà qua a cercare. Al massimo ci scambiano per una coppietta che cerca privacy- conclusi sedendomi in mezzo alle foglie, passarono diversi minuti e il silenzio si fece sempre più oppressivo -Eddie- lo richiamai girandomi di poco verso di lui -Dimmi Lizzie- -Se hai bisogno di parlare io ci sono, non ti fa bene tener tutto dentro- ammisi tremando leggermente per via dei vestiti bagnati -Vieni qua- mormorò leggermente sbattendo la mano per terra di fianco a lui, mi avvicinai lentamente e poggiai la testa sulla sua spalla -Non mi aspettavo così questo anno, doveva essere speciale- disse giocando con gli anelli che aveva alle dita -Dipende cosa intendi per speciale. Stai vivendo un'esperienza fuori dal comune ed hai conosciuto persone che tengono a te, ne hai un'esempio accanto in questo momento- sussurai nel silenzio assordante del bosco -Voi siete coraggiosi, io scappo sempre- disse adagiando la sua nuca sulla mia -Stai dimostrando il contrario in questo momento, lotti per la tua libertà. Non è da poco- ammisi portandomi le gambe davanti all'addome -Senti freddo?- mi domandò alzando la testa e guardandomi negli occhi -Tu non ne hai? Siamo bagnati da capo a piedi, penso sia normale- scherzai non distigliendo lo sguardo dal suo. In risposta lui si sdraiò tra le foglie e mi incitò a stendermi accanto a lui -Ne usciremo secondo te?- chiese mettendomi un braccio dietro le spalle ed avvicinandomi di più a sé -Ne siamo sempre usciti fino ad ora e poi questo è l'86. È Il nostro anno, tra poco avremo il diploma. Non lo scordare- ammisi stringendomi di più a lui per riscaldarmi anche se minimamente -Quando si accorgeranno gli altri che siamo spariti?- chiese lui -In teoria in questo momento si trovano nello scantinato dei Weelerh e saranno crollati per via del troppo sonno arretrato- -Non ci resta che aspettare allora- rispose buttando fuori un po' d'aria -Ora siamo compagni di reclusione- scherzò facendomi ridere anche se leggermente -Troveremo un modo per uscirne- conclusi poggiando la testa sul suo petto. A differenza di come si dimostrava calmo, il suo cuore batteva all'impazzata, non era facile per nessuno vivere in quella maniera e saper affrontare tutto ciò che succedeva e così ascoltando il battito veloce di Eddie mi addormentai.
-Lizzie, ci conviene alzarci- sussurrò Eddie che cercava di muoversi accanto a me, senza rispondere mi misi seduta e mi guardai intorno, ciò che era successo la sera prima era stato tutto vero -Che ore sono?- chiesi distrattamente mentre mi stiracchiavo -L'orologio è andato, così come il walkie talkie. Dobbiamo trovare un modo per comunicare con gli altri. Tu rimani qua, torno dopo- ordinò allontanandosi -Ma che stai dicendo? Io vengo con te- escalmai seguendolo a passo svelto -A quest'ora già tutte le pattuglie della città ci staranno cercando, non è il caso che mi segui- ammise fermandosi sul posto -So badare a me stessa, andiamo ora o si fa tardi- dissi alzando le sopracciglia per motivarlo. Raggiungemmo un cantiere in lavorazione, -Vedi là, c'è un walkie talkie che ci serve a tutti i costi- disse segnando un punto in particolare, non ascoltandolo più mi avvicinai quattamente recuperando l'oggetto che cercavamo -Andiamo via velocemente- suggerì allontanandomi. -Dustin, Harrington, Wheeler, ci siete?- domandava il ragazzo accanto a me nella speranza di ricevere risposta -Eddie, ma dove sei finito? Lizzie è con te? Qua è tutto un caos- esclamò Dustin con la sua tipica voce agitata ma divertente -Liz è con me e siamo ben lontani dallo star bene- ammise portandosi le mani ai capelli -Dove vi trovate?- domandò la voce di Steve -Skull Rock- risposi brevemente prendendo la ricetrasmittente tra le mani -Arriviamo tra poco- concluse lui chiudendo la discussione. -Ho provato a contattarvi ma il walkie talkie era zuppo, quindi ho fatto l'unica cosa che mi riesce bene... correre- esclamò Eddie ridendo nervosamente mentre tutti gli altri ci guardavano perplessi -Non sbagliavo io- gridò Dustin facendoci voltare tutti nella sua direzione -Cosa può influire con la bussola?- domandò sveltolndola per aria -Un campo elettromagnetico- risposi non riuscendo però a capire il filo della discussione, -Da qualche parte qua c'è un portale che attira la questo piccolo oggettino, dobbiamo andare- continuò a spronarci lui saldando sul posto -Henderson, se l'hai dimenticato, Eddie è ricercato e Lizzie data per dispersa come sua nuova vittima. Fare una gita per i boschi non è la cosa migliore- tentò di fargli capire Steve -Penso debba decidere Eddie l'esiliato- ribatté Dustin euforico -Io dico che mi stai chiedendo di seguirti a Mortor. Cosa che... se devo essere onesto credo sia una pessima idea, però, la contea sta bruciando. Quindi Mortor sia- esclamò mettendosi in piedi e lanciandomi un'occhiata, -Cosa è Mortor?- mormorò Steve facendo passare gli altri davanti a sé -Dopo ti spiego, andiamo ora o ci lasciano qua- dissi seguendo il resto del gruppo.
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Il nostro anno ~Eddie Munson~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora