Capitolo 19

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Stordita aprii lentamente gli occhi alla luce mattutina. I raggi del sole entravano violentemente nella camera facendomi strizzare gli occhi per la forte intensità della luce. Allungai una mano in cerca di Harry, il timore di non trovarlo si impossessò di me e riuscii a rilassarmi solo quando toccai una chioma riccia. Nel momento in cui provai a girarmi su un fianco una fitta di dolore mi bloccò. Ero indolensita e dovevo aspettarmelo. Cercai di ignorare quel dolore e lentamente mi voltai. Aprii gli occhi grata della visione paradisiaca che mi apparse davanti. Un'espressione divertita era stampata sul volto di Harry ed io non potei fare a meno di sorridergli timidamente.

"Buongiorno piccola" farfugliò stampandomi un dolce bacio sulle labbra

"Giorno" risposi di rimando

Mi rannicchiai contro il suo petto nudo lasciando che mi avvolgesse con le sue forti braccia.

"Sei stata bravissima stanotte" disse facendomi arrossire all'istante. "Hai dolori?" continuò.

"oddio e ora che rispondo? Perchè mi fa domande simili?" si allarmò la vocina del mio subconscio.

"A dire la verità, sì, ma niente che non possa sopportare" cercai di rassicurarlo per evitare che si sentisse troppo in colpa. In realtà quel dolore era davvero forte, ma facevo in modo di non farglielo pesare.

Ci guardammo a lungo negli occhi, poi allungò una mano e mi spostò lentamente una ciocca ribelle riportandola dietro l'orecchio.

Un sorriso fiero si fece largo sul suo bellissimo viso

"Ridi di me?" chiesi curiosa per poi pentendomi subito di avergli fatto una domanda così stupida

"Sono felice" ammise più a sè stesso che a me

"Anche io"

"Sono felice perchè sono stato il primo a toccarti, a regalarti la tua prima volta...e ne sono onorato" avvampai immediatamente alla sua "rivelazione".

"E io sono contenta di averlo fatto con te" ammisi timidamente

Avvicinò le sue labbra alle mie e mi baciò con passione. Le nostre lingue si cercavano avidamente l'una nella bocca dell'altro facendoci quasi mancare il respiro.

Poi un pensiero mi passò per la mente facendomi sobbalzare interrompendo quel bacio

"Oddio Harry...i miei genitori !!"

Sgranò gli occhi preoccupato e rapidamente mi alzai dal letto trascinandomi dietro il lenzuolo per coprire la mia nudità. Aprii leggermente la porta per capire se i miei genitori stessero ancora nel mondo dei sogni. Silenzio. Tirai un sospiro di sollievo e tornai a letto grata ad Harry per essersi rimesso i boxer.

"Vestiti, usciamo" comandò autoritario. Non obbiettai, andai dritta in bagno chiudendo a chiave la porta alle mie spalle. Mi lavai e vestii velocemente applicando un filo di mascare sulle ciglia e della cipria per coprire le imperfezioni. Quando uscii dal bagno lui era già pronto. Indossava una delle sue solite camicie che lasciava sbottonate in modo da lasciar intravedere le due rondini tatuate sul petto.

Scrissi un veloce biglietto a mia madre che lasciai sul tavolo della cucina dicendole che eravamo andati a fare colazione fuori. Quanta pazienza stavano avendo i miei genitori con me dall'arrivo di Harry! Li avrei ringraziati all'infinito per non essermi stati col fiato sul collo facendomi fare una pessima figura. Fortunatamente avevano capito quanto per me, Harry, fosse importante.

(...)

Andammo in un semplice ed umile bar e gliene fui grata per non aver scelto un luogo lussuoso dove mi sarei sentita un pesce fuor d'acqua. Ci sedemmo in un tavolino e ordinai per entrambi un cappuccino con due cornetti al cioccolato.

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