Sono le 16:15 e sono salita per andare in bagno a cambiarmi. Come al mio solito decido di mettermi un paio di shorts e una canotta di un azzurro molto acceso e infine le mie inseparabili all star basse,bianche.Mi trucco leggermente con del mascara applicandolo sopra e sotto, correttore, cipria e sono pronta. Usciamo di casa dicendo a mia madre che saremmo tornati per cena. E che l'avventura abbia inizio...
Cominciamo a camminare per le strade della mia città finchè non arriviamo alla piazza principale ed io un po' titubante chiedo ad Harry
"cosa facciamo se ti riconoscono? "
"Tu comportati normalmente al resto ci penso io, tranquilla" rispose riuscendo a calmare un po' la mia agitazione
"Oh okay" risposi non del tutto sicura, mi spaventavano i paparazzi, ma ancora di più i commenti offensivi e le critiche che potevano fare le altre ragazze. Il riccio evidentemente, accorgendosi che non mi sentivo particolarmente a mio agio, mi prese la mano incrociandola con la sua e cominciando a farci dei piccoli cerchietti sopra per calmare la mia ansia.
"Andiamo" mi disse chiedendo conferma nel mio sguardo. Io mi limitai ad annuire e sorridergli per fargli capire che era tutto apposto e che potevamo andare.
Ma la mia ansia si era tramutata in vergogna. Non mi sentivo particolarmente a mio agio con la sua mano intrecciata con la mia anche se era una sensazione indescrivibile è come quando sai che qualsiasi cosa possa accadere nella tua vita, bella o brutta che sia, ci sarà sempre quella mano, la sua, che ti salverà, ti tirerà fuori nei mometi più buii e ti ricondurrà verso la luce. Perchè lui è e sarà sempre la tua ancora di salvezza.
A tirarmi fuori dai miei pensieri fu la voce calma di Harry il quale mi face la domanda che più temevo dal giorno in cui ci siamo conosciuti
"Posso farti una domanda?"
"Certo, dimmi "
"Quanti anni hai ? " SBAM.
"Secondo te?... Tu quanti me ne dai? " gli chiesi cercando di deviare la domanda. Ci pensò un po' su, squadrandomi dalla testa ai piedi, mentre le nostre mani ancora erano intrecciate.
" 16 o 17" . Wow davvero ai suoi occhi sembravo così grande ? e ora come avrei fatto a dirgli che ne avevo solo 15 ?. Il momento era arrivato...
" Per tua informazione ne ho solo 15...Purtroppo." Harry si fermò di getto, sbalordito, i suoi occhi pieni di stupore ricominciarono a squadrarmi e questa volta mi sentivo ancora di più in imbarazzo. Per quanto ancora avrebbe continuato a guardarmi in quel modo? Era straziante guardarlo ma non sapere che cosa stesse pensando. Così prendendo coraggio gli chiesi
"Ho..ho qualcosa che non va? "
" No niente, andiamo" disse prendendo la mia mano e ricominciando a camminare, ma io volevo sapere, volevo che mi parlasse anche solo per dirmi che ero una ragazzina, ma mi doveva parlare proprio come mi aveva insegnato lui. Mi aveva sempre detto che con lui potevo parlare di tutto, potevo sfogarmi, proprio come lui faceva con me e se c'era un problema dovevo sempre dirglielo perchè, anche se a miglia di distanza, avrebbe provato ad aiutarmi. Ed ora che era quì con me era il momento perfetto per discuterne, per mettere in pratica tutte le cose che mi aveva detto, questa cosa non sarebbe finita così. Mi impuntai di getto, fermandomi e costringendo anche lui a farlo, così si voltò verso di me con aria interrogativa.
"Hey che ti prende? " gli chiesi quasi in un sussurro
"Non ho niente, davvero"
"Harry ascoltami. Tu mi ha sempre detto che se c'era un problema dovevamo parlarne, che tu ci saresti stato sempre per me, anche se a miglia di distanza ed io ci sarei stata sempre per te. Forse tu neanche te le ricordi queste parole, magari le dici a tutte le tue "amiche" dissi mettendo le virgolette " ma io queste frasi le ricordo, forse anche troppo bene. Quindi adesso vorrei proprio sapere cosa succede. Perchè non me lo vuoi dire?. Posso sembrare una cretina e sì sarò anche piccola, ma so riconoscere quando c'è qualcosa che non va, soprattutto in una persona a cui voglio bene"
Con queste parole Harry si avvicinò a me sorridendomi, con la delicatezza quasi avesse paura che volassi via come una piuma, mi scansò una ciocca di capelli da davanti al volto e la posizionò dietro l'orecchio.
"Partendo con il fatto che non sei una cretina, oh meglio lo sei ma-"
"A bhè grazie" dissi interrompendolo e non riuscendo a trattenere un sorriso
"Mi fai finire ? " chiese dolcemente. Così annuii
"Grazie. Allora partendo con il fatto che non sei una cretina, o meglio lo sei quando fai così. Ho reagito in quel modo solo perchè non me l'aspettavo. Non mi aspettavo avessi solo 15 anni, ne dimostri davvero di più. "
" Si ma allora perchè l'hai presa così male, sembravi arrabbiato, infastidito, non lo so dimmelo tu.." dissi esasperata. Giuro che non mi sarei mossa da quà finchè non lo avesse detto.Perchè qualcosa era successo in quel suo cervello ingarbugliato.
"Non sono arrabiato Chiara, è stato solo un modo di reagire. Solo stupore okay?"
"Okay, va bene " risposi arrendendomi. Non volevo litigare con lui per una sciocchezza del genere. Saremmo ritornati su quest'argomento quando ne sarebbe arrivata occasione. Così mi sorrise e aggiunse
"E comunque tutte le cose che ti ho detto e che ti continuerò a dire me le ricordo perchè non le dico a tutte le "amiche" " disse sorridendo e riprendendo le virgolette che precedentemente io avevo messo su questa parola. "Se te le dico è perchè ti voglio bene e voglio cercare di entrare in quella testa bacata quanto più mi sarà concesso" disse indicando con il dito la mia testa.
"E se io non te lo concederò ?" dissi quasi sfidandolo
"Alla fine cederai. Altrimenti ripartirò prima della settimana" e detto ciò riprese a camminare a passo svelto dandomi le spalle e lasciandomi letteralmente a bocca aperta.Non avevo mai conosciuto prima un ragazzo a cui interessasse davvero conoscermi, gli unici ragazzi con cui avevo una sorta di "rapporto", se così si puoì definire, sono sempre stati quelli della mia classe, ma, a parte loro non avevo amici di sesso opposto. Così presi a camminare velocemente cercando di raggiungerlo e quando gli fui vicina , lo presi per un polso e lo feci girare nella mia direzione trovandolo con un sorriso soddisfatto stampato in faccia
"Era un ricatto quello Styles? "
"Mmm..forse" rispose tenendosi sul vago. Quanto gli piaceva fare il misterioso!! Ma da ora avrei iniziato anch'io ad utilizzare questa tecnica.
"Andiamo scema " disse sorridendo e, riprendendo la mia mano, continuammo a camminare.
(N/A)...
CIAO a tutte ragazze !!!
allora non so sinceramente in quante sterete leggendo questa mia storia. Sò perfettamente quanto possa sembrare bimbominchia e banale. Il fatto è che volevo provare a scrivere qualcosa di diverso rispetto alle altre storie, qualcosa di "semi-realistico" proponendovi una protagonista "reale", abbastanza timida ed impacciata che si ritrova ad affrontare una situazione faccia a faccia con un Harry famoso in un contesto globale fatto di amicizia, che poi chi lo sa? magari potrebbe diventare qualcosa di più. Probabilmente a parecchie persone questa storia non potrà piacere perchè preferiscono storie dove Harry è il tipico ragazzo "cattivo e misterioso" mentre io sto cercando di proporvi una situazione più tranquilla e realistica (ovviamente non penso che tutto ciò possa accadere, ma è bello sperarci ;) ).
Spero solo che mi darete una chance per questa mia storia, ci sto mettendo davvero tutto il cuore e se vi piace ovviamente votate e commentate e nulla....CI VEDIAMO AL PROSSIMO CAPITOLO xx !!!!
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My Drug
FanfictionHarry Styles:un nome,mille parole. Interviste,pettegolezzi,gossip. Ma cosa succede quando il cuore del famoso cantante viene rubato da una semplice e umile ragazza? Cosa succederà nella settimana forse più bella o più brutta della loro vita?...Due c...