Capitolo 17

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La giornata passó molto velocemente. Non successe nulla di particolare. Io ed Harry, ritornati a casa dopo aver pranzato fuori, decidemmo di rilassarci godendoci un bel film. Lo costrinsi a mettere Colpa Delle Stelle. Lui lo odiava, diceva che era troppo triste e lo metteva di mal umore, ma io non ero d'accordo, o almeno, non del tutto. Dietro quella sofferenza e quelle lacrime si nascondeva una bellissima storia d'amore dalla quale ero completamente affascinata.

Restammo accoccolati sul divano fino a quando il film non terminó e sentii Harry cominciare a singhiozzare silenziosamente. Mi sforzai di trattenere le risate dal vedere Harry piangere in quel modo. Vederlo cosí vulnerabile era un aspetto nuovo ai miei occhi e mi faceva una grandissima tenerezza.

La sera ci infilammo velocemente il pigiama, o meglio, io lo misi , mentre Harry dormiva sempre con un semplice paio di boxer. Non mi ero ancora abituata a quella visione celestiale e ogni volta sentivo le guance avvampare leggermente.

Velocemente mi infilai sotto le leggere lenzuola estive mentre aspettavo impazientemente l'arrivo di Harry nel letto, immaginando gia il momento in cui mi avrebbe tenuta fra le sue braccia. Quel momento non tardò ad arrivare e ben presto lo ritrovai sdraiato al mio fianco, beandomi del suo inconfondibile profumo. Mi girai dalla parte opposta sperando in una sua reazione. Volevo stuzzicarlo un po'. D'improvviso sentii una scarica di brividi partire dal collo. Tanti piccoli e insistenti baci vennero lasciati sulla pelle scoperta del mio collo.

"Niente bacio della buonanotte?" mormorò con voce roca vicino al mio orecchio.

"Te lo sei meritato?" scherzai cercando di essere il più seria possibile

"Potrei sempre rimediare" disse con voce sensuale.

Dio quanto amavo il suono della sua voce, forse era uno degli aspetti che più preferivo in lui, ma avevo anche paura che un giorno o l'altro quella voce mi avrebbe fatta letteralmente svenire.

Persa nei meandri del giorno in cui avrei perso i sensi a causa della sua voce, non mi accorsi, però, che, nel frattempo, Harry si era comodamente posizionato sopra di me regalandomi, così, una visione paradisiaca del suo volto, a dir poco, perfetto. Le  braccia posizionate ai lati della mia testa, i muscoli visbilmente contratti a causa del suo peso che evitava di posare su di me e il suo petto perfettamente tatuato a pochi centimentri dal mio. Solo quando realizzai, come saremmo apparsi ad occhi altrui, sussultai di paura, immagginandomi la scena nella quale i miei sarebbero entrati in camera trovandoci in quella posizione.

Con grande colpo di scena, per una volta nella mia vita, decisi di fregarmene. Basta farsi continue paranoie mentali e nascondersi. Volevo godermi quel momento. Volevo il viso di Harry a pochi centimentri dal mio, volevo le sue rosee labbra sulle mie, e lasciar svolazzare liberamente le farfalle nello stomaco.

Alzai leggermente il viso in modo da poter sfiorare le sue labbra, ma subito Harry prese a baciarmi. Prima lentamente, gustando tutta la dolcezza di quel casto bacio, ma poi accellerò. La sua lingua si insinuò velocemente  nella mia bocca, cominciando a scontrarsi con la mia in un ritmo anche troppo veloce. Una sua mano si insinuò violentemente  nei miei capelli, mentre l'altra viaggiava libera lungo il mio fianco creando, dove passava, brividi e pelle d'oca. Sentivo il petto di Harry cominciare ad alzarsi e abbassarsi velocemente, anche il mio cuore era preda di battiti irrefrenabili e temevo che presto sarebbe potuto uscire fuori dal petto. Ma, quando sentii la sua mano infilarsi all'interno dei pantaloncini del pigiama, sussultai.

"H-Harry" farfugliai nel bacio poggiando una mano sulla sua fermandolo appena in tempo, prima che arrivasse all'elastico delle mutandine.

"Voglio fare l'amore con te, Chiara" disse respirando affannossamente, mantentenendo lo sguardo fermo nei miei occhi.

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